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Immigrati, soccorse 14 imbarcazioni alla deriva

In migliaia sulle coste libiche in attesa di partire. Maroni: ridurremo i fondi ai sindaci che ospiteranno i migranti


4 maggio

Delle oltre 6.000 persone soccorse in mare nel fine settimana mentre tentavano la traversata del Mediterraneo dalla Libia all'Europa, 369 sono state soccorse dalla Phoenix, la nave gestita in collaborazione da Medici Senza Frontiere e Moas (un'organizzazione privata) per effettuare attività di ricerca e soccorso in mare. Lunedì mattina altre 104 persone sono state salvate con l'aiuto dell'equipaggio della Phoenix e trasferite su una nave commerciale. Lo rende noto Msf. L'èquipe della Phoenix - che comprende un equipaggio di 20 professionisti tra cui operatori per il comando dei droni, esperti in ricerca e soccorso e operatori medici - ha effettuato il suo primo intervento di soccorso domenica pomeriggio, meno di 24 ore dopo aver lasciato il porto di Malta. Le persone salvate provengono soprattutto dall'Eritrea. Tra loro anche donne incinte e circa 45 bambini, tra cui alcuni neonati. "Niente ti prepara alla vista di 369 persone stipate in una barca da pesca - ha detto Chris Catrambone, fondatore di Moas - le persone che abbiamo soccorso ieri pomeriggio erano accalcate in modo così serrato da avere le gambe bloccate e durante il salvataggio hanno fatto fatica a muoversi. Dopo alcune ore dall'inizio del salvataggio c'erano ancora così tante persone a bordo che la barca non sembrava svuotarsi, tanto era piena".


Naufragio peschereccio: i soccorsi della Guardia di Finanza

ANSA/ GUARDIA COSTIERA
In un fermo immagine tratto da un video della Guardia Costiera un momento del salvataggio di 397 immigrati a bordo di un barcone, tratti in salvo da Nave Fiorillo il 2 maggio 2015.

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7 giugno

ore 16,00 - Sono quattordici le imbarcazioni alle quali da stamattina è stato prestato soccorso in mare - al largo delle coste libiche - dal dispositivo di sicurezza Frontex sotto il coordinamento delle Capitanerie di Porto. Si stima che complessivamente siano più di mille, probabilmente circa 1.500, gli immigrati messi in sicurezza. Lo rende noto Federico Fossi dell'Unhcr che spiega che "gli interventi si sono svolti senza emergenza, con mare calmo".

ore 10,30 - Riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti: lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, interpellato sui nuovi sbarchi. "Domani scrivo una lettera ai prefetti lombardi diffidandoli dal portare in Lombardia nuovi clandestini, poi anche ai sindaci dicendo loro di rifiutarsi di prenderli perché - ha continuato - non devono stare. Ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali come disincentivo alla gestione delle risorse". "Non devono farlo, poi chi lo fa violando la legge, violando le disposizioni che io ho dato, subirà questa conseguenza", ha aggiunto Maroni.

ore 8,30 - In Libia ci sono "tra 450.000 e 500.000 migranti" che attendono il momento di prendere il largo su carrette del mare alla volta dell'Europa. È quanto rivela il britannico Guardian citando il capitano di vascello Nick Cooke-Priest, comandante della Hms Bulwark, la grande nave d'assalto anfibio della Royal Navy impegnata nell'opera di salvataggio nel Mediterraneo. Il comandante dell'unità racconta anche, trattenendo a stento l'ira, che molti dei sopravvissuti hanno rivelato che i trafficanti hanno detto loro di rovesciare la barca e a gettarsi in acqua non appena avvistano una nave da guerra, certi cosi' di esseri salvati. Anche se poi molti non sano nuotare e affogano.

6 giugno

Il punto - In migliaia alla deriva sulla rotta dei disperati. Scatta l'ennesima giornata di emergenza al largo della Libia dove - secondo la Marina britannica - fino a 15 barconi, ciascuno con a bordo decine o centinaia di migranti, sono in queste ore in balia del mare. L'annuncio è arrivato dalla HMS Bulwark, l'unità della Royal Navy che il governo di David Cameron ha messo a disposizione di recente nell'ambito della missione europea Triton nel Mediterraneo. La Bulwark, come altre unità di Paesi Ue, Italia inclusa, sta facendo rotta verso la Libia "a tutta velocità" per i soccorsi, riporta SkyNews. Mentre altre fonti parlano di una serie di azioni di salvataggio contemporanee, più che di una singola maxi-operazione. Ma che siano state individuate una quindicina di carrette del mare con a bordo in totale circa 3000 persone lo conferma via twitter anche Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr, l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati, che riferisce dell'intervento della Marina e della Guardia costiera italiane, fra le altre. Mentre una fonte dell'intelligence di Londra citata dai media accredita la stima di "migliaia di migranti" in pericolo e rilancia l'allarme su possibili ulteriori partenze imminenti, indicando in almeno "mezzo milione" le persone radunate sulle coste libiche in attesa di nuovi imbarchi. (ANSA).

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27 maggio, ore 15:00
La Commissione europea ha stabilito le quote per tutti i richiedenti asilo sbarcati in Italia (24 mila) e in Grecia (16 mila) dal 15 aprile di quest'anno. Sarà facoltà di Atene e Roma scegliere se applicare il meccanismo redistributivo tra i Paesi Ue solo per coloro che sono arrivati da quella data oppure dall’entrata in vigore della decisione. Il meccanismo resterà in vigore per due anni. Dei 24mila richiedenti asilo che saranno trasferiti dall’Italia, il maggior numero - in base alla grandezza del Paese - andrà in Germania, 5.258 (21,91%); Francia, 4.051 (16,88%); Spagna, 2.573 (10,72%), mentre quelli che ne riceveranno di meno sono Cipro, 104 (0,43%); Malta, 175 (0,73%); Lussemburgo 221 (0,92%). Il meccanismo si applica a siriani ed eritrei, che sono arrivati nei due Paesi dopo il 15 aprile di quest’anno.

27 maggio, ore 9:00

L'area operativa di Triton viene estesa a 138 miglia nautiche a sud della Sicilia, avvicinandosi così molto a quella che era stata l'estensione della missione Mare Nostrum, con la possibilità di fare soccorsi più tempestivi e salvare più vite, grazie anche ad un massiccio rafforzamento dei mezzi impiegati. Intanto Frontex decide di stabilire una base regionale in Sicilia - in passato più volte invocata dall'Italia - da dove coordinerà l'operazione e lavorerà in stretto contatto con gli ufficiali di collegamento di Europol, Eurojust, e Ufficio d'asilo europeo (Easo). Per oggi è invece atteso il primo via libera alla proposta legislativa dell'esecutivo Ue, con cui si prevede un meccanismo d'emergenza con ripartizioni obbligatorie intra-Ue, di richiedenti protezione internazionale. Salvo sorprese dell'ultimissima ora, si tratterà di ridistribuire, in 24 mesi, 40mila persone: 24mila dall'Italia (60%) e 16mila dalla Grecia (40%). Gli Stati che concorreranno alla ripartizione dovrebbero essere 24.


Il naufragio nel Canale di Sicilia

Le immagini diffuse sul profilo twitter della Marina Militare del motopesca affondato il 18 aprile, Roma, 7 maggio 2015. ANSA/MARINA MILITARE

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7 maggio

19.50 - Oggi pomeriggio, nei locali di Comforpat, Comando forze di pattugliamento per la sorveglianza e la difesa costiera, si è proceduto a ispezione a distanza del relitto del barcone affondato il 18 aprile al largo della Libia che ha causato la morte di circa 900 migranti, con l'ausilio della marina militare che ha messo a disposizione i cacciamine Gaeta e Vieste dotati di mezzi subacquei specializzati. L'operazione è stata compiuta alla presenza di personale della squadra mobile di Catania e dei difensori degli indagati. Nei pressi del relitto è stato individuato il corpo di un uomo. La marina ha raggiunto il relitto alla profondità di circa 370 metri. Si è quindi proceduto alla raccolta di immagini sonar ad alta risoluzione e di immagini video e fotografiche. Il relitto, delle dimensioni di circa 21 metri di lunghezza, 8 di larghezza e almeno 8 di altezza, è adagiato di chiglia sul fondo marino. La documentazione raccolta e le valutazioni operate dal personale tecnico della marina indicano l'esistenza sul relitto di danni alla prua e sulla parte anteriore sinistra della fiancata, derivanti probabilmente dall'urto con il mercantile. Valutazioni più approfondite saranno possibili a seguito dell'esame del filmato. "Nel corso dell'operazione - spiega la procura catanese - sono state impropriamente date a una testata televisiva informazioni sul suo svolgimento. Si è quindi dovuto procede alla segretazione, che permane su tutte le immagini a eccezione di quelle allegate al verbale, al fine di tutelare la dignità delle vittime".


17,50 - L'emergenza immigrazione al centro della riunione oggi al Viminale tra i ministro dell'Interno, Angelino Alfano, le Regioni e l'Anci. Ecco i principali numeri dell'accoglienza. 85mila i migranti accolti nei centri governativi, nella rete Sprar (sistema di accoglienza per richiedenti asilo) e nelle strutture temporanee. 21% la quota di migranti accolti in Sicilia, la regione che sopporta il peso maggiore dell'ospitalità. 21mila i posti nello Sprar.  340 persone ospitate nei 5 Centri di identificazione ed espulsione ancora in funzione.  33mila migranti arrivati quest'anno via mare (il 15% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).  Oltre 7mila sbarcati da sabato scorso a ieri. 200mila la quota complessiva di migranti che potrebbero arrivare in tutto il 2015, secondo le proiezioni del Viminale. Superando così i 170mila dell'anno scorso. 13mila i minorenni non accompagnati.  45 euro a testa al giorno lo stanziamento del Viminale per l'ospitalità dei minori, pari a 1.350 euro al mese. 630 milioni di euro spesi lo scorso anno per l'accoglienza dei migranti. E quest'anno la cifra sarà superata. 40 le Commissioni per l'esame delle domande dei richiedenti asilo.

10.00 - La guardia di Finanza di Bari ha arrestato un 62enne originario di La Spezia che è stato fermato nel Canale di Otranto, al largo di Torre Canne, mentre a bordo di un potente motoscafo lungo 10 metri e privo di documentazione, trasportava 28 migranti di presunta nazionalità siriana e irachena: fra loro anche 4 bambini e 4 donne, tutti apparsi in buono stato di salute ma provati dalla lunga e faticosa navigazione. L'uomo alla vista della guardia di finanza ha cercato di accelerare la navigazione ma è stato raggiunto. Il 62enne è stato arrestato e il motoscafo sequestrato.

6 maggio

8.00 - La Russia ricorrerà al suo potere di veto all'Onu per bloccare il piano di intervento militare Ue per distruggere i barconi - senza esseri umani a bordo - usati dai trafficanti di esseri umani nel Mediterrano. Lo riferisce il Financial Times sottolineando che così facendo Mosca di fatto impedirà all'Ue di ottenere quel mandato Onu che avrebbe dato il crisma della legalità internazionale all'operazione . "Catturare i trafficanti di esseri umani e fermare queste imbarcazioni è una cosa. Ma distruggerle sarebbe spingersi troppo oltre", ha detto l'ambasciatore russo all'Ue, Vladimir Chizhov, chiarendo la posizione di Mosca anche al Palazzo di Vetro. Chizhov ha rimarcato il senso delle sue parole sottolineando che la distruzione di navi senza l'ordine di una corte o il consenso del Paese che le ospita nelle sue acque territoriali rappresenterebbe "una violazioni alle norme esistenti del diritti internazionale".

5 maggio

20.00 - Il gommone che si avvicina alla nave della "salvezza", i passeggeri si muovono in fretta per raggiungere la meta sognata, ma provocano un incidente: alcuni sono schiacciati e annegano in pochi centimetri d'acqua accumulata nel fondo del natante, altri cadono in mare, anche nel tentativo di afferrare le cime, e i corpi non sono recuperabili. Le vittime sarebbero più di 40. È la ricostruzione dell'ennesima tragedia dell'immigrazione nel Canale di Sicilia fatta dai superstiti alla polizia di Stato di Catania, dove sono arrivati con la motonave maltese 'Zeran' approdato in porto con a bordo 197 persone e 5 cadaveri. Tra i superstiti anche 28 donne e 40 minorenni, 37 non accompagnati. A fornire le prime cifre è Save the Children, dopo avere parlato con dei sopravvissuti, rivelando che i gommoni soccorsi erano due: su uno c'erano 105 persone che si sono salvate tutte, Sull'altro 197, compresi i corpi dei cinque extracomunitari portati nel capoluogo etneo, che "ha avuto un'incidente". "Ci sarebbe stata un'esplosione o il gommone si è sgonfiato, certo è che ha avuto problemi - riferisce Giovanna Di Benedetto di Save the Children basandosi sui racconti dei superstiti - e alcune decine di persone sarebbero cadute in mare. Secondo una prima stima, si parla di oltre 40 morti". Di "un numero elevato di vittime e dispersi" parla anche la Procura di Catania, che però non dà alcuna cifra: "per il momento è prematuro - spiega il procuratore Giovanni Salvi - aspettiamo di sentire il maggior numero di testimoni possibili. Ma risulta con certezza, anche attraverso video, che alcune persone sono morte annegate durante la fase del soccorso". 

Intanto continuano gli sbarchi e in Sicilia scatta anche l' allarme malattie: circa 150 dei 675 migranti arrivati ieri su nave Vega ad Augusta sono stati messi in isolamento nel porto Siracusano per casi sospetti di varicella e scabbia. Per i medici non ci sono pericoli di contagio e la situazione sarebbe sotto controllo. La maggior parte dei malati sono provati e debilitati da un'attesa di due mesi in capannoni in Libia con poco cibo e acqua. A Pozzallo circa cento delle 361 persone soccorse da Phoenix, nave privata che opera per conto di Medici senza frontiere e l'associazione Moas, hanno sintomi di scabbia. A Crotone la petroliera panamense Prince I ha portato 250 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia, ma anche i cadaveri di altri tre, due donne ed un uomo, recuperati in mare durante un'operazione di soccorso. A Trapani sono arrivati 104 extracomunitari su un cargo, e altri 483 a Palermo su nave Borsini della marina militare. Cresce anche il numero degli scafisti fermati dalle forze dell'ordine: uno a Reggio Calabria e tre a Pozzallo dalla polizia di Stato, altri tre a Lampedusa dalla guardia finanza e cinque ad Augusta dal Gicic della Procura di Siracusa. Tra tanti freddi numeri c'è anche il sorriso di Gift, la bambina nata nave Bettica e poi trasferita sul rimorchiatore Asso 29 e arrivata a Pozzallo ieri mattina insieme alla madre di origine nigeriana. Puerpera e neonata sono ricoverate in ospedale a Modica. La bambina pesa 3,3 chili. La mamma Stefany ha voluto darle come primo nome Gift, che in inglese significa 'dono', proprio per il 'regalo' che ha ricevuto nella traversata dalla Libia alla Sicilia, seguito da Francesca Marina, come l'avevano chiamata i marinai italiani

19.30 - Le immagini degli sbarchi di migliaia di migranti in Italia continuano a rimbalzare dalle tv di tutta Europa, ma per ora nessuno dei 27 governi dell'Unione si è fatto avanti - su base volontaria - per prendere in carico una quota. "Nessun" Stato "si è offerto in questa fase", spiega Natasha Bertaud, uno dei portavoce della Commissione Ue, sollecitata da una domanda in sala stampa. Ma evidenzia: "il 13 maggio pubblichiamo l'Agenda sull'Immigrazione e sara' quella l'opportunità per la Commissione per definire i suoi piani". Il presidente Jean Claude Juncker vuole un meccanismo di quote che vada al di là della volontarietà.  Per l'8 maggio è prevista una riunione Frontex-Italia per finalizzare i dettagli ed aumentare il dispiegamento dei mezzi nel Mediterraneo, con un probabile allargamento dell'area operativa. E a breve l'esecutivo europeo dovrebbe presentare a Consiglio e Parlamento europeo un emendamento al budget che consenta il triplicamento delle risorse per le operazioni Triton e Poseidon (Grecia). Ma per il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni "non basta aumentare le navi che raccolgono i migranti". L'Ue deve porsi il problema di dare più risorse, una lotta concreta ai trafficanti e affrontare il tema delle quote dei rifugiati. Serve una "programmazione sulle quote di accoglienza per i richiedenti asilo per Paese", ribadisce il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi. Mentre per l'ex presidente della Commissione Ue Romano Prodi "in Ue c'e' 'una tragica asimmetria'" per quanto riguarda il Mediterraneo. E il sindaco di Catania, Enzo Bianco, dai territori in prima linea rivolge il suo appello: "L'Europa apra gli occhi davanti a questa tragedia".

Il salvataggio di Medici Senza Frontiere

Primo salvataggio in mare per la nave MOAS/MSF di Medici Senza Frontiere, che ieri pomeriggio ha soccorso 369 persone, tra cui donne incinte e 45 bambini. 4 maggio 2015. ANSA/MEDICI SENZA FRONTIERE

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