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Le operazioni di refloating che hanno riportato a galla la Concordia

Dopo 911 giorni il relitto è tornato a "galleggiare" e si prepara a lasciare il Giglio per Genova, dove sarà smantellato. Tra molte incognite

Iniziate le operazioni di rigalleggiamento del relitto, che il 21 luglio potrebbe lasciare definitivamente l'Isola del Giglio, per essere trasferito al porto di Genova, dove sarà smantellato. Ma a preoccupare maggiormente sono i rischi di sversamento di liquidi inquinanti in mare, la perdita di parti del relitto, le condizioni meteo-marine, la tenuta dei cassoni che permettono alla Concordia di "galleggiare" e l'attraversamento del Santuario dei Cetacei

Getty Images

A preoccupare sono i possibili rischi di sversamento di liquidi inquinanti in mare durante il tragitto verso Genova. A tranquillizzare e minimizzare è stato Franco Porcellacchia, responsabile delle operazioni: "Nessuna delle analisi (delle acque interne al relitto, NdR) è risultata particolarmente preoccupante. Ci sono ancora acque interne con un grado di inquinamento, ma sono contenute in zone della nave ancora integre". Anche il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha rassicurato: «Questa nave è stata in mare aperto due anni e mezzo e 40 mila analisi confermano che questo mare è il più pulito e controllato d’Italia".

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Eleonora Lorusso

Nata a Milano, laureata in Lettere Moderne all’università Cattolica con la specializzazione in Teoria e Tecnica dell’Informazione, è giornalista professionista dal 2001. Ha lavorato con Mediaset, Rai, emittenti radiofoniche come Radio 101 e RTL 102,5, magazine Mondadori tra i quali Panorama dal 2011. Specializzata in esteri e geopolitica, scrive per la rivista di affari internazionali Atlantis, per il quotidiano La Ragione e conduce il Festival internazionale della Geopolitica europea dal 2019. Dal 2022 vive negli USA.

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