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Marò: nuovo rinvio. La Corte indiana va in vacanza

La decisione della Corte suprema vale per 25 casi in discussione oggi. La precedenza è andata a una vicenda che prevede la pena di morte

La Corte suprema indiana ha deciso di rinviare a dopo le vacanze estive, che terminano l'1 luglio, tutti i casi iscritti oggi compreso l'avvio della discussione del ricorso dei fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone contro la polizia investigativa Nia. I giudici esamineranno quindi solo alcuni casi riguardanti la possibile applicazione della pena di morte.

La decisione del presidente dell'aula n.3 della Corte Suprema, Anil R. Dave, di rinviare l'esame è stata puramente tecnica ed ha riguardato non solo il caso dei Fucilieri di Marina italiani, ma tutti i 25 che dovevano essere discussi oggi. Questo perchè in una seconda lista supplementare pubblicata sul sito internet della Corte ieri sera è stato aggiunto all'ultimo momento un nuovo caso, il n.26, che si trascina da anni a vari livelli della giustizia indiana ("Stato dell'Uttar Pradesh e altri contro Neeraj Chaubey ed altri") in cui gli imputati sono passibili di pena di morte. Il giudice Dave ha deciso a questo punto di dare la precedenza all'esame di questa vicenda, rinviando tutti gli altri casi a dopo le vacanze estive della Corte.

Le reazioni

"Sui Marò tre anni di sfinimento. Un altro rinvio che mortifica la libertà dei nostri due concittadini e la dignità del nostro Paese. Addolora, di fronte alla disinvoltura della giustizia e alla sordità del governo indiani, percepire l'immobilismo del nostro Esecutivo che, in politica estera, appare sempre sovrastato dalle circostanze" ha dichiarato, in una nota, la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria.

Come lei anche Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: "A meno che non ci sia un accordo per evitare una sentenza sfavorevole in piena campagna elettorale (e saremmo davvero di fronte ad un tradimento), il nuovo rinvio da parte della Corte Suprema indiana della discussione del ricorso dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, contro la polizia investigativa Nia è l'ennesimo schiaffo in faccia all'Italia. Quando il Governo deciderà di intervenire per mettere la parola fine a questa vergogna che dura da più di tre anni? Sono questi - dice ancora Cirielli - i frutti delle strategie del premier Renzi? Basta umiliazioni".
E ancora:

"La Corte suprema indiana ha deciso di rinviare a dopo le vacanze estive indiane il caso riguardante i nostri fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Se ne riparlerà a luglio. Se non fosse una tragedia, sarebbe una farsa. È l'ennesima umiliazione per l'Italia che con il Governo Renzi non ha alcuna considerazione in ambito internazionale. Così come nulla èriuscita a fare l'Alto rappresentante per la politica estera della Ue Mogherini. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai due marò e alle loro famiglie per la sconfortante situazione in cui li hanno messi prima Monti, poi Letta e adesso Renzi. Lo dico e lo ripeto: dalla fine del Governo Berlusconi, l'ultimo eletto democraticamente dagli italiani, l'Italia non ha più una politica estera ma è in balia delle onde". Lo scrive sul suo sito internet elvirasavino.it la deputata pugliese Elvira Savino, capogruppo di Forza Italia in Commissione Politiche della Ue a Montecitorio

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