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Magistrati fuori ruolo: l'elenco

Sono 152 più quelli eletti, o assegnati a funzioni non giudiziarie: in totale 221, oltre il limite

Il Consiglio superiore della magistratura ha appena consegnato a Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, l'elenco dei 152 magistrati attualmente collocati fuori ruolo (in fondo all'articolo il pdf completo).

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In base alla legge (per l'esattezza: la n. 181 del 13 novembre 2008) dovrebbero essere al massimo 200 i magistrati destinati a funzioni non giudiziarie. Possono essere collocati presso il ministero della Giustizia, la presidenza del Consiglio dei ministri, la Camera dei deputati, gli altri ministeri, le Autorità indipendenti, le commissioni parlamentari, ma anche in organismi internazionali (per esempio l'Olaf, l'organismo anticorruzione del'Unione europea), o la Scuola superiore della magistratura.  

La stessa legge del 2008 prevede che nel limite dei 200 non siano compresi i magistrati destinati a funzioni non giudiziarie, collocati presso la presidenza della Repubblica, la Corte costituzionale, il Consiglio superiore della magistratura e quelli che hanno ottenuto incarichi elettivi.

Oggi i magistrati fuori ruolo collocati in questo secondo "firmamento" esterno alla loro funzione professionale sono complessivamente 42. Quelli che si trovano in aspettativa per incarichi elettivi o politici sono 10, mentre quelli eletti al Csm sono 16. C'è, infine, un magistrato in aspettativa per ricongiungimento familiare.

Il totale complessivo dei magistrati che non svolgono funzioni giudiziarie alla data del 20 marzo 2017, è  221. Brunetta ha ringraziato per la trasparenza il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, ma commenta: "Mancano ancora gli elenchi relativi ai magistrati amministrativi, contabili, militari, avvocati e procuratori dello Stato. Dati, questi ultimi, dei quali il Csm non dispone e che saranno richiesti a chi di dovere”.

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Maurizio Tortorella

Maurizio Tortorella è vicedirettore del settimanale Panorama. Da inviato speciale, a partire dai primi anni Novanta ha seguito tutte le grandi inchieste di Mani pulite e i principali processi che ne sono derivati. Ha iniziato nel 1981 al Sole 24 Ore. È stato anche caporedattore centrale del settimanale Mondo Economico e del mensile Fortune Italia, nonché condirettore del settimanale Panorama Economy. Ha pubblicato L’ultimo dei Gucci, con Angelo Pergolini (Marco Tropea Editore, 1997, Mondadori, 2005), Rapita dalla Giustizia, con Angela Lucanto e Caterina Guarneri (Rizzoli, 2009), e La Gogna: come i processi mediatici hanno ucciso il garantismo in Italia (Boroli editore, 2011). Il suo accounto twitter è @mautortorella

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