La Germania vuole mettere fuorilegge i neonazisti
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La Germania vuole mettere fuorilegge i neonazisti

La Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi sulla chiusura del partito di estrema destra NPD, ma molti sostengono che l'eventuale divieto accrescerebbe la popolarità dei razzisti

Una legge per spazzare via il partito dei neonazisti. E' l'obiettivo di una mozione siglata dai sedici governi regionali della Germania e consegnata nelle mani della Corte Costituzionale di Karlsruhe. Se i giudici approvassero l'istanza, sarebbe la prima volta dal 1956 che un partito viene chiuso. All'epoca toccò ai comunisti del KPD. Oggi potrebbe toccare al Partito Nazional Democratico (NPD), ma il giudizio della Corte non è così scontato e - secondo gli analisti - mettere fuorilegge i neonazisti potrebbe accrescere la loro popolarità.

D'altronde, in tempi di crisi quello che è successo in Grecia con Alba dorata fa scuola e la possibilità che gruppi di estrema destra, palesemente e sfrontatamente xenofobi, facciano il loro ingresso nelle sedi istituzionali non piace a nessuno.

Già una volta il Bundestag ci aveva provato. Dieci anni fa, nel 2003, una mozione sostenuta da entrambi i rami del Parlamento tedesco aveva chiesto alla Corte Costituzionale di "mettere i sigilli" al partito NPD. Ma, a causa di vizi di forma e di testimoni "infiltrati" all'interno del movimento neonazista dai servizi segreti tedeschi, i giudici rigettarono l'istanza.

Oggi è pronto un nuovo documento di più di mille pagine, che però la Cancelliera Angela Merkel non ha siglato, proprio per evitare che un coinvolgimento politico possa influenzare la decisione della Corte. I giudici hanno comunque già fatto sapere che le "somiglianze" con il movimento nazista non sono sufficienti per vietare una formazione politica. Ma è invece necessario provare che l'NPD sta lavorando per distruggere la democrazia attraverso azioni violente. Insomma, deve esistere una "minaccia concreta" per smantellare un partito, e in molti credono che la Corte non ravviserà questa minaccia in una formazione politica così esigua, che conta circa 5.400 membri.

Pochi sì, ma decisamente rumorosi e invadenti. Durante le recenti elezioni in Germania i volontari del partito neonazista hanno distribuito più di cinquemila preservativi a elettori e deputati, accusando i politici di "non curare gli interessi del popolo tedesco". La distribuzione di condom ha toccato anche gli immigrati ed è stata condannata da molti parlamentari, tra i quali Volker Beck dei Verdi che non ha esitato a definire il gesto come "Un pensiero basato sul razzismo biologico, in tutto e per tutto simile all'ideologia nazista del Terzo Reich".

Parole forti, soprattutto se pronunciate in Germania. Ed ecco la nuova mozione per una legge che metta gli uomini e le donne del partito neonazista all'angolo. Nella documentazione inviata alla Corte Costituzionale Federale spiccano i volantini del NPD, che mostrano chiaramente quanto l'ideologia del movimento di estrema destra sia radicale, xenofoba, violenta e antisemita

"Un africano, un asiatico o un orientale non potranno mai essere tedeschi, perché avere un documento in mano non cambia la loro eredità biologica. Perciò, i membri di altre razze resteranno sempre corpi estranei, anche se vivono in Germania da anni". Questo è solo uno dei tanti volantini distribuiti dal NPD, che si spinge oltre e arriva a glorificare pubblicamente l'operato di Hitler e delle SS. 

C'è da dire che nel 2010 uno dei leader del partito, Udo Pastors, è stato condannato dai giudici del Meclemburgo per un discorso pubblico in cui il neonazista aveva descritto la Germania come "Una repubblica ebrea", e non pago aveva etichettato i cittadini turchi come "cannoni di sperma" e definito l'economista Alan Greenspan, ex capo delle Federal Reserve americana, come "un naso uncinato", facendo un chiaro riferimento al fatto che Greenspan è ebreo. Ma Pastors non è mai andato in prigione. Il tribunale gli ha dato dieci mesi con la condizionale. 

Vietare o non vietare il partito neonazista? Il dibattito in Germania è aperto. Secondo alcuni un eventuale decisione della Corte che renda fuorilegge l'NPD potrebbe essere rischiosa. Nel 2003 - quando il primo tentativo fu bocciato dal Tribunale Federale - il gruppo di estrema destra vide crescere enormemente la sua popolarità. Inoltre, molte organizzazioni per i diritti umani e civili sostengono che in una piena democrazia è necessario far circolare tutte le opinioni, anche quelle più disgustose, per poi lavorare sugli aspetti culturali che possono contrastare gli estremismi.

Ma il discorso non è solo questo. La chiusura del partito neonazista metterebbe anche fine ai fondi pubblici che il movimento attualmente percepisce. In Germania tutte le formazioni politiche godono di fondi statali e i neonazisti finora hanno ricevuto circa 300.000 euro l'anno per le loro attività. Almeno fino a un paio di anni fa, quando proprio la Corte Costituzionale gli congelò i fondi in seguito al mancato pagamento di una multa da più di 1 milione di euro. 

Secondo i sostenitori della nuova legge, togliere "liquidi" al partito attraverso la sua chiusura significherebbe polverizzarlo e non dargli più la possibilità di svolgere le sue attività. Anche se - come sostengono in tanti - pur senza denaro nell'era di Internet qualsiasi formazione politica può organizzarsi e fare pubblicità alle proprie iniziative a fronte di spese irrisorie. 

Insomma, il dibattito è aperto. La Corte Federale dovrebbe pronunciarsi nelle prossime ore e comunque vada questo è l'ennesimo momento "di gloria" per i neonazisti del NPD, nuovamente protagonisti sulla scena della politica tedesca. Qualcuno direbbe: è la democrazia, baby!

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Anna Mazzone