Gallinella (M5S): "Cercano di comprarci"
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Gallinella (M5S): "Cercano di comprarci"

Il deputato accusa la Gambaro: «Ha parlato a orologeria. Fossi in lei me ne andrei»

 

Cittadino Gallinella, come si sente il giorno dopo aver cacciato una sua collega dal gruppo dei parlamentari 5 Stelle? «Non abbiamo cacciato nessuno, sarà la Rete degli iscritti al Movimento a decidere se il comportamento della Gambaro è stato scorretto e quindi, come penso io, incompatibile con i nostri principi».
 

Filippo Gallinella, deputato grillino, è uno dei 79 parlamentari 5 Stelle che ieri sera hanno votato contro la dissidente Adele Gambaro messa sotto accusa per le sue dichiarazioni su Beppe Grillo e che adesso dovrà essere giudicata attraverso un sondaggio online che potrebbe essere aperto già domani sul blog del Movimento. «Perché non ha esposto le sue critiche in assemblea il giorno prima invece di lanciare accuse sulla stampa quello dopo? Qualcuno vuole farci le scarpe perché gli facciamo paura». 

Scusi Gallinella, ma dire che Grillo ha la responsabilità della sconfitta alle scorse amministrative è davvero così grave, scorretto e incompatibile con i vostri principi?
Gambaro ha rilasciato quelle dichiarazioni alla stampa a poche ore dall'assemblea in cui si era concordato, tutti insieme, di non continuare a farsi del male rilasciando interviste ai giornali che inseguono solo il gossip.

Per questo l'avete “processata”?
Ma non è stato un processo, anzi. Con l'incontro di ieri abbiamo cercato di farci spiegare come mai avesse disatteso l'impegno preso, lei si è limitata a leggere una lettera e se ne è andata. Io ci vedo un po' di malafede.

L'ha fatto apposta, insomma?
Come nel film L'avvocato del Diavolo può esserci stata un po' di vanità personale, però mi sembra strano che ogni volta che, come gruppo, produciamo qualcosa di buono a livello di proposte per il Paese, queste vengano oscurate da qualche nuovo caso come questo. Mi viene il sospetto che qualcuno voglia farci le scarpe.

"Qualcuno” chi?
Lobby, altri partiti, i poteri che si difendono dai nostri attacchi per autoconservarsi perché si sentono minacciati dalla nostra azione di scardinamento.

E si difendono come?
Magari allettando i nostri con qualche promessa. Non tutti sono duri e puri come me. In tre sono già finiti al gruppo misto, mica si sono dimessi. Se non ti dimetti è perché ti interessa solo continuare a percepire uno stipendio senza fare nulla.

Lei sta facendo accuse molto gravi di compravendita di parlamentari. Che prove ha?
Non ne ho. Ma l'essere comprabile è un male dell'essere umano. Si è visto anche in altri partiti. Può succedere anche da noi.

Il Pd sta facendo scouting a pagamento tra di voi?
Se fossi il Pd non mi metterei mai in casa gente come questa, senza alcuno spessore. Non ci investirei nemmeno un euro.

Ma se capitasse a lei di dire qualcosa che non sta bene ai suoi colleghi più intransigenti, accetterebbe di essere cacciato dal clic di 100 persone che magari si sono iscritte al Movimento l'altro ieri?
Assolutamente sì. Perché anche se uno si è iscritto da poco, l'ha sicuramente fatto al termine di un percorso. Tra l'altro, se dovesse succedere a me, io non aspetterei il giudizio della Rete ma mi dimetterei subito.

Per un pensiero critico?
Perché se non condivido più i principi e l'operato del mio gruppo, me ne vado. Ma non in un altro gruppo per fare un favore agli altri partiti e per continuare a percepire uno stipendio. Sarebbe un'offesa all'onore che ho di rappresentare tutti i cittadini italiani, non solo quelli che ci hanno votato.

42 suoi colleghi non la pensano come lei. Vi state davvero spaccando?
In altre occasioni mi sono trovato anch'io tra i 42. Basta confrontarsi in assemblea, non sui giornali. Il peccato maggiore è sempre quello.

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Claudia Daconto