Ora gli Usa studiano il linguaggio del corpo di Putin
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Ora gli Usa studiano il linguaggio del corpo di Putin

Gli Usa investono nello studio del comportamento e dei gesti per anticipare le mosse del "nemico". Anche in chiave anti-terrorismo

Quella che si sta consumando a livello internazionale e in particolare tra Stati Uniti e Russia può essere paragonata ad una partita a scacchi o a pocker. L'obiettivo è vincere e per farlo è importante capire se l'avversario sta bluffando, cercando di anticiparne le mosse. E' partendo da questo presupposto che gli Usa hanno deciso di non lasciare nulla al caso: mentre la diplomazia è al lavoro  per risolvere la crisi in Crimea e Ucraina, dietro le quinte c'è chi sta studiando tutto, ma proprio tutto, compreso il linguaggio del corpo.

Il progetto a cui lavora da qualche tempo il Pentagono si chiama Body Leads ed è stato affidato all'Office of Net Assessment (Ona), che tiene costantemente informato il segretario alla Difesa americano, Chuck Hagel. Una squadra di tecnici ed esperti, provenienti dall'università di Harvard e dalla Brown University, analizza per ore ed ore, tutti i giorni, i gesti dei capi di Stato e di governo di mezzo mondo, primo tra tutti Vladimir Putin. Il tutto è reso possibile grazie a sofisticatissimi software, in grado di rilevare comportamenti che si discostano dalla "norma", segnalandoli agli operatori, che li studiano e interpretano.

A capo di questo team, come rivelato da Usa Today , c'è Brenda Connors, ricercatrice specializzata in questo settore fin dal 1996, e già autrice di un lavoro analogo condotto nel 2008 che aveva come soggetto principale di studio proprio il capo del Cremlino. Ad esempio, come raccontato in una intervista del 2005 dalla stessa Connors ad Atlantic, Putin ha un caratteristico modo di camminare irregolare. Secondo la ricercatrice, i suoi problemi fisici nella deambulazione "hanno creato in lui una forte personalità (...) Quando non riesce a fare qualcosa, sa che soltanto l'impegno e il duro lavoro offrono una via d'uscita".

Che anche adesso, in un momento che ricorda la guerra fredda, Putin si stia impegnando per "spuntarla"? In questo caso, anche possibili tic o gesti che possono passare inosservati ad un occhio inesperto, potrebbero essere invece carichi di significato. Ma l'analisi del comportamento non si limita ai potenti della Terra.

Ogni movimento può infatti tradire un'emozione e far capire se chi si ha di fronte sta mentendo, come nel caso di un possibile terrorista o kamikaze. E' per questo che la Transportation Security Administration (Tsa), l'agenzia federale statunitense che si occupa della sicurezza dei voli, ha appena annunciato l'investimento di oltre 1 miliardo di dollari per formare il proprio personale nel riconoscimento di espressioni del viso e del corpo che possano tradire impostori o appunto possibili terroristi.

Tra le istruzioni che vengono date agli agenti che lavorano negli aeroporti americani, ad esempio, c'è quella di prestare attenzione allo sguardo di chi si ha di fronte: se a precise domande, durante un controllo, il potenziale passeggero distoglie lo sguardo puntando gli occhi verso destra, potrebbe indicare che sta mentendo. Diversamente, se guarda sinistra, non si sarebbe in presenza di una situazione "anomala". Nonostante alcuni critici abbiano mostrato perplessità nei confronti delle tecniche insegnate ai controllori della Tsa americana, John S. Pistole, capo dell'agenzia di aviazione, ha difeso la sua scelta fin dai mesi scorsi, spiegando che "serve ad identificare passeggeri ad alto rischio con una percentuale maggiore rispetto ai controlli casuali", che normalmente vengono fatti negli scali Usa.  

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Eleonora Lorusso