Idomeni cartello solidarietà Bruxelles
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Idomeni cartello solidarietà Bruxelles
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La settimana nel mondo in 15 foto - 19/25 marzo

Da Bruxelles a Dacca, dal Cara di Roma all'Aja, da Gaza a Istanbul, da Amman a Rostov sul Don, da Cuba a Buenos Aires...

venerdì 25 marzo 2016
Fuori dalla moschea nazionale Baitul Mukarram di Dacca, in Bangladesh, alcuni dei circa 7000 islamici fondamentalisti legati al gruppo "Hefazat-e-Islam" che hanno manifestato contro quella che chiamano una "mossa degli infedeli": una petizione all'Alta Corte per far si che l'Islam non sia più la religione di Stato del Bangladesh. Elaborata da un gruppo di illustri cittadini, sarà presentata ufficialmente domenica all'Alta Corte. In Bangladesh oltre il 90 per cento dei circa 160 milioni di abitanti sono di fede islamica e l'Islam fu dichiarato religione di Stato in Bangladesh dal dittatore militare Ershad nel 1988, per ottenere il sostegno durante una campagna politica da parte dei maggiori partiti che volevano scalzarlo dal potere. Nel 2011 il premier Sheikh Hasina ha reinserito il secolarismo tra i pilastri della Costituzione, ma ha lasciato l'Islam come religione di Stato.

giovedì 24 marzo 2016
All'Aia, nei Paesi Bassi, l'ex leader dei serbi di Bosnia, Radovan Karadzic, nell'aula del Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia, che lo ha condannato a 40 anni di carcere per il massacro di Srebrenica del 1995. Karadzic è stato condannato anche per crimini contro l'umanità, omicidio e persecuzione nei villaggi bosniaci, per l'assedio di Sarajevo, durato 44 mesi e conclusosi con la morte di almeno 10 mila persone.


Papa Francesco lava i piedi di un ospite del Centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA) di Castelnuovo di Porto a Roma, durante la cerimonia della lavanda dei piedi. Il pontefice ha lavato i piedi a 11 profughi e a una operatrice del CARA, in tutto cinque cattolici, quattro musulmani, un indù e tre cristiani copti.

Un uomo in ginocchio si fa il segno della croce tra i fiori, le candele e le scritte lasciate dalla popolazione nella Place de la Bourse di Bruxelles, in Belgio, per esprimere cordoglio per le vittime degli attacchi terroristici all'aeroporto della città e alla fermata della metropoliana di Maelbeek.


mercoledì 23 marzo 2016
Il Presidente e la First Lady degli Stati Uniti, Barack e Michelle Obama ballano il tango rispettivamente con i ballerini argentini Mora Godoy e Jose Lugones, durante una cena ufficiale presso il Centro culturale Kirchner a Buenos Aires, nel primo giorno della visita ufficiale di Obama in Argentina.


Sostenitori del candidato presidente Guy Brice Parfait Kolela (Movimento congolese per la democrazia e lo sviluppo integrale), durante una manifestazione elettorale nella capitale Brazzaville, in Congo. Il presidente uscente, Denis Sassou Nguesso, dopo 32 anni di potere alla testa del Paese, è stato rieletto per il terzo mandato consecutivo al primo turno con il 60% dei voti. Guy-Brice Parfait Koleas ha avuto il 15% dei voti e il generale Jean-Marie Michel Mokokoè arrivato terzo con circa il 14% dei voti. Entrambi i candidati d'opposizione hanno contestato i risultati.

Poco fuori Gaza, un membro delle brigate Ezzedine al-Qassam, l'ala militare del movimento islamico palestinese Hamas, imbraccia un'arma durante una manifestazione in occasione del 12° anniversario dell'assassinio del fondatore e leader spirituale di Hamas, lo sceicco Ahmed Yassine, assassinato nel 2004 da missili lanciati da un elicottero israeliano.

martedì 22 marzo 2016
Due donne colpite dall'attacco terroristico all'aeroporto di Bruxelles attendono l'arrivo dei soccorsi.


L'Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, in lacrime durante la conferenza stampa col ministro degli esteri della Giordania, Nasser Judeh ad Amman, dopo aver avuto notizia degli attacchi terroristici che hanno colpito Bruxelles.


Un giovane ospite del campo profughi di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia, mostra un cartello su cui si legge "Sorry for Brussels" (mi dispiace per Bruxelles) dopo gli attentati che hanno colpito la capitale terroristici belga.

Un uomo con gli abiti in fiamme corre dopo aver cercato di darsi fuoco durante una protesta nel campo provvisorio per migranti creato al confine greco-macedone nei pressi del villaggio di Idomeni, dove sono ammassate 10.500 persone in attesa della non prevista riapertura della frontiere europea.

lunedì 21 marzo 2016
Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, saluta il Presidente di Cuba, Raul Castro, nel Palacio de la Revolución a L'Avana, Cuba, durante la prima visita di un capo di Stato USA dopo 88 ann


domenica 20 marzo 2016
Una donna esprime il suo voto in un seggio allestito a Niamey per il secondo turno delle elezioni presidenziali in Niger. Il capo di stato in carica Mahamadou Issoufou, ha vinto il ballottaggio ed è stato riconfermato presidente con più del 92% dei voti. La sua campagna elettorale è stata incentrata sulla lotta al terrorismo jihadista. L'opposizione non intende il risultato reso noto dalla commissione elettorale, a causa delle irregolarità rilevate durante il primo turno. Il candidato sconfitto, Hama Amadou, è attualmente in Francia per sottoporsi a cure mediche dopo essere rimasto in carcere per parecchi mesi, dal novembre 2015 a marzo di quest'anno, con l'accusa di traffico di minori. Alle urne si sono recati solo il 60 per cento degli aventi diritto al voto.

sabato 19 marzo 2016
La polizia turca, gli esperti forensi e il personale d'emergenza accorrono sul luogo di un attentato terroristico lungo İstiklal Caddesi, nel centro di Istanbul, in Turchia. Mehmet Ozturk, 24 anni, si è fatto esplodere uccidendo cinque persone. "Abbiamo in mano prove che il kamikaze fosse legato all'Isis", ha detto Il ministro dell'Interno turco, Efkan Ala.

Il Niger alle elezioni
ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images
20 marzo 2016. Una donna esprime il suo voto in un seggio allestito a Niamey per il secondo turno delle elezioni presidenziali in Niger. Il capo di stato in carica Mahamadou Issoufou, ha vinto il ballottaggio ed è stato riconfermato presidente con più del 92% dei voti. La sua campagna elettorale è stata incentrata sulla lotta al terrorismo jihadista.

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