Maltempo: ecco i danni della "Tempesta di Natale"
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Maltempo: ecco i danni della "Tempesta di Natale"

Le Regioni più colpite sono state la Liguria e il Veneto: una frana ha travolto due condomini a Genova mentre Cortina d'Ampezzo è rimasta per oltre 24 ore senza luce

La "Tempesta di Natale" ha mantenuto le promesse e ha scaricato tutta la sua energia concentrandola in 24 ore sul Nord Italia. La regione più colpita è stata la Liguria, quella con il territorio più fragile, periodicamente afflitta da grandi precipitazioni e alluvioni come quella del 2012 che ha devastato Genova. Poi c’è il Veneto che ha registrato più che danni, fortissimi disagi sia sugli impianti che nelle località sciistiche coperte da un’intensa nevicata e rimaste senza luce per quasi un’intera giornata. A Bardonecchia, l’unica vittima: uno sciatore francese è stato travolto da una valanga.
La cronaca delle ultime 48 ore, infatti, di parla di fiumi esondati, persone sfollate dalle proprie abitazioni, colline che franano e distruggono due condomini, aerei e traghetti fermi, vento oltre i 100 kmh e onde che hanno superato 9 metri di altezza.  
Ecco le aree più colpite. A Genova una collina che sovrastava Genova Pontedecimo e Serra Riccò è crollata e ha travolto due condomini nella zona di San Quirico. Cinquanta le persone rimaste senza abitazione nel giorno di Santo Stefano. E’ stata temporaneamente sospesa, per la frana, anche la circolazione ferroviaria tra le stazioni di Bolzaneto e Busalla, sulle linee Genova-Busalla e Genova-Arquata Scrivia-Novi Ligure. Purtroppo a causa dell’intense precipitazioni, la Protezione civile sta ancora registrando movimenti franosi nella collina prospiciente la stazione ferroviaria di Genova Pontedecimo.
Ma sempre in Liguria, è crollato anche un grosso muraglione di contenimento nel quartiere di Borgoratti, a Genova,travolgendo alcune auto parcheggiate.
A Chiavari e' esondato l'Entella in tre diversi punti senza pero' arrecare danni alle persone. Ma ci sono state 20 persone sfollate.  E’ stata chiusa l'Aurelia nel comune di Borghetto e la provinciale 566 tra Carrodano e Brugnato per i problemi legati alla frana di Ripalta. Nello spezzino ha preoccupato per ore la situazione del fiume Magra mentre il fiume Vara ha raggiunto livello di guardia A Ceriana, nell'Imperiese, proprio per motivi precauzionali sono state fatte sfollare  decine di persone.

In Veneto, Cortina D'Ampezzo è rimasta senza luce e al freddo per quasi 24 ore per una fortissima tempesta di neve che ha mandato in tilt le centraline dell’elettricità  Solamente nella tarda serata di ieri l’ Enel è riuscita  a rialimentare, mediante l'utilizzo di gruppi elettrogeni per una potenza complessiva di 3.000 kW, le aree di Riva, Manaigo, Albergo Zuel, Zuel di Sopra, Zuel di Sotto, Pian da Lago, il municipio di Cortina, il comando dei Vigili del Fuoco e i carabinieri.
Nella mattinata l’elettricità è tornata  anche nelle sedi del Soccorso Alpino e il comando della Guardia di Finanza. Senza luce anche molti paesi  vicini a Cortina: il Comune di Rocca Pietore, il Comune di Cencenighe, il Comune di Alleghe e in Comune di Sappada.
A Cortina ieri, era previsto l'incontro del massimo campionato di hockey su ghiaccio fra il Cortina e l'Asiago  che è stato ovviamente rimandato.'

In Lombardia, il fiume Olona e' esondato poco prima delle 19 a Nerviano, nel milanese, arrivando a lambire
alcune abitazioni che, per precauzione, sono state evacuate, in particolare nella centralissima via Roma e in via Monte Bianco. E’ stato necessario l’intervento  dei vigili del fuoco. In Toscana, Campania e Calabria, il fortissimo vento e le mareggiate hanno interrotto i collegamenti con le isole principali. In Trentino il traffico è stato per ore nel caos a causa delle fortissime nevicate mentre sono stati interrotti i collegamenti ferroviari con la Svizzera.
Allerta di protezione civile per la piena del fiume Reno, in nove comuni dell’hinterland di Bologna e nel territorio di Cento, Ferrara. Ed infine anche Venezia è stata ‘invasa’ dall’acqua dove il livello ha superato i 115 centimetri sommergendo il 20% della viabilità pedonale di tutta la città.

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Nadia Francalacci