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ANSA/CLAUDIO PERI
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Mattarella: "Avere cura della Repubblica per costruire il futuro"

Il messaggio del Capo dello Stato alle alte cariche: tutelare il rispario, completare le riforme, attuare politiche europee per i rifugiati

L'incontro è istituzionale: gli auguri di fine anno con le più alte cariche dello stato. Ed è da quella platea che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato messaggi di fine anno che spaziano dal mondo bancario alle riforme alla tutela della Repubblica. Ecco cosa ha detto.

"Aver cura della Repubblica per costruire il futuro: è il messaggio che vorrei esprimere in questo incontro di fine anno, che introduce al 70° anniversario della scelta popolare per la Repubblica", ha detto Mattarella.

Istituzioni e dialogo politico
La collaborazione istituzionale viene "abitualmente praticata". Ma "talvolta si registra invece competizione, sovrapposizione di ruoli, se non addirittura conflitto, e questo genera sfiducia". Il 2015 "si chiude con un segno positivo per Pil e occupazione: certo è ancora insufficiente per compiacerci per la ripresa" ma "questa inversione di tendenza va colta come una opportunita'". "Non posso che augurarmi" che le riforme "giungano a compimento in questa legislatura" poichè "il senso di incompiutezza rischierebbe di produrre ulteriori incertezze e conflitti, oltre ad alimentare sfiducia".

"Si avverte fortemente l'esigenza di un riordino e di un recupero di razionalità nel processo legislativo. Le riforme non riguardano solo l'organizzazione costituzionale, ma dovranno anche imprimere una svolta rispetto all'uso improprio di strumenti e procedure".

Le banche
"Avere cura della Repubblica vuol dire tutelare e valorizzare il risparmio, elemento di forza caratteristico della nostra economia". Di fronte a gravi e recenti episodi relativi ad alcune banche locali che hanno suscitato comprensibile preoccupazione", "occorre un accertamento rigoroso e attento delle responsabilità. Sono di importanza primaria la trasparenza, la correttezza e l'etica". Quanto è accaduto ad alcune banche suscita "una comprensibile preoccupazione".

"Il nostro sistema creditizio ha resistito ai colpi della crisi, dimostrandosi più solido di altri. Lo attesta il fatto che abbiamo dovuto effettuare salvataggi bancari miliardari, a differenza di quanto avvenuto in altri paesi nella Ue dove debiti privati sono stati trasformati in debiti pubblici".

"Sul fronte europeo, dopo avere responsabilmente approvato mediazioni e compromessi per giungere a soluzioni condivise, abbiamo il dovere di chiedere - come ha fatto il Governo - che siano integralmente onorati gli impegni previsti in materia di Unione bancaria. Rassegnarsi a una Unione bancaria lacunosa e vulnerabile - come hanno evidenziato anche la Commissione Ue e Bce - esporrebbe l'intera Europa a rischi di carattere sistemico".   

Migranti, dignità, Europa
"Assume un sapore crudelmente beffardo ferire la dignità stessa dei migranti prevedendo addirittura di spogliarli dei beni "come "si propone di fare un Paese della Ue: una misura che riconduce alla memoria i momenti più oscuri dell'Europa". "L'Europa è la dimensione minima attraverso la quale gli Stati membri dell'Unione possono attuare una politica efficace. È un'illusione pensare di proteggersi con muri e fili spinati. È un errore storico ritardare la necessaria azione comunitaria in tema di accoglienza, di riconoscimento e ricollocazione dei rifugiati, di contrasto ai trafficanti di esseri umani, di rimpatri, più in generale di politiche dell'immigrazione".

"La violenza terroristica ha fatto ingresso nei nostri luoghi e nella nostra vita: dobbiamo sconfiggerla, con le armi della civiltà che abbiamo costruito. Vincere l'estremismo vuol dire anzitutto non farci snaturare. La necessaria azione di contrasto, volta a garantire la sicurezza, sarà più forte se accompagnata dalla testimonianza di valori, di principi, di diritti umani universali".

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