Le torture di Hamas contro i collaborazionisti
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Le torture di Hamas contro i collaborazionisti

Così, mentre Israele bombardava la Striscia, i miliziani uccidevano i palestinesi accusati di collaborare col nemico: la denuncia di Amnesty

Hamas, al governo dal 2005 della Striscia di Gaza, è responsabile di rapimenti, torture ed esecuzioni sommarie di palestinesi accusati di aver collaborato con Israele durante l'offensiva militare dello Stato ebraico nell'estate 2014. Lo scrive Amnesty International in un rapporto intitolato 'Colli strangolati': l'organizzazione per la difesa dei diritti umani elenca una serie inquietante di abusi e violazioni.

Secondo Amnesty, almeno 23 palestinesi sono stati uccisi sommariamente, talvolta in esecuzioni pubbliche. Un'altra dozzina di persone sono state torturate, spezzando braccia e gambe.  Tra le persone torturate, secondo Amnesty, ci sarebbero diversi esponenti di Fatah, gruppo palestinese moderato che governa la Cisgiordania. «È assolutamente spaventoso che nel 2014, mentre le forze israeliane infliggevano morte e distruzione al popolo di Gaza, Hamas cogliesse l'opportunità per regolare conti in maniera spietata» , ha dichiarato Philip Luther, responsabile di Amnesty per il Medioriente.

Uno degli episodi più inquietanti riguarda sei uomini, uccisi il 22 agosto scorso non lontano dalla moschea al-Omari, di fronte a centinaia di spettatori tra cui diversi bambini. Dopo essere stati giudicati dalle Corti rivoluzionarie i sei cosiddetti collaboratori, incappucciati e inginocchiati di fronte alla folla, sono stati uccisi con un colpo alla testa. I militanti hanno poi sfregiato i cadaveri con una raffica di Kalashnikov.

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