Il giallo dell'architetto Molteni: in carcere la ex moglie e il suo amante
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Il giallo dell'architetto Molteni: in carcere la ex moglie e il suo amante

A un anno dal misterioso omicidio sono stati individuati i mandanti e svelato il movente. Salgono a dodici le persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta

Dodici lunghissimi mesi e all’alba di questa mattina, finalmente è arrivata la svolta nel giallo di Carugo.

Il misterioso delitto dell’architetto Alfio Vittorio Molteni, di 58 anni ucciso davanti al portone di casa nel comasco, il 14 ottobre dell'anno scorso, che sembrava non avere un movente, oggi, ha una spiegazione e soprattutto il nome e i volti dei mandanti: la ex moglie Daniela Rho, 46 anni, e il commercialista della vittima, Alberto Brivio, 49 anni, con il quale la donna aveva una relazione.

Il movente: l'affido delle figlie
Nell'ordinanza di custodia cautelare, emessa questa mattina dal gip di Como vengono contestati ai due amanti vari reati: dall’omicidio aggravato alla detenzione illegale e porto in luogo pubblico di pistola, dal danneggiamento allo stalking. 

Dietro l’omicidio che la donna avrebbe pianificato con l’amante e pagato 10 mila euro, c’era l’affidamento delle figlie che la donna voleva ottenere in via esclusiva.

La Rho avrebbe usato gli atti intimidatori precedenti l'omicidio per descrivere Molteni come persona con frequentazioni equivoche e pericolose così che all'uomo fosse impedito dal Tribunale di Como di vedere le figlie per tutelare la loro incolumità.

Un'indagine difficile nella quale gli investigatori hanno dovuto analizzare decine di filmati, migliaia di conversazioni email e messaggi telefonici oltre agli atti del procedimento civile di separazione tra la vittima e Daniela Rho.   

L’agguato davanti a casa
L'architetto venne ucciso nel cortile della casa in cui viveva con l'anziano padre e una zia, dopo la separazione dalla moglie Daniela. Solo due i colpi esplosi: uno alle gambe e l'altro, letale, alla parte bassa della schiena. I suoi killer si erano nascosti dietro i cespugli del giardinetto condominiale.

Sul momento le ipotesi degli investigatori si concentrarono sull’ipotesi che qualcuno volesse dare al professionista un avvertimento ma che non intendesse ammazzarlo.

Le intimidazioni e le denunce
Infatti, solo alcune settimane prima, Molteni era stato vittima di alcuni pesanti atti intimidatori: in una occasione qualcuno aveva dato fuoco alla sua Range Rover parcheggiata in un box sotto il suo studio a Mariano Comense.

In un secondo episodio, avvenuto in pieno giorno, erano stati esplosi otto colpi di pistola contro la stessa casa di Carugo teatro dell'omicidio, che avevano perforato una tapparella. Un agguato per il quale, Daniela Rho e il suo amante aveva pagato mille euro. 

In entrambi i casi, l’architetto aveva presentato denuncia ai carabinieri contro ignoti, spiegando ai militari di non aver mai ricevuto minacce.

Dieci persone arrestate
Ad investigare sul misterioso omicidio i carabinieri del Ros, Raggruppamento operativo speciale, e quelli di Como.

I militari dal giorno del delitto, il 14 ottobre 2015 fino a poche settimane fa, il 13 luglio scorso, sono riusciti ad individuare, in fasi diverse, dieci persone, tra cui i due presunti esecutori materiali dell'omicidio e gli autori degli atti intimidatori compiuti prima del delitto che sono stati tutti arrestati.

Ma sul movente, però, era rimasto il giallo. Oggi la vicenda si è chiusa e gli arresti, nell’ambito di questa inchiesta sono saliti a dodici tra mandanti, esecutori e fiancheggiatori. 

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Nadia Francalacci