L'India e l'epidemia misteriosa che uccide i bambini
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L'India e l'epidemia misteriosa che uccide i bambini

Gli indiani la chiamano encefalite acuta. Colpisce i bambini nei mesi del monsone. Ma nessuno è in grado di individuarne la causa

Sono anni che nella stagione dei monsoni in India muoiono migliaia di bambini per una strana malattia cui nessuno è ancora riuscito a dare un nome, e che, soprattutto, nessuno pare essere in grado di guarire.

Le cifre sono tragiche: ogni anno vengono infettati decine di migliaia di bambini, e migliaia di loro non riescono a sopravvivere. Muoiono in pochissimi giorni, per colpa di un'epidemia che dura tanto quanto le stagione dei monsoni, senza che nessuno riesca a fare qualcosa per fermarla.

Le ipotesi sono tante, ma fino ad oggi in nessuna delle malattie cui questa epidemia misteriosa è stata associata, encefalite giapponese, meningite, eccetera, è stato confermato qualche collegamento a quella che gli indiani hanno finito col chiamare "encefalite acuta".

Ogni anno l'inizio di maggio segna per le mamme del Subcontinente l'inizio del periodo più brutto dell'anno. Ormai sanno che tra maggio e luglio uno strano "demone" potrebbe portarsi via i loro piccoli, senza che nessuno possa fare qualcosa per impedrlo. Perché per quanto queste mamme cerchino in ogni modo di proteggere i loro bambini, quando iniziano le convulsioni e i ragazzini entrano in coma sanno che non c'è più nulla da fare. E che in poche ore i loro figli moriranno.

Nonostante questo problema si ripresenti con tragica regolarità dal 1995, nessuno ha ancora capito se la rapida diffusione nei mesi del monsone sia causata o meno dalle zanzare che si riproducono nell'inquinata e malsana acqua stagnante, anche perché un reale approfondimento di questi casi non è mai stato fatto. In parte perché sono stati collegati alle pessime condizioni igieniche che hanno sempre caratterizzato il Bihar, l'unico stato colpito da questa misteriosa epidemia, in parte perché le notizie relative a questa strana malattia sono state spesso censurate dalle autorità locali per evitare di generare confusione e panico.

Oggi, però, qualcosa sta cambiando. Da un lato la regolarità con cui l'epidemia colpisce il Bihar ha fatto capire agli indiani che non può trattarsi di una coincidenza. Dall'altro, il fatto che l'encefalite misteriosa abbia iniziato a diffondersi anche in aree limitrofe ha convinto il governo a intervenire, prima che sia troppo tardi. Ed ecco che una squadra di medici speciali è ora attiva nel Bihar per cerare tre cose: la causa di questa malattia (virale o batterica), il suo portatore (topi, pipistrelli o animali domestici), e il veicolo attraverso cui si diffonde (sabbia, frutta, mosche o acqua).

 

 

  

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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