Libia: i parenti di Failla rifiutano il funerale di Stato
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Libia: i parenti di Failla rifiutano il funerale di Stato

La moglie e la figlia 23enne del nostro connazionale ucciso dopo 8 mesi di prigionia accusano il governo di averlo abbandonato al suo destino

Sono dure e cariche di dolore le parole che Erica Failla, la figlia 23ennne del nostro connazionale morto in Libia dopo quasi otto mesi di prigionia, ha pronunciato all'indomani della morte di suo padre. Parole che chiamano in causa lo Stato e il governo italiano, colpevoli - a suo dire - di non aver fatto abbastanza per salvargli la vita: "Mio padre era una persona buona. Non ci hanno aiutato a riportarlo a casa. Ci hanno detto di stare zitti, di non fare scalpore. Ci hanno detto di non rispondere alle domande dei rapitori. Dov'è lo Stato? Abbiamo fatto quello che ci hanno detto, ma non è servito a nulla".

La denuncia di Erica getta una luca sinistra anche su quanto sta accadendo in Libia, su come funzionino gli apparati di sicurezza nell'ex regno di Gheddafi: "Ci è stato detto dai familiari di Piano che la Farnesina ha riferito loro che sono stati costretti a dargli i corpi per l'autopsia perché hanno puntato le armi alla testa dei rappresentanti italiani che sono attualmente in Libia".

A queste parole, amare, fa seguito anche quanto dichiarato dalla moglie del nostro connazionale. Rosalba ha sentito per l'ultima volta suo marito il 13 ottobre scorso.  Da allora, ha riferito, "mi è stato detto di non prendere più il telefono, farlo squillare e non rispondere e informare chi dovevo informare comunque. Mentre nell'ultima telefonata di due mesi fa forse, io ho risposto perché avevo la tentazione di rispondere ma mi hanno staccato il telefono". Ne ha dedotto, parlando col marito, che "secondo me Salvo mi chiedeva aiuto, perché la sua voce era molto sofferente. Io mio marito lo conosco, sentivo che soffriva, loro dicevano di no. Sono rimasto da solo, prima stavo bene ma ora ho bisogno di medicine. Muovi tutto quello che puoi, i media, i tg: ho bisogno di aiuto, la Bonatti non fa più niente". La signora, che ha fatto semntire l'ultima conversazione telefonica avuta col marito, ha rifiutato anche i funerali di Stato.

Le salme di Salvatore Failla e Fausto Piano sono arrivate a Ciampino, Roma, su un aereo dell'Areonautica militare dopo un lungo braccio di ferro con le autorità libiche. Ora ci saranno gli accertamenti autoptici, ma la prima autopsia è già stata fatta in Libia


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