L'Islam sorride a Papa Francesco
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L'Islam sorride a Papa Francesco

La semplicità e l'umiltà del nuovo Pontefice ha conquistato anche il mondo islamico: lo speciale

È il Papa dei poveri, conosce la sofferenza e la vita. Papa Francesco piace". L’Islam sorride al nuovo Vescovo di Roma venuto dall’Argentina, la Terra del Fuoco alla fine del Mondo. L’uomo gentile ma determinato e di una semplicità "sconvolgente e rivoluzionaria" per la Curia romana, ha affascinato da subito anche il mondo islamico. Non a caso dal Cairo, prima di molti leader del Mondo, ha parlato il gran imam Al Azhar Ahmed el Tayyeb, auspicando il ristabilirsi di "relazioni normali con l'Islam''.

Ma l’auspicio espresso dal gran imam è condiviso dalle numerose realtà musulmane presenti sul territorio italiano che la sera del 13 marzo hanno seguito, con lo stesso interesse e curiosità delle comunità cattoliche di tutto il mondo, l’elezione del nuovo Pontefice.

Mohsen Mouelhi, vicario generale per la Confraternita dei Sufijerrahi d’Italia e membro del Forum delle religioni, quali sono state le reazioni degli islamici che vivono in Italia?
“Le sue prima parole, i suoi gesti sembrano far trasparire la volontà di un uomo deciso a cambiare, ristrutturare la chiesa di Roma e di voler dialogare con tutti. Ma proprio tutti. La sensazione che è stata trasmessa a tutti noi è quella di un uomo buono, positivo che sicuramente rivolgerà il suo sguardo molto presto anche all’Islam. Le religioni non sono in lotta ma sono gli uomini che vogliono la guerra. Il nemico esiste solo per sentirsi appartenenti ad un gruppo. Papa Francesco conosce la sofferenza della lotta e dell’oppressione, per questo sono fiducioso in una ripresa concreta del dialogo con le nostre comunità. L’America latina ha subìto, nella sua storia, la prepotenza della religione. E Papa Francesco sa che cosa significa”.

Dopo l’annuncio del nome del nuovo vescovo di Roma, su twitter sono iniziate le prime accuse a padre Bergoglio, di connivenza con il regime dittatoriale argentino…
“Sono profondamente amareggiato per questo comportamento e per queste accuse. Non sono vere. Questo è un uomo umile che è sempre stato tra i poveri. E’ un emigrante che conosce il significato di lasciare un Paese per reinventarsi in un altro luogo completamente diverso. E’ anche questo aspetto che fa di lui un uomo aperto al dialogo con le diverse etnie e culture”

Papa Francesco ha scritto al rabbino capo di Roma per invitarlo all’insediamento del suo pontificato ma non ha avuto modo di fare altrettanto con il mondo islamico..
“Certo ma solo perché papa Giovanni Paolo II ha iniziato un dialogo con i musulmani ma non esiste ancora una piattaforma d’intesa con l’Islam e quindi non esiste al momento un rappresentante unico dell’Islam. C’è il massimo rappresentante tunisino, quello marocchino, quello saudita… ma non uno che ci rappresenti tutti”.

Tre parole per definire Papa Francesco.
“Sarà guida. Sarà rispetto. Sarà uomo di dialogo

Tre cose che l'Islam vorrebbe sentire pronunciare dal nuovo pontefice.
“L’Islam non è nemico dell’Occidente. L’Islam non è terrorismo o integralismo. L’Islam è pace”
Poi  il vicario generale per la Confraternita dei Sufijerrahi d’Italia conclude: “Ci dobbiamo ricordare che sono davvero moltissimi i musulmani che vivono in pace e in amore in Italia e nel resto del mondo. E’ solo l’uomo che vuole la guerra e divisioni in nome della propria religione”

Anche l’Associazione Tunisina 2000 esprime tutta la sua fiducia nei confronti del nuovo Pontefice. “Papa Francesco rinunciando alla croce d’oro  e mantenendo quella di ferro ha dato un segnale forte ed importante a tutto il mondo - dichiara a Panorama.it, Hassen Ghebbi, docente di lingua araba e presidente dell’Associazione tunisina 2000 e delle comunità straniere di Livorno- questo per noi è un segno  di buon auspicio, un segno che speriamo porti ad un dialogo vero e costruttivo".

"In queste poche ore di pontificato - conclude Ghebbi - ha già fatto capire a tutti che lui è un uomo essenziale che pensa alle cose essenziali e quindi ci auguriamo che voglia spezzare questa idea di “criminalizzazione“ dell’Islam e di tutti coloro che credono in Maometto”    
     

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Nadia Francalacci