I 100 anni di Intercultura, tre giorni di festa
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I 100 anni di Intercultura, tre giorni di festa

L'organizzazione che ogni anno porta migliaia di studenti liceali a studiare all'estero, celebra con un libro e una raccolta fondi molto speciale

Intercultura, l'associazione che ogni anno permette a centinaia di ragazzi di trascorrere un anno della propria formazione all'estero e fa parte dell'organizzazione internazionale dell'American Fields Service, festeggia con due giorni di iniziative a Parma, i suoi primi cento anni.

Nel 1915, infatti, un gruppo di giovani americani partirono per l'Europa per soccorrere i feriti dei combattimenti. Finita la guerra decisero che se della loro attività, per fortuna, non c'era più bisogno, i valori dell'incontro fra culture diverse rimanevano intatti, anzi, assumevano ancora più importanza per costruire la pace. E dopo il secondo conflitto mondiale decisero di lanciare su vasta scala lo scambio culturale dedicato agli studenti. È in questo contesto che, nel 1955, è nata anche in Italia Intercultura: ogni anno 12mila studenti liceali hanno la possibilità di partire per un anno scolastico (o per periodi più brevi) per 60 paesi nel mondo, grazie ad una rete di accoglienza che è fatta da 200mila volontari, famiglie che decidono di accogliere studenti stranieri, scuole che li accolgono nelle loro classi e sponsor che sostengono il progetto con borse di studio per quei ragazzi che non possono permettersi di pagare le spese di questa esperienza.


Da domani, venerdì 14 novembre, fino a domenica 16, a Parma si terrà il congresso annuale di Intercultura. Sabato, dalle 17, al Teatro Regio ci sarà una seduta pubblica, durante la quale sarà presentato il libro Dove sta la frontiera di Stefania Chinzari e Roberto Ruffino che ripercorre la storia di Afs dalle ambulanze di guerra agli scambi interculturali. Ci saranno poi alcuni interventi di ex borsisti, persone che hanno dedicato un anno della loro vita allo scambio con Intercultura: si tratta di Marco Magnani (docente ad Harvard), Susanna Mantovani e dell'ambasciatore Roberto Toscano.

Tre esempi della grande famiglia di Intercultura che comprende, fra gli ex studenti, anche gli astronauti Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti e fra chi ha messo a disposizione la propria casa per ospitare uno studente straniero, come ha fatto per un anno Gianni Morandi. In programma anche un concerto per pianoforte di Marco Sabiu ed una mostra fotografica che sarà visitabile al teatro Regio.

In occasione del centenario di Afs, Intercultura lancia anche una campagna di crowfunding intitolata Un anno che vale 100. L'obiettivo è quello di raccogliere almeno 50mila euro che serviranno per dare opportunita' a studenti meritevoli e bisognosi. La campagna e' online sul sito di Intercultura e sarà possibile fare una donazione fino al 31 maggio. (ANSA).


Il video, realizzato da un giovanissimo borsista Intercultura, per promuovere il crowfunding

Un anno di studio all'estero

Una foto distribuita in occasione dei 100 anni di Intercultura, il 13 novembre 2014. ANSA/ US

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