Chi era Stephen Sutton: il ragazzo malato di cancro che ha vissuto per gli altri
dal gruppo FB Sthepen’story: la sua ultima foto postata, datata 22 aprile.
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Chi era Stephen Sutton: il ragazzo malato di cancro che ha vissuto per gli altri

Stamattina è morto Stephen Sutton: un ragazzo di 19 anni malato di cancro che è riuscito ha raccogliere milioni di sterline per aiutare altri giovani come lui. E ha trasmesso coraggio e positività a tutti

Sthepen’story, questo il nome del gruppo facebook fondato da Stephen Sutton attraverso cui parlava con tutti coloro che lo sostenevano e sostenevano, soprattutto, la sua causa: donare fondi a tutti i ragazzi ammalati di cancro come lui.

Un ragazzo allegro e positivo, nonostante la sua situazione. “Inizialmente”, raccontava, “volevo fare il medico. Ma poi ho dovuto essere più realista. Non avevo così tanto tempo. E allora ho pensato di sfruttare la mia condizione per poter aiutare tutti i ragazzi che, come me, soffrono di cancro. E dare una possibilità a tutti loro”.

Lui che non aveva possibilità, ha pensato di vivere i suoi ultimi anni per darne una ai ragazzi colpiti da cancro.

E così ha fondato la Teenage Cancer Trust, un’organizzazione che si occupa dei giovani colpiti da questa malattia ed è riuscito a raccogliere oltre 3 milioni di sterline.

Così è nato una sorta di diario social su cui Stephen postava le foto degli eventi, raccontava i suoi pensieri e postava le immagini di ogni suo desiderio esaudito, prima di andarsene: fare paracadutismo, suonare in pubblico, organizzare un flashmob.

Nessuna traccia di autocommiserazione, mai. Non era nel suo spirito. Lui, il coraggio, lo regalava agli altri: per dare una speranza, per vedere sempre positivo, per trasformare la sua tragedia in qualcosa di utile.

Sull’ultima sua fotografia postata aveva scritto: “E’ l’ultimo pollice in su per me…è una vergogna che sia arrivata così all’improvviso. Non sono riuscito a salutare e a ringraziare tutti. Avevo ancora dei progetti e volevo vedere ancora tante cose. La mia speranza è che qualcuno riesca a portare avanti la raccolta fondi”, aveva scritto il 22 aprile.

Stamattina l’annuncio sul social della madre: "Il mio cuore è pieno di orgoglio ma è distrutto dal dolore per la perdita del mio coraggioso figlio che è morto serenamente nelle prime ore di questa mattina”.

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Per continuare a donare alla causa in cui credeva Stephen, cliccate qui.

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Marina Jonna

Giornalista e architetto: scrivo da sempre di design e tecnologia. Ultimamente ho allargato i miei orizzonti scrivendo di benessere, sport, scienze e attualità. Oltre a intervenire, sporadicamente, su R101 . Avete bisogno di un trattato sul "Paradiso della brugola" ? Sono pronta a scriverlo!

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