Mafie: nel 2012 sequestrati 4 miliardi di euro
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Mafie: nel 2012 sequestrati 4 miliardi di euro

Solo 1,2 miliardi però sono stati incassati dallo stato. I restanti 2,8 mld sono però bloccati dalla legge

Nel 2012 il patrimonio sequestrato dalla Guardia di Finanza alla criminalità organizzata sfiora i 4 miliardi di euro: 2,2 miliardi di euro in imprese, 1,2 miliardi di euro in beni immobili, 350 milioni in denaro, titoli e quote societarie e 38 milioni di euro in altri beni mobili. Un risultato che supera del 26,6% i 3 miliardi di euro sequestrati alle mafie nel 2011.

Ma sono le Regioni del Centro e Nord Italia sempre più al centro degli interessi finanziari della criminalità organizzata: dalle grandi opere ed edilizia al ciclo del cemento e smaltimento dei rifiuti speciali; dalla vendita all’ingrosso e al dettaglio alla ristorazione ed attività ricettive; dalle sale gioco ai "compro oro".

Solamente nei dodici mesi dello scorso anno la Finanza ha sequestrato, in questi territori, beni e capitali illeciti gestiti dalla Mafia, Camorra e Ndrangheta per quasi mezzo miliardo di euro.

Ma l’organizzazione mafiosa con il maggior numero di imprese, attività e società sequestrate oltre a persone denunciate o arrestate è stata anche quest’anno, la Camorra: 1,3 miliardi di euro.

Le indagini patrimoniali della Guardia di Finanza hanno permesso di sottrarre anche a Cosa Nostra 1,2 miliardi di euro, alla Ndrangheta, 846 milionie alla Sacra Corona Unita beni e denaro per 139 milioni. Individuate, smantellate e sequestrate anche imprese e società gestite nel nostro Paese  dalle organizzazioni criminali straniere: 301 milioni di euro.

Assieme all’incremento dei beni sequestrati, nel 2012 c’è un altro dato positivo: le confische.
Lo scorso anno il valore dei beni confiscati dalle mafie ha raggiunto quota 1,2 miliardi di euro rispetto ai 945 milioni del 2011 registrando un + 27%.

La crisi economica però ha fatto crescere in modo esponenziale anche il contrabbando di sigarette e l’usura.

Nel 2012 sono stati denunciati 465 usurai di cui 124 arrestati, ai quali sono stati sequestrati beni per oltre 12 milioni di euro. Inoltre la Finanza ha sequestrato 294 tonnellate di tabacchi lavorati esteri denunciando 3.161 persone e arrestandone 325.

Professor Ranieri Razzante, docente di legislazione antiriciclaggio e consulente della Commissione parlamentare antimafia, nel 2012 sono stati sequestrati alla criminalità organizzata beni e denaro per quasi 4 miliardi di euro. Solamente una parte di questo patrimonio illecito, però, verrà confiscato ed entrerà nelle casse dello Stato. Come potrebbe essere modificata la normativa attuale per garantire che tutto il patrimonio posto sotto sequestro entri nella disponibilità dello Stato?  
“La confisca va sganciata dalla sentenza definitiva di condanna ma va disposta quantomeno in sede di appello. E' chiaro che tutto e' legato ai termini dei processi, che vanno modificati senza più' tentennamenti della politica. Altrimenti il lavoro di magistrati e forze dell'ordine viene vanificato”.

La crisi economica ha in parte modificato anche l’economia criminale delle mafie. Nel 2012 infatti si è registrato anche un incremento sia del contrabbando che dell’usura….
“ L'usura e' il reato che aumenta esponenzialmente e immediatamente con la crisi economica. In questi casi urgono misure legate alla ristrutturazione dei debiti verso banche ed alla concessione di crediti agevolati alle imprese”.

Appunto, proprio la “rigidità”degli istituti di credito nell’erogazione di prestiti ha contribuito, negli ultimi mesi, a far crescere in modo esponenziale l’usura e gli usurai. Come si può arginare il fenomeno? La legislazione attuale è sufficiente o sono necessarie delle modifiche?
“ Va introdotto una sorta di "diritto al conto", presente in taluni ordinamenti europei come ad esempio la Francia, che riguarda anche soggetti protestati o in difficoltà economiche. In Italia si potrebbe affidare un ruolo di "garanzia" anche sociale ai confidi, che si potrebbero fare per l'appunto garanti dell'affidabilità del soggetto richiedente il credito. La legge sull'usura va poi modificata nella parte relativa all'assistenza alle vittime, ampliando i requisiti d'accesso e i fondi disponibili”.

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Nadia Francalacci