Hotel Rigopiano: recuperate le ultime due vittime - FOTO e VIDEO
Hotel Rigopiano: recuperate le ultime due vittime - FOTO e VIDEO
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Hotel Rigopiano: recuperate le ultime due vittime - FOTO e VIDEO

Le operazioni sono terminate con il triste bilancio finale di 29 morti e 11 sopravvissuti

Dopo che la slavina del 18 gennaio si è abbatuta sull'Hotel Rigopiano, in provincia di Pescara gli uomini dei vigili del fuoco e i volontari non si sono mai fermati e hanno continuato lo stesso a sperare. Qui il punto della situazione, giorno per giorno.

26 gennaio

L'hotel oggi è un cumulo di detriti e ghiaccio da cui sono emerse le ultime vittime: 29 corpi, gli ultimi due recuperati nella tarda serata di ieri.

C'erano 40 persone nell'hotelquando la valanga, nel pomeriggio di mercoledì 18 gennaio, ha investito la struttura: 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti, compresi il titolare Roberto Del Rosso e il rifugiato senegalese Faye Dane.

25 gennaio

Sale a 25 il numero delle vittime e scende ad 4 il numero dei dispersi dell'Hotel di Rigopiano. Ultimo corpo ritrovato oggi dai vigili del fuoco è stato quello di una donna. Un'altra era stata recuperata questa mattina insieme ala salma di un uomo. Due proprio questa mattina, l'altra nel pomeriggio.

Nella notte erano stati invece recuperati i corpi di tre uomini, tra cui l'amministratore dell'albergo Roberto Del Rosso. Poi un altro uomo e due donne. Per ora sono 11 le persone che sono state tratte in salvo.

Cordoglio e vicinanza ma anche ricerca della verità. E mentre al Rigopiano si scava e si spera ancora il premier Paolo Gentiloni, nel corso dell'informativa sul terremoto tenuta al Senato sostiene che "debba venire, forte e unanime, inanzitutto un sentimento di cordoglio e di compassione per le vittime di queste difficili e per certi versi drammatiche giornate". Il riferimento del presidente Gentiloni non va soltanto alle 24 vittime accertate dell'hotel dove sono ancora in corso le ricerche dei dispersi, ma anche alle persone che hanno perso la vita a bordo dell'elicottero a Campofelice e per quelle morte nelle giornate di maltempo.

"Al di là di singoli errori che le inchieste accerteranno, abbiamo mostrato una capacità di reazione del sistema all'altezza di un grande Paese, non a caso abbiamo un sistema di Protezione civile all'avanguardia: non è di destra o sinistra, di questo o quel governo, è un patrimonio italiano che dobbiamo tenerci stretto", ha ribadito Gentiloni.

Tante le persone che si sono mobilitate per assistere chi ha più bisogno. "Davanti alla concatenazione degli eventi in una crisi senza precedenti il dispiegamento delle forze, coordinate dalla Protezione Civile, è stato molto rilevante: dalle 4-5mila persone del 16-17 gennaio alle oltre 11 mila impegnate ieri e questo per raggiungere le frazioni isolate e soccorrere le persone in difficoltà con 3581 interventi di soccorso via terra e 32 elicotteri con oltre 300 missioni. A Rigopiano sono state dispiegate 200 persone il massimo possibile". Questi sono i numeri dell'assistenza dati dal premier Paolo Gentiloni nell'informativa al Senato.

24 gennaio - IL PUNTO, ore 17
Undici sopravvissuti, 17 corpi senza vita recuperati e 12 dispersi: è questo il bilancio attuale della tragedia dell'hotel Rigopiano.

Sostenuti da un'incrollabile speranza ma ormai consapevoli di essere agli ultimi inesorabili tentativi, i soccorritori in azione senza sosta continuano a scavare e a lavorare tra la neve (resa ancora più dura dalla pioggia), i detriti, il freddo e la nebbia. Finora hanno salvato molte vite: 11 su 39 (stimate) le persone trovate in vita, nove delle quali (inclusi tutti e quattro i bambini) sono già state estratte per ricevere le necessarie cure mediche. A queste si aggiungono i due superstiti che non erano nell'hotel al momento della sciagura.

- LEGGI QUI CHI SONO TUTTE LE VITTIME E I DISPERSI
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C'è un ultimo muro da abbattere, prima di alzare bandiera bianca e affidarsi solo ai miracoli: è dietro quel pezzo di cemento che si annidano buona parte delle speranze dei soccorritori. Il recupero di tre cuccioli di pastore abruzzese ha rianimato questi uomini che da tre giorni vedono l'albergo restituire soltanto cadaveri.

Il muro è quello che separa la cucina dal bar, un muro portante spesso 80 centimetri nel quale i vigili del fuoco stanno cercando di aprire un varco: dopo aver controllato tutta la zona dove prima della valanga c'era la hall, finito di ispezionare il centro benessere la zona ricreativa dove - in due ambienti diversi - sono stati salvati prima Adriana Parete e suo figlio Gianfilippo e poi i tre piccoli Edoardo, Ludovica e Samuel, accertato che quelle che erano le stanze prima delle cucine sono ridotte ad un cumulo di detriti, non restano che quei due locali: la cucina e, soprattutto, il bar.

"Dobbiamo entrare lì dentro, è l'unica zona del corpo centrale dell'hotel, quella dove presumibilmente era la maggior parte delle persone, dove ancora non siamo arrivati. Speriamo che sia integro" dice chi scende dalla montagna.

rigopiano-slavinaL'albergo prima e dopo e i luoghi dei ritrovamenti dei superstiti in un Infografica di Centimetri, Roma, 20 Gennaio 2017ANSA/ CENTIMETRI

I tratti in salvo
Oltre i due sopravvissuti recuperati all'alba di giovedì - il cuoco Giampiero Parete (l'uomo che ha lanciato l'allarme dopo essersi salvato perché uscito dall'hotel proprio poco prima dell'arrivo della valanga) e il "tuttofare" dell'hotel Fabio Salzetta - è salva l'intera famiglia di Parete (la moglie Adriana, il figlio Gianfilippo di 8 anni e la figlia Lodovica di 7), mentre della famiglia di Osimo composta dal marito Domenico Di Michelangelo, 41enne poliziotto, dalla moglie Marina Serraiocco (37 anni, titolare del negozio "La bomboniera di Marina", assai noto in città) e da Samuel, il loro bambino di 7 anni, è certo solo che il bambino sia vivo e in buone condizioni di salute. Sui genitori non ci sono certezze.

Salvo anche il piccolo Edoardo Di Carlo, che era nell'albergo con i genitori Sebastiano e Nadia. Il bambino era stato localizzato in mattinata e una zia aveva fatto sapere che era vivo; è stato in contatto con i soccorritori fino a quando questi non sono riusciti a raggiungerlo. Ma purtroppo i suoi genitori sono morti.

Nella notte sono stati poi estratti vivi Giampaolo Matrone, Vincenzo Forti, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi. Nella serata di ieri era stato fatto anche il nome di Stefano Feniello come di uno dei sopravvissuti di cui si avevano notizie, ma poi di lui non si è saputo più nulla.

Chi non ce l'ha fatta
Il bilancio ufficiale delle vittime è al momento salito a 17: le prime due, trovate la prima notte, sono Alessandro Giancaterino, capo cameriere del resort, e Gabriele D'Angelo, anch'egli cameriere del Rigopiano. Sono stati poi identificati anche i corpi di Nadia Acconciamessa e Sebastiano Di Carlo, madre e padre del piccolo Edoardo Di Carlo estratto vivo, e quello di Barbara Nobilio, 51 anni, di Loreto Aprutino (Pescara) in vacanza con il marito di cui non si hanno tracce. Nella giornata di domenica è stato poi rinvenuto un altro corpo di un uomo ancora non identificato mentre lunedì è stata estratta morta Linda Salzetta, l'estetista del Rigopiano e sorella di Fabio, il tuttofare dell'hotel. Trovati poi anche i cadaveri di 5 uomini e di 5 donne non identificati.

- LEGGI QUI: Morti e dispersi

INFOGRAFICA-RIGOPIANOGli effetti del freddo sull'organismo: dall'ipotermia alla morte, come reagisce il corpo umano, il tutto illustrato all'interno dell'Infografica Centimetri, Roma, 21 Gennaio 2017. ANSA/ CENTIMETRI

Hotel Rigopiano: il salvataggio di Ludovica | video

Hotel Rigopiano: il salvataggio di tre bambini | video

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20 gennaio 2017

Ore 18:49 - E' stato riconosciuto anche il secondo corpo recuperato dopo che la valanga ha travolto l'Hotel Rigopiano: si tratta di Gabriele D'Angelo, cameriere dell'Hotel. La conferma è stata data dai parenti.

Ore 18:20 - A conferma di quanto riferito nell'aggiornamento precedente, i Vigili del Fuoco hanno reso noto di aver appena estratto dalle macerie dell'Hotel Rigopiano tre bambini. Si tratterebbe di quel gruppo di persone che era stato individuato per ultimo.  

Ore 18:05 - A quanto si riesce a ricostruire dalle informazioni dei soccorritori, tutti e quattro i bambini presenti all'Hotel Rigopiano sarebbero nel gruppo delle persone ritrovate in vita sotto la valanga. Uno, il figlio di Giampiero Parete, è già stato portato in ospedale.

Ore 16:35 - Dopo aver individuato e raggiunto una settima persona, all'Hotel Rigopiano i soccorritori sono entrati in contatto e stanno parlando con altre tre persone, una donna e due bambini. Non è invece chiaro se costoro facciano parte di quel "gruppo di 5 persone" di cui si era parlato in precedenza.

Ore 16:05 - Fonti dei Vigili del Fuoco rendono noto che è stato individuato e raggiunto un settimo superstite.

Ore 15:20 - Tra le persone salvate anche tre dei dispersi marchigiani che si trovavano nell'Hotel Rigopiano: Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, titolare del negozio "La bomboniera di Marina" assai noto in città, e il loro bambino di 7 anni. Lo ha confermato il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, citando come fonti "familiari e forze di polizia".

Ore 15:15 - Secondo notizie ufficiose provenienti dai Vigili del Fuoco, altre persone sono state individuate vive sotto le macerie dell'Hotel Rigopiano. Si tratterebbe di un gruppo di cinque persone, anche se il numero è ancora da confermare.

Ore 14:25 - Tra le persone estratte da sotto il cumulo di neve e detriti c'è anche la moglie di Giampiero Parente, l'uomo che ha dato l'allarme dopo essere scampato alla valanga per essere andato a prendere dei medicinali in auto; con lei è stato salvato anche il figlio, mentre la figlia - secondo quanto riferito dalla donna - si troverebbe in una stanza accanto, verso la quale si sono ovviamente indirizzati ora gli scavi. Anche il fumo di un fuoco acceso dai superstiti per sopravvivere al gelo ha guidato i soccorritori: "Lì avevamo visto che la neve cedeva e si poteva scavare".

Hotel Rigopiano: la telefonata che lancia l'allarme | audio

Ore 12:10 - Un funzionario dei Vigili del Fuoco ha rivelato che i sei superstiti (tre uomini, due donne e una bambina) si trovano sotto un solaio.

Ore 11:40 - Secondo quanto riferito dall'Ansa, sei persone ancora vive sono state individuate dai Vigili del Fuoco sotto la slavina che ha travolto l'Hotel Rigopiano. Il primo contatto sarebbe stato stabilito intorno alle 11 e da quel momento i Vigili del Fuoco hanno più volte parlato con i sei superstiti. Intanto due elicotteri, uno della Guardia Costiera e uno dei Vigili del Fuoco, stanno sorvolando la zona in attesa di poter atterrare e consentire ai medici a bordo di prestare soccorso alle persone ritrovate.

Ore 9:45 - Durate tutta la notte, le ricerche dei dispersi all'Hotel Rigopiano proseguono senza sosta, confidando in un potenziale miracolo: "In teoria, anche in queste condizioni meteo molto difficili, se si sono create delle 'sacche' d'aria dove ripararsi, gli eventuali superstiti potrebbero sopravvivere per 2-3 giorni", ha affermato Walter Milan, del Soccorso alpino nazionale. "Oggi inizieremo a usare anche mezzi meccanici per scavare, supportati dai Vigili del Fuoco, ma sempre con attenzione alle persone sepolte là sotto". Per i soccorritori al lavoro (50 uomini, più le Unità cinofile) c'è poi tra l'altro il rischio di nuove valanghe o micro-slavine.

Hotel Rigopiano, come era prima della slavina | video

IL PUNTO alle ore 8:30

Non si sono interrotte durante la notte le operazioni per trovare eventuali superstiti sotto la valanga che - innescata dalle scosse di terremoto - ha travolto nella serata del 18 gennaio l'Hotel Rigopiano di Farindola, nel cuore del Gran Sasso, a quota 1.200 metri.

Hanno lavorato per tutta la notte i soccorritori che stanno scavando sotto la neve alla ricerca della trentina di dispersi che ancora mancano all'appello.

La slavina dentro l'Hotel Rigopiano | video

Con le temperature ampiamente sotto lo zero, hanno lavorato grazie all'ausilio delle fotocellule ma a ritmi ridotti: non ci sono infatti le condizioni di sicurezza necessarie per operare in maniera massiccia e, dunque, si è preferito ridurre il numero degli uomini impegnati. Nel corso della notte le turbine e le ruspe hanno proseguito inoltre il lavoro per liberare la strada che sale all'hotel e consentire una migliore circolazione dei mezzi di soccorso

Secondo dati ufficiosi riferiti dalla Protezione Civile dell'Abruzzo, al momento della tragedia si trovavano dalle 30 alle 35 persone all'interno della struttura: tre corpi senza vita sono stati recuperati, un altro cadavere è stato localizzato, mentre tutti gli altri (tra cui diversi bambini) risultano dispersi.

Due invece i superstiti: Giampiero Parete, un ospite dell'albergo che era andato a recuperare in auto alcune pastiglie per la moglie (rimasta all'interno con i due figli), e il manutentore dell'impianto di riscaldamento Fabio Salzetta, che all'arrivo della valanga si trovava invece nel reparto caldaie, risparmiato dalla massa di neve e detriti anche perché fatto in cemento armato.

Drammatica la testimonianza di Giampiero Parete, il primo a chiedere soccorso inviando un sms al suo datore di lavoro: “Mia moglie aveva mal di testa e aveva bisogno di una medicina che era in macchina. Mentre tornavo verso l'hotel, ho sentito rumori e scricchiolii e ho visto la montagna cadere addosso all'edificio. Ha travolto anche me, ma parzialmente. Ho visto gran parte dell'albergo ricoperto dalla neve e ho provato a entrare, rischiando però di rimanere intrappolato nella neve. Allora mi sono aggrappato a un ramo e sono riuscito a tornare verso la macchina, poi ho incontrato il manutentore dell'albergo e insieme abbiamo lanciato l'allarme. Dall'interno dell'hotel non ho sentito alcun rumore o movimento".

Sempre secondo quanto riferito dell'uomo, al momento della slavina - sviluppatasi intorno alle 17.40 - tutti gli ospiti si trovavano con le valigie nella hall dell'hotel, perché stavano attendendo l'arrivo dello spazzaneve (previsto per le 15, ma posticipato alle 19). Ostacolati dalle strade bloccate dalla neve e dagli alberi caduti, i primi soccorritori sono però riusciti ad arrivare sugli sci solo alle prime ore dell'alba, quando anche gli elicotteri si sono potuti alzare in volo per fotografare dall'alto la dimensione di una tragedia che purtroppo farà assai probabilmente contare un alto numero di vittime.

Hotel Rigopiano, la colonna dei soccorsi bloccata dalla neve | video

19 gennaio 2017

Ore 17:55 - I tre corpi recuperati (uno invece è stato al momento solo localizzato) sono stati trasferiti in elicottero all'aeroporto d'Abruzzo. In base alla procedura adottata, i cadaveri saranno poi trasportati in obitorio per gli accertamenti da parte del medico legale.

Ore 17:35 - Gianluca Ginoble, cantante de Il Volo, ha reso noto di essere scampato alla tragedia dell'Hotel Rigopiano, dove avrebbe dovuto trovarsi proprio in questi giorni: ''Sono scampato per miracolo alla tragedia, ma sono disperato per quello che è accaduto e per i morti. Era un posto meraviglioso e Roberto, il proprietario, un mio caro amico''. Proprio Roberto, l'architetto proprietario dell'albergo, sarebbe dovuto andare a prendere Gianluca Ginoble martedì 16 gennaio per portarlo a Rigopiano per qualche giorno di relax, ma l'appuntamento è poi saltato.

16:45 - Tre corpi recuperati dai soccorritori, uno localizzato, più di 25 i dispersi per la valanga che ha travolto l'Hotel Rigopiano. "Siamo qui da questa notte. Il lavoro continua in maniera molto importante. Abbiamo 30 dei nostri tecnici che stanno operando sulla valanga con un'Unità cinofila, ma il lavoro è molto complesso. Questa valanga è lunga più di 300 metri di fronte e ha investito gran parte della struttura, per cui il lavoro è molto delicato. Ci sono accumuli che arrivano a cinque metri di altezza, quindi una quantità di neve veramente notevole": lo ha detto a Radio24 Walter Milan, referente dell'Ufficio stampa del Soccorso alpino e speleologico. Che ha tra l'altro aggiunto: "Gran parte della struttura è completamente trasfigurata. E' stata spostata di diversi metri proprio dalla forza d'urto della valanga. La stessa valanga, prima di impattare contro l'albergo, ha raso al suolo anche un bosco nei pendii superiori". Quanto alla possibilità di trovare superstiti: "Le speranze ci sono. Queste valanghe sono particolari perché possono crearsi delle sacche d'aria anche corpose, per cui noi lavoriamo come se fosse il primo minuto. Stiamo operando in maniera molto metodica e organizzata. Abbiamo suddiviso la zona di intervento in micro-aree che vengono analizzate, censite, sondate dalle squadre dei nostri tecnici del soccorso alpino".

15:50 - Al palazzetto dello sport di Penne (Pescara) è stato allestito un Centro di raccolta per il personale della Protezione Civile e gli uomini del Soccorso alpino (una settantina, di cui molti provenienti dalla Val Dossola). Una squadra è appena partita dal Centro per dare il cambio a quella operativa da ieri notte nella zona dell'Hotel Rigopiano. Il Centro di raccolta servirà anche come punto di riferimento per i familiari delle persone coinvolte nella tragedia.

14:47 - Si aggiungono dettagli alla testimonianza di Giampiero Parete, sopravvissuto alla valanga che ha travolto l'Hotel Rigopiano, in cui sono invece rimasti moglie e due figli: "Mia moglie aveva mal di testa e aveva bisogno di una medicina che era in macchina. Allora sono uscito dall'albergo e sono andato in auto. Mentre tornavo verso l'hotel, ho sentito rumori e scricchiolii e ho visto la montagna cadere addosso all'edificio. Ha travolto anche me, ma parzialmente. Ho visto gran parte dell'albergo ricoperto dalla neve e ho provato a entrare dentro, rischiando però di rimanere intrappolato nella neve. Allora mi sono aggrappato a un ramo e sono riuscito a tornare verso la macchina: poi ho incontrato il manutentore dell'albergo e insieme abbiamo lanciato l'allarme. Dall'interno dell'hotel non ho sentito alcun rumore o movimento".

14:35 - Recuperati sinora tre corpi, mentre le testimonianze dei soccorritori e le immagini diffuse dai media ribadiscono il fatto che l'Hotel Rigopiano è stato letteralmente "spazzato via" dalla valanga. Al proposito il geologo Gian Gabriele Ori, dell'Università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti, ha sottolineato come quello verificatosi sul Gran Sasso sia un fenomemo raro: un'enorme colata di detriti "che ha acquisito forza e velocità notevoli sotto la pressione della neve abbondante", facilitato dalla debolezza del terreno e innescato dalla scossa di terremoto.

13:50 - Sale a due il temporaneo bilancio delle vittime, destinato però con tutta probabilità ad aggravarsi visto il numero dei dispersi e la disastrosa situazione che si è palesata agli occhi dei primi soccorritori giunti nella zona dell'Hotel Rigopiano, travolto da una valanga nella serata di ieri. Intanto è stata aperta un'indagine per omicidio colposo da parte della Procura di Pescara.

13:10 - "La situazione è drammatica, l'albergo è stato spazzato via, è rimasto in piedi solo un pezzetto": queste le prime testimonianze dei soccorritori arrivati all'Hotel Rigopiano. "Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti, che hanno sommerso l'area dove si trovava l'albergo", hanno quindi aggiunto. "Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura", ha poi riferito Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei Vigili del Fuoco, le cui Unità cinofile non hanno però ancora rivelato nulla.

12:30 - "Giampiero e tutti gli altri ospiti dell'albergo avevano pagato ed avevano raggiunto la hall con le valigie, pronti per ripartire non appena fosse arrivato lo spazzaneve. Gli avevano detto che sarebbe arrivato alle 15, ma l'orario è stato quindi posticipato alle 19. Tutti volevano andare via": questo quanto riferito da Quintino Marcella, ristoratore e datore di lavoro di Giampiero Parete, l'uomo sopravvissuto alla valanga che ha travolto l'Hotel Rigopiano. Proprio Marcella ha lanciato l'allarme nella serata di ieri dopo aver ricevuto un sms da Giampiero Parete, salvatosi perché era uscito dalla struttura per andare a prendere delle cose in auto.

Ore 12:05 - Grazie ai Vigili del Fuoco, che hanno trasportato nella neve le taniche di gasolio necessarie, i soccorritori sono riusciti a far ripartire una turbina spazzaneve rimasta senza combustibile per cercare ora di liberare una vasta area a circa 700 metri dall'Hotel Rigopiano, dove far arrivare i tanti mezzi in attesa, così poi da poter raggiungere più velocemente a piedi la struttura.

Ore 11:00 - L'Hotel Rigopiano è completamente sommerso dalla neve e dagli alberi trascinati dalla valanga: questo quanto si vede dalle immagini riprese dall'elicottero della Polizia che ha sorvolato il fronte della slavina, ampio decine di metri. La massa di neve e detriti ha investito in pieno la struttura da monte, lasciando scoperta soltanto una piccola parte verso valle, da dove sono entrati i soccorritori ora in azione. Nelle riprese si nota anche distintamente il locale della piscina coperta, sita davanti all'Hotel, un piano sotto il livello dell'ingresso, che risulta completamente ghiacciata ma quasi integra. La slavina ha invece distrutto la cupola di vetro che copriva la struttura sotterranea, penetrando nell'ampia zona della Spa.

Ore 10:30 - "Sono salvo perché ero andato a prendere una cosa in automobile": è quanto ha riferito ai medici Giampiero Parete, 38 anni, che ieri ha lanciato l'allarme con un sms per la valanga che ha travolto l'Hotel Rigopiano, in cui sono rimaste intrappolate 27 persone, tra cui la moglie e i due figli dell'uomo. "E' arrivata la valanga", ha aggiunto Parete, arrivato all'ospedale in stato di ipotermia: "sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L'auto non è stata sepolta e quindi ho atteso lì l'arrivo dei soccorsi".

Ore 8:25 - "Ci sono tanti morti". Lo ha detto all'Ansa Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l'Hotel Rigopiano.

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