Grecia: le paure di Obama
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Grecia: le paure di Obama

La Casa Bianca fa pressing affinché si raggiunga un accordo. Sullo sfondo, il timore di una nuova influenza della Russia su Atene

Barack Obama è seriamente preoccupato per la crisi greca. Da alcuni giorni, lui e il suo Segretario al Tesoro Jacob J. Lew stanno facendo pressing sugli europei affinché trovino un accordo con Alexis Tsipras ed evitino cos' la possibile catastrofe di un'uscita di Atene dall' Euro.

Il pressing sugli europei

Obsma hs parlato direttamente con Angela Merkel, con Francois Hollande e David Cameron. Lew lo ha fatto con i ministri del tesoro di Italia, Olanda e Spagna. Non solo. La Casa Bianca ha fatto pressioni anche sul Fondo Monetario Internazionale, di cui gli Stati Uniti sono azionisti di maggioranza.

Obama ha spiegato a tutti che trovare un accordo è molto meglio che non farlo. La Grecia deve rimanere in Europa. Le preoccupazioni non sono soltanto sulle possibile ripercussioni economiche, ma per gli Usa anche e soprattutto per quelle geopolitiche.

Le conseguenze economiche

Sul primo fronte, Obama teme una forte instabilità dei mercati. Non crede ci possa essere un terremoto come nel 2008, ai tempi della crisi finanziaria statunitense, con la devastante crisi economica che seguì al crollo della più importanti banche americane, ma sa bene che se Atene esce dall'Euro le borse internazionali sono destinate a rimanere sulle montagne russe per pareccho tempo. Sarebbe meglio evitarlo.

Le preoccupazioni maggiori sono però sulle conseguenze geopolitiche di un'uscita di Atene dall'Euro o addirittura dall'Europa. Obama ha il timore che in questo scenario, la Grecia di Tsipras possa gettarsi nelle braccia di Vladimir Putin. La Russia avrebbe così una nuova forte influenza nel Mediterraneo e nel vicino Medioriente.

Mosca in campo

Uno scenario simile sarebbe un problema grave anche per la Nato, visto che la Grecia fa parte dell'Alleanza Atlantica. Se questo avvenisse, per gli Usa sarebbe un grave problema. In questo momento, con una Guerra Fredda in corso con Mosca, per Washington sarebbe una sconfitta. Non solo l'Unione Europea uscirebbe molto indebolita dal braccio di ferro con Atene, ma anche la stessa Nato subirebbe un forte colpo.

Vladimir Putin avrebbe cos' preso i classici due piccioni con una fava. E'noto che da quando è ripresa la tensione con l'Occidente, il leader del Cremlino abbia come obiettivo anche quello di indebolire quell'Unione Europea che ha deciso di seguire gli Usa sulla strada delle sanzioni contro Mosca a causa della guerra in Ucraina. In fondo, la Grexit sarebbe un successo per Putin.

Le preoccupazioni sono aumentate alla Casa Bianca dopo il recente incontro tra Putin e Tsipras. I due hanno discusso delle relazioni tra i due paesi e della nuova pipeline che dovrebbe portare il gas russo verso il sud dell'Europa.

Una Grecia che guarda a Mosca sarebbe un grosso problema per Washington. Per questo, secondo Obama, Atene deve continuare a guardare verso Bruxelles. E Bruxelles verso Atene. Quasi a ogni costo.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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