Espulsi a 5Stelle uniti per smascherare le bugie di Grillo e Casaleggio
Valentino Tavolazzi
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Espulsi a 5Stelle uniti per smascherare le bugie di Grillo e Casaleggio

Delusi e ed espulsi fondano un nuovo movimento. Ripudiato anche l'ideologo Becchi

Rischia di allungarsi ora dopo ora la lista dei proseliti del DiM (Democrazia in Movimento), il movimento fondato nei giorni scorsi dagli espulsi, delusi, rinnegati da Beppe Grillo. Ultimo in ordine di tempo a finire sconfessato (in realtà è già la terza volta ma quella di ieri pare essere la definitiva) Paolo Becchi, dopo aver parlato molto - evidentemente anche troppo - si è chiuso da qualche ora in un malinconico silenzio. Anche con Panorama.it il professore di filosofia del diritto, autodefinitosi "intellettuale grillino", "innamorato del Movimento" e considerato, soprattutto da attivisti e giornalisti, l'ideologo dei 5Stelle, conferma di non voler aggiungere nulla a quanto già espresso nella risposta inviata via Twitter a Beppe Grillo ("Tolgo il disturbo"). Ma una cosa la dice: "Il mio affetto per il Movimento non viene meno e anzi gli auguro auguro tutto il meglio per il a cominciare dalle elezioni europee del prossimo maggio".

Valentino Tavolazzi, non è che tra qualche tempo vi ritrovate Becchi a parlare per voi nei salotti tv?

"Il DiM è un movimento aperto a tutti, ma credo che sia abbastanza improbabile".

Consigliere comunale a Ferrara eletto nel 2009 con la Lista civica "Progetto per Ferrara", appoggiata a suo tempo da Beppe Grillo, Valentino Tavolazzi è stato il primo rinnegato della serie. Oggi parla dell'ultimo e di questo nuovo movimento nato con l'obbiettivo di ridare vita al progetto "tradito" di democrazia diretta tradito, smascherare le bugie spacciate dal duo Grillo-Casaleggio e occupare uno spazio nelle istituzioni anche attraverso le tanto vituperate alleanze.

"Becchi era un improvvisatore, molte parole al vento e poca sostanza. Era convinto di svolgere un ruolo all'interno del Movimento ma la sua delega è sempre stata dubbia. Non mi sorprende che sia stato messo fuori dalla porta. In fondo si tratta dell'ennesima dimostrazione di come sia facile entrare in collisione con Casaleggio".

Come?

Appena uno smette di farsi teleguidare, per Casaleggio diventa un corpo estraneo.

Ma perché parla solo di Casaleggio?

Perché lo stratega è lui. Grillo è stato ed è solo uno straordinario strumento nelle sue mani.

Ha capito poi come mai fu cacciato?

No. Nessuno di noi, espulsi della prima ora, ha ancora capito il motivo.

Un'idea ve la sarete pur fatta...

Forse abbiamo inconsapevolmente costituito un ostacolo al delirio di potenza espresso da Casaleggio.

E crede che la stessa cosa stia avvenendo all'interno della compagine parlamentare?

E' probabile che anche tra chi è stato eletto qualcuno si sia finalmente reso conto che il meccanismo auto emarginante imposto da Casaleggio non serve a fare quello che ci si er aprefissati di fare, cioè cambiare questo paese.

Immagina che prima o poi si compia una scissione?

Diciamo che se non cambiano le regole del gioco (cioè che due ordinano e tutti gli altri eseguono), da una parte gli altri partiti e gli elettori si accorgeranno che il messaggio è fasullo e destituito di ogni fondamento, dall'altra la proposta politica per il paese stenterà sempre a venire fuori.

Solo perché Grillo e Casaleggio comandano e gli altri obbediscono?

No, anche perché il M5s è incapace di entrare nel merito dei problemi, preferisce giocare allo sfascio, alla messa in mora dell'arbitro e delle altre squadre per non doversi sporcare le mani e dimostrare così di non avere nessun progetto chiaro per l'Italia. Stando sempre fuori campo è più facile confondere le acque.

Con Democrazia in Movimento che volete fare? Gli anti 5Stelle?

Assolutamente no. E' solo un caso che all'interno ci siano ex attivisti. Molti altri non sono nemmeno mai stati grillini. Non nasciamo in contrapposizione a loro ma per colmare il vuoto politico lasciato dal tradimento del principio di democrazia diretta cui si ispiravano all'origine.

Andando nel pratico?

Ogni volta che quelli del M5s diranno una bugia noi saremo pronti a smascherarla.

Come?

Come quando denunciammo il Casaleggium. All'epoca delle parlamentarie Casaleggio tentò di far passare quell'operazione come una grande prova di democrazia mentre invece si tratto di una decisione calata dall'alto per riciclare coloro che non erano stati eletti nelle liste comunali e regionali. Si tentò addirittura di paragonare le parlamentarie alle primarie del Pd, un assurdo sia a livello di numeri che di metodo.

Vi presenterete con una lista alle prossime elezioni politiche?

Per le europee è impossibile, per le politiche improbabile mentre ci saremo senz'altro alle prossime amministrative.

Da soli o alleati con altri?

Non abbiamo nessun pregiudizio verso le alleanze. Non vogliamo rimanere all'angolo per limitarci a soffiare sul collo degli altri giocatori e dell'arbitro. Valuteremo volta per volta. A Ferrara la lista "Progetto per Ferrara", collegata al DiM, si presenterà insieme al partito dei Pirati.

consigliere comunale a Ferrara e primo espulso dal Movimento 5 Stelle

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Claudia Daconto