Habemus papam: è l'argentino Jorge Mario Bergoglio
News

Habemus papam: è l'argentino Jorge Mario Bergoglio

Il successore di Benedetto XVI e vescovo di Roma, eletto al quinto scrutinio, è l'arcivescovo di Buenos Aires, 77 anni, gesuita. Ha scelto il nome di Francesco I. È il primo papa sudamericano della storia - il video - le immagini di Piazza San Pietro -

È stato eletto, quando a Roma erano passati sei minuti dalle 19.00, il successore del dimissionario Benedetto XVI.
Il nuovo pontefice, e vescovo di Roma, annunciato dalla loggia della basilica di San Pietro un'ora dopo la fumata bianca dall'habemus papam di Jean Louis Tauran, è Jorge Mario Bergoglio, 77 anni, arcivescovo di Buenos Aires, gesuita, di lontane origini piemontesi.
È il 266esimo pontefice della storia della Chiesa cattolica nonché il primo papa sudamericano: come nome ha scelto quello di Francesco I.
Ha subito voluto dedicare un padre nostro e un ave Maria a Benedetto XVI. Per eleggerlo, al quinto scrutinio, sono stati necessari almeno 77 voti tra i 115 membri del collegio cardinalizio.

Il primo Papa Gesuita

Ma qual è la biografia di Bergoglio?

Arcivescovo di Buenos Aires, Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti del proprio rito, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto.
L'11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo «San José» di San Miguel.

Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell'Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha   insegnato le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires. Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo «San José», di San Miguel, dove ha conseguito la laurea. Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato   sacerdote.

Nel 1970-71 ha compiuto il terzo probandato ad Alcalá de Henares (Spagna) e il 22 aprile 1973 ha fatto la sua professione perpetua. È stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel (1972-1973), professore presso la Facoltà di Teologia, Consultore della Provincia  e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è stato eletto Provinciale dell'Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni. Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel.

Nel    marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al collegio del Salvatore, da dove è passato alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttorespirituale e confessore. Il 20   maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l'ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio Quarracino, del Nunzio Apostolico Monsignor Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-Luján, Monsignor Emilio Ogñénovich.

Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Aires per successione,  alla morte del Cardinale Quarracino. È autore dei libri: «Meditaciones para religiosos» del 1982, «Reflexiones sobre la vida apostólica» del 1986 e «Reflexiones de esperanza» del 1992.

È Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un Ordinario del loro rito, nonché relatore Generale aggiunto alla 10ª Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2001). Dal  novembre 2005 al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Argentina.

I più letti

avatar-icon

Panorama