L'ultima legge inutile del Governo
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L'ultima legge inutile del Governo

Approvata la norma che garantisce l'anonimato a chi denucnia illeciti nella p.a. Ma c'è il trucco

Ma sono i giornali che scrivono cretinate, oppure al governo ci sono davvero dilettanti allo sbaraglio? Oggi sui quotidiani si legge questa novità normativa, che sarebbe stata inserita ieri sulla Gazzetta Ufficiale: i dipendenti pubblici che denunceranno illeciti resteranno anonimi. E già sul punto si può sollevare qualche critica: perché pare la tipica norma da Stato di polizia, no? Un po’ sembra di vedere quelle «bocche della verità», fessure tipo cassetta postale dove, nel Vaticano o sotto la Serenissima Repubblica di Venezia, ognuno era autorizzato ad accusare anonimamente chicchessia.

Ma lo sconcerto aumenta, anzi sale letteralmente alle stelle, se si continua a leggere gli articoli. Perché il legislatore pare avere previsto che, se il denunciato a sua volta inizierà un giudizio per calunnia o per diffamazione, o se chiederà un risarcimento dei danni, l’anonimato garantito al dipendente pubblico cadrà automaticamente. La classica legge incoerente, autoelidente. Inutile.

Ma che ci stanno a fare i tecnici al governo?

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Maurizio Tortorella

Maurizio Tortorella è vicedirettore del settimanale Panorama. Da inviato speciale, a partire dai primi anni Novanta ha seguito tutte le grandi inchieste di Mani pulite e i principali processi che ne sono derivati. Ha iniziato nel 1981 al Sole 24 Ore. È stato anche caporedattore centrale del settimanale Mondo Economico e del mensile Fortune Italia, nonché condirettore del settimanale Panorama Economy. Ha pubblicato L’ultimo dei Gucci, con Angelo Pergolini (Marco Tropea Editore, 1997, Mondadori, 2005), Rapita dalla Giustizia, con Angela Lucanto e Caterina Guarneri (Rizzoli, 2009), e La Gogna: come i processi mediatici hanno ucciso il garantismo in Italia (Boroli editore, 2011). Il suo accounto twitter è @mautortorella

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