Arrestato Minenna, ex n.1 delle Dogane: «lucrato sulla pandemia»
Nell'inchiesta sulle mascherine arrestato anche Pini, ex parlamentare della Lega. Una trentina per persone coinvolte
Marcello Minenna, ex direttore dell'Agenzia delle Dogane e attuale assessore all'ambiente della Regione Calabria è stato arrestato questa mattina. L'accusa, portata avanti dalla Procura di Forlì è di corruzione. Marcello Minenna era stato sostituito a gennaio dal Governo a causa di un’indagine della Procura di Roma sull'importazione e la distribuzione di mascherine non a norma, durante la prima ondata di Covid-19.
Quella odierna è stata una maxi operazione con 34 provvedimenti di custodia cautelare eseguite dalla Questura di Forlì e di Modena, ma anche in Germania e Belgio. Coinvolta la direzione distrettuale Antimafia di Bologna e sequestri per 63 milioni di euro. Con lui arrestato anche un ex parlamentare forlivese Gianluca Pini (ex deputato della Lega), ma anche pubblici funzionari della Prefettura di Ravenna, dell'Ausl Romagna e delle forze dell'ordine.
L'inchiesta
Partendo proprio dagli stupefacenti sarebbe emerso il coinvolgimento nel traffico internazionale di droga di un imprenditore forlivese operante nel settore dell'autotrasporto e ritenuto coinvolto in un'attività "di traffico internazionale di stupefacenti operato in collaborazione con un gruppo criminale armato albanese". Nell'estate del 2020, infatti, le autorità di frontiera italiane avevano arrestato due fratelli soci di un'impresa di autotrasporto, provenienti dal Belgio, che avevano nel loro camion 28 chili di cocaina. Il trasporto, secondo le accuse, sarebbe stato preceduto da un viaggio nel Nord Europa dell'imprenditore forlivese, assieme ai due fratelli poi arrestati. Le cimici installate dagli investigatori anche nella lussuosa auto sportiva in uso all'imprenditore forlivese avrebbero fatto emergere un rapporto di affari con l'ex parlamentare della Lega, non più in carica dal 2018 e attualmente imprenditore.
Il reato di corruzione
Secondo le accuse tra i due ci sarebbe stato un vero e proprio rapporto fiduciario, cementato da vicendevoli interessi finanziari, in cui ciascuno dei due avrebbe messo a disposizione dell'altro le "proprie capacità di interferenza illecita nei contesti nei quali si muovevano", spiega una nota della Procura.E quindi l'imprenditore forlivese avrebbe messo in campo le sue conoscenze legate alla malavita albanese e al narcotraffico "per approvvigionarsi di denaro da re-investire in attività formalmente lecite o l'acquisto di immobili". L'ex deputato, invece, "sfruttava le conoscenze di alto livello maturate grazie all'incarico istituzionale in Parlamento per garantire la cura dei suoi interessi".
Le mascherine anti Covid
Secondo la Procura è grazie a questa rete di rapporti che l'ex parlamentare avrebbe ottenuto un appalto milionario dall'Ausl Romagna per la fornitura di mascherine e dispositivi di protezione durante la pandemia di Covid, "attività per la quale non sussisteva alcuna specifica attitudine aziendale", viene rimarcato. In questo modo "lucrando sulla crisi pandemica".Nel suo caso vengono contestati "comprovati rapporti corruttivi con appartenenti alle forze dell'ordine, un funzionario prefettizio e i vertici dell'Agenzia delle Dogane". E qui che spunta il nome di Marcello Minenna. Nella primavera del 2021 le perquisizioni hanno riguardato l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l'Ausl Romagna, con il sequestro di pc e telefoni che avrebbe permesso di "ricostruire rapporti intessuti dall'ex parlamentare con appartenenti alle istituzioni". Rilevati dalle indagini anche "legami con esponenti politici di rilievo nazionale".
Chi è Marcello Minenna
Un curriculum lunghissimo quello di Marcello Minenna che negli ultimi anni lo ha visto ricoprire diversi incarichi. Nel 2016 era nella giunta capitolina di Virginia Raggi, il suo nome sarebbe stato indicato da Luigi di Maio. Nel suo ruolo al fianco della Raggi aveva le deleghe quali Bilancio, Partecipate, Patrimonio, Politiche Abitative e Spending Review.Dopo qualche mese si dimette ed il suo nome circola come possibile assessore al bilancio della Regione Lazio in caso di vittoria della grillina Roberta Lombardi. Dopo la vittoria sfumata della Lombardi nel 2019 avrebbe dovuto essere nominato Presidente della Consob, come avrebbe richiesto Beppe Grillo, ma anche in questo caso nulla di fatto. Alla fine riesce a spuntarla e viene nominato Direttore Generale dell’Agenzia Accise, Dogane e Monopoli di Stato, fino gennaio 2023, ma viene poi sostituito da Roberto Alesse. Subito dopo viene nominato assessore di area tecnica della Regione Calabria. Nicola Morra ex presidente della commissione antimafia dopo il suo arresto si è scusato pubblicamente su fb:«Mi ero speso più volte per una persona che ritenevo diversa.Ho sbagliato. Chiedo scusa a tutti coloro che sono stati indotti in errore dal mio sbaglio di valutazione»