Falsi matrimoni tra immigrati e italiani: i numeri del fenomeno
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Falsi matrimoni tra immigrati e italiani: i numeri del fenomeno

Secondo alcuni dati un matrimonio su venti sarebbe di convenienza, organizzato appositamente per aggirare le regole per il permesso di soggiorno

L’accusa di aver favorito finti matrimoni tra immigrati e italiani, al solo scopo di garantire ai primi un’indebita permanenza in italia, ha colpito il sindaco di Riace, Domenico Lucano, indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ma quanto è diffuso il fenomeno dei matrimoni fra italiani e stranieri, organizzati apposta per aggirare le regole per il permesso di soggiorno e soltanto per fare ottenere la cittadinanza italiana a chi in realtà non ne avrebbe alcun diritto?

Il fenomeno è molto cresciuto, di recente, ma al ministero della giustizia non esistono statistiche sui procedimenti penali aperti su falsi matrimoni. Secondo i dati dell’Istat, le unioni fra italiani e stranieri sono mediamente 24 mila all’anno. Gli inquirenti arrivano a ipotizzare che, in media, un matrimonio su 20 sia di convenienza: questo significa che 1.200 matrimoni ogni anno sarebbero falsi. E infatti le indagini fioccano, sempre più numerose.

Quattro mesi fa, a Terni, sei persone sono state indagate per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: un italiano e un domenicano avrebbero organizzato nozze miste in cambio di una tariffa di 5 mila euro a cerimonia, mentre i finti coniugi italiani, secondo le indagini, avrebbero intascato da 1.500 a 2.500 euro a testa.

Più alta, secondo le indagini, sarebbe stata la tariffa a Cuneo, dove è in corso un processo contro un cittadino italiano, nativo della Tunisia, che avrebbe chiesto dai 7 ai 10 mila euro per organizzare decine di matrimoni con il solo scopo di un permesso di soggiorno. Ma lo stillicidio di notizie di cronaca, per questo tipo di reato, è continuo: 72 denunce a Udine lo scorso marzo; due a Torino in febbraio; in maggio, a Vercelli, l’operazione “Stranamore” ha smantellato una banda che aveva organizzato una decina di matrimoni fittizi, con 41 indagati.

Non sempre alla base di un falso matrimonio c’è la volontà di ottenere la cittadinanza. In molti casi, l’obiettivo è anche una pensione di reversibilità. Negli ultimi dieci anni, secondo i dati dell’Inps, i casi sarebbero stati più di 30 mila: nozze celebrate tra uomini di 80-85 anni e giovani straniere.

Molti matrimoni saranno stati d’amore (almeno per una delle due parti in causa), ma sicuramente molte unioni saranno state anche d’interesse. In questo caso, il reato è diverso: il matrimonio fittizio configura probabilmente una truffa ai danni dello Stato.

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Maurizio Tortorella

Maurizio Tortorella è vicedirettore del settimanale Panorama. Da inviato speciale, a partire dai primi anni Novanta ha seguito tutte le grandi inchieste di Mani pulite e i principali processi che ne sono derivati. Ha iniziato nel 1981 al Sole 24 Ore. È stato anche caporedattore centrale del settimanale Mondo Economico e del mensile Fortune Italia, nonché condirettore del settimanale Panorama Economy. Ha pubblicato L’ultimo dei Gucci, con Angelo Pergolini (Marco Tropea Editore, 1997, Mondadori, 2005), Rapita dalla Giustizia, con Angela Lucanto e Caterina Guarneri (Rizzoli, 2009), e La Gogna: come i processi mediatici hanno ucciso il garantismo in Italia (Boroli editore, 2011). Il suo accounto twitter è @mautortorella

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