Le operazioni di refloating che hanno riportato a galla la Concordia
Dopo 911 giorni il relitto è tornato a "galleggiare" e si prepara a lasciare il Giglio per Genova, dove sarà smantellato. Tra molte incognite
Iniziate le operazioni di rigalleggiamento del relitto, che il 21 luglio potrebbe lasciare definitivamente l'Isola del Giglio, per essere trasferito al porto di Genova, dove sarà smantellato. Ma a preoccupare maggiormente sono i rischi di sversamento di liquidi inquinanti in mare, la perdita di parti del relitto, le condizioni meteo-marine, la tenuta dei cassoni che permettono alla Concordia di "galleggiare" e l'attraversamento del Santuario dei Cetacei.
Soddisfatto Franco Porcellacchia, responsabile delle operazioni che precedono il trasferimento del relitto a Genova, per lo smantellamento: "Il programma sta andando come doveva - ha detto Porcellacchia - la nave galleggia da sola e questo non era proprio scontato". In realtà a tenere a galla il relitto sono degli enormi cassoni, che sono stati alleggeriti proprio per permettere alla Concordia di tornare in superficie. Sulla tenuta dei cassoni stessi, durante il tragitto, qualcuno mostra dei dubbi.