Renzi sfiducia Letta e si prende il Governo
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Renzi sfiducia Letta e si prende il Governo

Con 136 sì e 16 no passa la linea del segretario; i lettiani lasciano la direzione. Letta domani al Quirinale - Letta, Renzi e gli italiani (presi in giro) - Governo Letta, la fotostoria - Toto-ministri - Sondaggio

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18.15 - Letta domani mattina al Quirinale rassegnerà le sue dimissioni

18.06 - Approvato il documento presentato dal segretario Matteo Renzi. Favorevoli 136 , contrari 16, astenuti 2.

17.50 - Il testo integrale del documento presentato dal segretario Matteo Renzi, che sara' messo in votazione al termine della direzione del Pd: "La direzione del Partito Democratico esaminata la situazione politica e i recenti sviluppi, ringrazia il Presidente del Consiglio Enrico Letta per il notevole lavoro svolto alla guida del governo - esecutivo di servizio, nato in un momento delicato dal punto di vista politico, economico e sociale - e per il significativo apporto dato, in particolar modo per il raggiungimento degli obiettivi europei. Assume il documento Impegno Italia come contributo per affrontare i problemi del Paese. Rileva la necessita' e l'urgenza di aprire una fase nuova, con un nuovo esecutivo che abbia la forza politica per affrontare i problemi del Paese con un orizzonte di legislatura, da condividere con la attuale coalizione di governo e con un programma aperto alle istanze rappresentate dalle forze sociali ed economiche. Invita gli organismi dirigenti, legittimati dal Congresso appena svolto, ad assumersi tutte le responsabilita' di fronte alla situazione che si e' determinata per consentire all'Italia di affrontare la crisi istituzionale, sociale ed economica, portando a compimento il cammino delle riforme avviato con la nuova legge elettorale e le proposte di riforma costituzionale riguardanti il Titolo V e la trasformazione del Senato della Repubblica e mettendo in campo un programma di profonde riforme economiche e sociali necessarie alla promozione di sviluppo, crescita e lavoro per il nostro Paese".

17.40 - Serracchiani: "Oggi il Pd decide di correre un grande rischio: lo fa per dare all'Italia risposte vere. Non c'è più tempo".

17.29 - Francesco Boccia, lettino di ferro, non ha lasciato la Direzione al pari degli altri dirigenti democratici vicini al premier e parteciperà al voto. Secondo indiscrezioni la rottura sarebbe maturata dopo le dimissioni da ministro dellAgricoltura della moglie Nunzia De Girolamo la quale dichiarò di non essersi sentita sufficientemente difesa dal governo.

17.20 - Cuperlo annuncia il sì della sua area sulla relazione del segretario. "Avevamo auspicato che non ci fosse il voto per evitare ulteriori lacerazioni, ma di fronte alla necessità di esprimersi sul documento proposto dal segretario voteremo a favore".

17.15 - Alcuni componenti lettiani della Direzione del Pd avrebbero lasciato la sala per non partecipare al voto sul documento che sfiducia il governo Letta. Si tratterebbe di Paola De Micheli, Vito De Filippo, Anna Ascani e Lorenzo Basso.

Mentre si susseguono gli interventi, tra i presenti alla Direzione nazionale, in tanti si interrogano su quale potrà essere la reazione della base democratica. La dirigente romana Patrizia Prestipino "sulla mia pagine Fb e su Twitter sono già impazziti". Secondo indiscrezioni c'è chi, come il sindaco di Bari Michele Emiliano, era entrato al Nazareno contrario all'ipotesi di sfiduciare il governo di Enrico Letta e avrebbe poi cambiato idea dopo il discorso del segretario. Qualcuno, come Roberto Giachetti (indicato come probabile nuovo ministro ai Rapporti con il Parlamento), confida, scherzando, "giusto nell'intervento divino", mentre altri già pensano alle prossime consultazioni: "se fossi Napolitano batteri il record dei primati facendo quelle più veloci della storia".

16.40 - Orfini: "Ero contrario alle larghe intere. Letta ha avuto risultati politici straordinari, ha spaccato il partito di Berlusconi: è il suo capolavoro politico. Ora non si tratta di cambiare un premier con un altro. Serve discontinuità nella strategia per aggredire la crisi".

16.33 - Civati: "Sono molto a disagio e oggi voterò contro. Non è una scelta obbligata. È una scelta politica, la sfiducia al governo Letta. La mia smisurata ambizione è di andare al voto e vincere le elezioni. Stiamo rinviando sine die. Sono scettico per le larghe intese, non per la persona di Letta. Non capisco perché cambiare il premier dovrebbe cambiare le cose. Siamo a una via di mezzo tra la Prima repubblica e Shining. Avevamo capito che dalle primarie fosse uscito vincitore un percorso diverso. Evidentemente avevamo equivocato. Trovo ingenerose le critiche nei confronti di Letta, dagli stessi che mi accusavano di essere troppo critico verso Letta".

16.20 - Gentiloni: "Quello che stiamo vivendo non è l’epilogo del congresso, non c’entra niente. Credo che un voto della Direzione sarebbe utile. È una strada stretta e in salita, ma è una strada che ormai abbiamo imboccato. Guardiamo avanti, senza screditare il lavoro fatto in questi mesi.

16.06 - Cuperlo: "Meglio non votare oggi. Matteo ha indicato un percorso. Arriviamo a questo passaggio con un sentimento di grande preoccupazione, temiamo che la società non capisca. Per cui, assumendo la linea indicata dal Renzi, chiedo che la direzione non venga chiamata a esprimersi oggi con un voto".

15.56 - Renzi: "Vi chiedo tutti insieme di uscire dalla palude". Il segretario del Pd ha concluso così il suo intervento.

15.50 - Renzi: "Ricevo mail che dicono “non bruciarti” ma se non avessi rischiato nella mia vita ora sarei a fare il secondo mandato alla Provincia di Firenze. Serve un rilancio radicale. Il Pd deve rischiare e prendersi la responsabilità di ciò che sta accadendo. L'Italia non può vivere nei prossimi anni in una situazione di incertezza. 

15.45 - Renzi: "La strada delle elezioni ha una suggestione e un fascino, ma ancora oggi non abbiamo una normativa elettorale in grado di garantire la certezza della vittoria. Avrebbero un valore purificatore ma in questo momento non riuscirebbero a risolvere i problemi nel Paese. L'altra, quella di un nuovo governo, e' una scelta azzardata ma puo' avere senso se hai il coraggio di dire alle realta' europee che l'obiettivo e' il 2018 con riforme elettorali, costituzionali ed il tentativo di cambiare le regole a partire da una burocrazia opprimente"

15.40 - Renzi: "Serve un governo nuovo"

15.39 - Renzi "Nessuno vuole fare un processo al governo. Non si parlerà di staffetta"

15.38 - Questo il testo del messaggio inviato da Letta alla direzione del Pd: "Carissimi, penso che, in una giornata importante come questa, sia fondamentale che la discussione si sviluppi, e le decisioni conseguenti siano assunte, con la massima serenità e trasparenza. Per questo preferisco aspettare a Palazzo Chigi le determinazioni che verranno prese, in modo che tutti in Direzione si sentano liberi di esprimere valutazioni ed esplicitare le decisioni che ritengono opportune. Vi ringrazio, Enrico Letta"

15.35 - E' iniziata la Direzione nazionale del Pd con la relazione del segretario Matteo Renzi.

15.30 - E' da poco terminata la riunione della minoranza del Pd cui ha preso parte anche Massimo D'Alema. I cuperliani voteranno la sfiducia a Letta.

15.00 - Enrico Letta non si presenterà alla direzione nazionale in Largo del Nazareno dove invece già arrivato il segretario Matteo Renzi. Fonti vicine al Presidente del Consiglio riferiscono che il premier avrebbe inviato una lettera alla Direzione. Altre indiscrezioni riferiscono che Letta sarebbe pronto a salire al Quirinale già questa sera. Si fanno sempre più forti, infatti, le voci, per cui la maggioranza del Pd sarebbe pronta a sfiduciarlo questo stesso pomeriggio.

La sede del Pd e' presidiata dalle Forze di Polizia e il traffico in via di sant'Andrea delle Fratte è stato bloccato.

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