Il governo dà il via libera al decreto salva-Roma
ANSA /Samantha Zucchi
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Il governo dà il via libera al decreto salva-Roma

La Tasi - che sarà rimodulata dai sindaci - fino a 0,8 per mille: contro la decisione del Consiglio dei Ministri Matteo Salvini - Come aumenterà la Tasi

Dopo il battibecco tra Renzi e Marino, il Consiglio dei ministri  ha dato il via libera al nuovo decreto legge «Salva Roma», per colmare il buco nel bilancio della Capitale.  «La cifra rimane la stessa - ha precisato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Delrio - ma le modalità sono diverse: non c’è un trasferimento di soldi dal governo al comune di Roma, ma tra il Commissario (che dal 2008 gestisce il piano ri rientro governativo, varato nel 2008, ndr) e il Comune. I soldi anziché essere diluiti nel tempo vanno erogati. Ovviamente ci vuole poi un piano di rientro».  Il decreto contiene anche l’ok all’addizionale dell’8 per mille della Tasi, l’imposta che finanzia i servizi indivisibili (come il trasporto pubblico locale, l’anagrafe e l’illuminazione delle strade) che mira a creare una leva fiscale ai comuni per le detrazioni sulla prima casa. Tra le reazioni al «Salva Roma» da registrare quella di Matteo Salvini, leader della Lega Nord.

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Tra le altre misure, c'è anche la proroga fino alla fine di marzo della sanatoria per pagare le cartelle di Equitalia senza multe e interessi. Salta invece la Web Tax, con un annuncio che Renzi dà via Twitter.

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