Scandalo Hollande: Mistero sul fascino del presidente
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Scandalo Hollande: Mistero sul fascino del presidente

Com'è possibile che il capo dell'Eliseo faccia strage di cuori? Per spiegare l'arcano proviamo ad aiutarci con la teoria dell'uovo al tegamino

Sgombriamo subito il terreno da luoghi comuni e ovvietà stile: l'amore è cieco, oppure non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. L'affaireHollande-Gayet, che ha già lasciato una vittima sul campo (Valerie Trierweiler, premiere dame e primo caso di ospedalizzazione per corna accertate), è avvolto da un mistero ben più grande, che va oltre la questione molto comune del tradimento, del sessantenne che si mette con una più giovane di venti anni e via discorrendo. Che barba che noia queste cose. Il vero giallo da risolvere è un altro: come fa François Hollande ad avere così successo con le donne?

E' questo il vero cuore del dibattito, è questo il dubbio amletico, il punto interrogativo insoluto che uomini e donne vorrebbero svelare. Non c'entra il potere e nemmeno i soldi. François Hollande ha sempre rimorchiato splendide donne anche da giovanissimo, quando era un socialista spiantato e sognatore.

Ségolène Royal, stratosferica se paragonata a lui, ne è stata gelosa fino agli ultimi giorni di relazione, dopo più di venti anni insieme e 4 figli. La bella Segò alla fine nel 2007 si arrese all'evidenza: François aveva da anni una storia clandestina con la giornalista Valerie Trierweiler, anche lei donna bella e brillante, lanciata nell'Olimpo dei media e famosa per la sua aggressività (la chiamano Rottweiler) e le sue smodate ambizioni.

Forse si arrenderà anche Valerie, al cospetto del nuovo amore del presidente "normale". La storia con l'attrice Julie Gayet (41 anni) non è infatti una banale tresca che si può chiudere in una scatola e dimenticare in cantina, ma - a mettere insieme i pezzi - è una storia che potrebbe essere iniziata addirittura nel 2012, quando Hollande era appena stato eletto all'Eliseo e la sua ex compagna Ségolène gli presentò la bella Julie. Ma questo poco conta, se la vedranno loro come aggiustare il menage a trois. Quello che sta facendo scervellare mezzo mondo è: ma come fa uno come Hollande ad avere questo successo con l'altra metà del cielo?

Con lui crollano tutti i soliti miti legati agli uomini che non possono contare dalla nascita su un pacchetto estetico al di sopra della sufficienza. Di solito di questa particolare categoria si dice: è bruttarello sì, ma è così intelligente e ironico da risultare pure sexy. Ecco, questo assioma per il presidente francese non vale. Hollande non è mai stato un uomo particolarmente brillante, non ha mai fatto sfoggio di una colta arte oratoria, non ha mai affascinato una platea di persone con il suo eloquio divertente. No, François Hollande è la trasposizione politica di un impiegato del catasto che, in modo ligio, ogni giorno fa il suo compitino, giorno dopo giorno, senza eccedere.

E allora come fa a ritrovarsi con donne così belle e volitive? Mistero. Da qualsiasi parte la si provi a vedere non si trova una risposta, ma forse perché ci si concentra troppo sulla figura di lui, mentre bisognerebbe guardare alle quote rosa della sua vita. Come sono le donne di Hollande? E qui la nebbia fitta comincia a diradarsi.

Il tris di donne del presidente francese è come il super chef di una famosa pubblicità. Dopo aver cucinato per tutto il giorno piatti straordinari, esotici, coreograficamente ed esteticamente sopraffini, torna a casa e si prepara la cena. E cosa si fa? Un uovo al tegamino. Ecco, François Hollande ha il sottile fascino dell'uovo al tegamino. Non è brillante, non è bello, non ha un sapore al di sopra della media, non è trasgressivo, non è sexy, ma è però normale e nutriente. E questo basta.

Facile da maneggiare (un uovo al tegamino cuoce in pochi minuti e senza impegno), il fascino di Hollande (e degli uomini come lui) è quello di rappresentare un usato sicuro, per donne che delle esperienze trasgressive ne hanno abbastanza o che, sempre da queste ultime, hanno ricavato solo batoste.

Nel frigorifero almeno un uovo-Hollande c'è sempre e questo - in una vita di coppia ormai basata sul relativismo imperante, dove le relazioni durano un battito di ciglia - la solidità del tegamino risulta vincente. Non è un caso che i tradimenti di Hollande non siano spot.

Non è un Casanova, non se lo potrebbe mai permettere mancandogli la materia prima, ma rappresenta la carica erotica della tranquillità, il brivido di un amore normale, di quelli che di sabato sempre alla stessa ora senti fischiare sotto la finestra e scendi perché sai che ti porterà a ballare. E François Hollande risponde perfettamente a queste caratteristiche. Il sabato sera fischia sempre sotto la finestra alla stessa ora. E' un uovo al tegamino, che coccola sobriamente il tuo palato senza chiedere nulla in cambio. Ed ecco perché le donne (certe donne) si accapigliano per lui, perché non è mai lui a lasciare (un uovo al tegamino non sceglie mai), ma bensì viene lasciato.

E' successo con Ségolène Royal nel 2007, si ripeterà anche con Valerie? Chissà. Questo di certo non ce lo potrà svelare nessuna conferenza stampa. L'affaire Hollande non è ancora chiuso, anche se ormai, sempre restando in tema, la frittata è fatta.

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Anna Mazzone