La fisiognomica del renziano
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La fisiognomica del renziano

Come vivono, mangiano, parlano, pensano e si vestono i seguaci del sindaco di Firenze

C’è un nuovo figuro che si aggira nella politica italiana: il renziano. Stretto in un completo nero con camicia bianca (stile “Le Iene” o “Quei bravi ragazzi”), barba del terzo giorno, occhialetto con bordatura evidente, il renziano si nutre di cose biologiche, ma comperate solamente in grandi quantità da Eatitaly. Mangia cose talmente tipiche e a kilometro zero che molti renziani sono stati visti mangiare direttamente dentro l’orto.

Il renziano si muove solo in bicicletta oppure con Italo. Il renziano non discute con l’avversario, lo provoca, lo porta ad ammettere che in terza media ha copiato un compito di religione e lo accusa di mangiarsi la finocchiona importata dalla Corea.

Il renziano a casa non parla con la moglie, ci “twitta”;  non va a parlare con i professori del figlio, ci fa una call conference su Skype. E’ talmente amante del nuovo che cambia un televisore a settimana e un copri divano al giorno.
 

Ama così l’ecologia che le piante le compra, le fa seccare solo per farci il compost che poi seppellisce nel giardino sotto casa.
 

Ama così la rottamazione che una volta che compra una macchina esce dal concessionario e la porta direttamente dallo sfasciacarrozze. Ama così il vintage che a casa ascolta solo vinili, utilizza il telefono a muro e va dal giornalaio alle 18.00 per chiedere l’edizione pomeridiana dei quotidiani.
 

Il renziano è molto attaccato ai valori, ma non solo ad alcuni, ma a tutti, quindi si definisce postideologico e festeggia il 5 Novembre di ogni anno la festa di Santa Leopolda, un nobildonna fiorentina del ‘400, da sempre icona dei renziani, che tolse i privilegi della casta (intesa come donna casta).
 

Il renziano si riunisce ogni primo lunedì del mese in una casa estratta a sorte per vedere a nastro le diciannove puntate della Ruota della Fortuna in cui il suo faro politico Matteo Renzi vinse 48 milioni di lire.
 

Generalmente il renziano non utilizza il pantheon per inquadrare una sua identità, bensì una volantino per far comprendere che l’usato garantito in fin dei conti è la soluzione migliore.
 

Il renziano partecipa ad assemblee in cui tutti parlano tranne quelli che dovrebbero parlare, di solito il “renziano che interviene” si trova lì per caso, portato dalle onde di grande entusiasmo.
 

Da quando Matteo Renzi ha inventato i renziani, molte più persone tifano fiorentina e mangiano tofu. Il Cern sta cercando una correlazione oggettiva tra questi due fenomeni.
 

Il renziano va in vacanza ad Arcore, per dimostrare agli altri appartenenti al PD che è una città come un’altra.
 

I renziani non si innamorano mai tra di loro, perché è molto cool innamorarsi di esponenti di componenti o mozioni politicamente avverse, la cosa risulta essere molto postideologica.
 

Tutto questo, che umilmente cercato di analizzare non ha nulla a che fare con lo stile; è una moda. E tutti sanno che la moda è passeggera. Stile ti invoco. Renziano ti espongo. Roma ti amo.

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Arfio Marchini

Arfio Marchini nasce a Roma. Già "Uomo dell'anno" per molte donne, sceglie di impegnarsi nell'agone politico per  perché ognuno deve fare la sua parte. Vorrebbe  più spazio per il polo e per il golf. Sogna una città e una regata di vela sul Tevere. Per i poveri ha in mente delle giornate della ricchezza. Il suo motto? Roma ti amo.

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