Crac Risanamento, dopo tre anni assolto Zunino
ANSA / FABRIZIO RADAELLI
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Crac Risanamento, dopo tre anni assolto Zunino

L'immobiliarista milanese prosciolto "perché il fatto non sussiste", alla fine di un processo pieno di contraddizioni

L'immobiliarista Luigi Zunino, il finanziere Salvatore Mancuso e l'ex direttore generale Oliviero Bonato, sono stati assolti oggi con formula piena a Milano nel processo per il crac della Risanamento, la società immobiliare di Zunino finita in bancarotta dopo aver ricevuto 4 miliardi di credito dalle principali banche italiane.

In questo procedimento, i tre erano imputati per aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza della Consob. Lo ha deciso la Prima sezione penale del Tribunale, presieduta da Giuseppe Fazio. I tre sono stati assolti "perché il fatto non sussiste". Un quarto imputato, l’avvocato Franco Bonelli, è morto aspettando la sentenza.

L'assoluzione chiude una vicenda giudiziaria a dir poco controversa. Alla chiusura delle indagini, alla fine del 2013, il pm Roberto Pellicano, che coordinava l'inchiesta insieme al pm Gaetano Ruta, aveva chiesto l'archiviazione per tutti gli imputati. Nel marzo 2014 il giudice delle indagini preliminari Fabrizio D'Arcangelo aveva invece ordinato l'imputazione coatta, imponendo ai due pm di proseguire nell'azione penale: nel novembre di quell'anno Mancuso sarebbe stato poi costretto a dimettersi dal consiglio d'amministrazione dell'Enel a causa di una clausola di onorabilità inserita nello statuto dell'azienda.

Nel corso del processo, e questo è un altro paradosso, Zunino per ben due volte aveva chiesto di patteggiare due anni di reclusione. E per due volte si era visto respingere la richiesta. "Siamo molto soddisfatti di questa sentenza" commenta l'avvocato Matteo Calori, difensore di Mancuso. "Non c'erano le prove né dell'aggiotaggio né dell'ostacolo all'attività della Consob per nessuno degli imputati".

Alla chiusura del dibattimento, la Procura aveva chiesto 4 anni di reclusione per Zunino e 2 anni e 10 mesi sia per Mancuso, considerato l'amministratore di fatto, sia per Bonati. Le motivazioni dell'assoluzione dovrebbero essere pubblicate tra 40 giorni.

Un altro aspetto irrazionale del procedimento è che la stessa Risanamento, in qualità di imputato in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, aveva patteggiato in sede di udienza preliminare una sanzione pecuniaria di 103 mila euro. 

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Maurizio Tortorella

Maurizio Tortorella è vicedirettore del settimanale Panorama. Da inviato speciale, a partire dai primi anni Novanta ha seguito tutte le grandi inchieste di Mani pulite e i principali processi che ne sono derivati. Ha iniziato nel 1981 al Sole 24 Ore. È stato anche caporedattore centrale del settimanale Mondo Economico e del mensile Fortune Italia, nonché condirettore del settimanale Panorama Economy. Ha pubblicato L’ultimo dei Gucci, con Angelo Pergolini (Marco Tropea Editore, 1997, Mondadori, 2005), Rapita dalla Giustizia, con Angela Lucanto e Caterina Guarneri (Rizzoli, 2009), e La Gogna: come i processi mediatici hanno ucciso il garantismo in Italia (Boroli editore, 2011). Il suo accounto twitter è @mautortorella

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