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Enrico Mattei: quando le persone “contavano”

Cinquanta anni fa, proprio in questi giorni, moriva Enrico Mattei, il fondatore dell’ENI. Enrico Mattei e’ stato uno di quegli uomini che, come si direbbe, “si e’ fatto da solo”. Primo di cinque figli, una famiglia povera con il padre …Leggi tutto

Cinquanta anni fa, proprio in questi giorni, moriva Enrico Mattei, il fondatore dell’ENI. Enrico Mattei e’ stato uno di quegli uomini che, come si direbbe, “si e’ fatto da solo”. Primo di cinque figli, una famiglia povera con il padre sottufficiale dei carabinieri, poca passione per la scuola, tante idee in testa. Ed una su tutte: creare dal niente un’industria petrolifera in un Paese in cui la mancanza di risorse aveva condizionato ed impedito un vero decollo industriale. Un uomo con una grande visione in quelli che forse sono stati gli anni migliori di un’Italia che era compatta e guardava con fiducia al futuro. Un’Italia che poteva contare solo sulla qualita’ degli italiani perche’ niente, dopo cinque anni di guerra, era rimasto in piedi. Un Italia in cui uomini come Enrico Mattei facevano delle cause nazionali le proprie cause personali e non viceversa come oggi accade. Non dovremmo mai scordarci che le persone sono la vera ricchezza di questo paese ed e’ sulle persone, ed in particolare sui giovani, che dovremmo sempre puntare o investire. E ai nani che oggi si accapigliano sui risultati elettorali dico: rileggetevi la storia di Enrico Mattei, ci credo poco ma forse un briciolo di senso del pudore vi indurra’ almeno ad un dignitoso silenzio.

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