Farmaci e appalti: gli affari sporchi del clan degli emoderivati
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Farmaci e appalti: gli affari sporchi del clan degli emoderivati

Un gruppo di imprenditori gestiva il mercato illegale in Campania. E intanto crescono i furti di farmaci negli ospedali e le vendite illegali sul web

Il clan campano degli emoderivati e le gare truccate

"Quell'altra ditta che fu esclusa fa dei prezzi più bassi: non è che tu puoi passare di qua e trattiamo un poco e vediamo se possiamo raggiungere un accordo con te… se riusciamo ad allineare i costi praticamente togliamo ogni ramo". E i “rami” erano le altre aziende, quelle che gareggiavano onestamente.

È così che in Campania, ilclan del farmaco” si aggiudicava le gare d’appalto per le forniture di costosissimi emoderivati alle Asl e ai presidi ospedalieri.

Il gioco della “potatura” era semplice: accordarsi, sulla carta concorrenti, sui ribassi per truccare le gare. E ovviamente il gioco era fatto e il risultato assicurato. Un vortice di telefonate e incontri filmati ed intercettati dai Carabinieri del Nas di Napoli ha fatto emergere un vero e proprio monopolio degli emoderivati in mano ad un noto imprenditore farmaceutico campano, Massimo Petrone, da ieri agli arresti domiciliari assieme ad altre sei persone. Le accuse sono quelle di associazione a delinquere e turbativa d'asta.

Ma chi è l'imprenditore Massimo Petrone? È il legale rappresentante di numerose società che si occupano di distribuzione di farmaci e prodotti farmaceutici che costituiscono una holding, ovvero la Petrone Group. Ma l’imprenditore è anche proprietario di una farmacia e comproprietario della “Fin Posillipo spa”, società a sua volta proprietaria della Eupharmed Srl, sempre con sede a Napoli.

A far parte, secondo le indagini della magistratura di questo vero e proprio "gruppo" che distribuiva Albumina umana e Immonuglobulina anche in molte altre regioni d’Italia, persino il direttore amministrativo dell'Azienda ospedaliera della Seconda Università di Napoli, Pasquale Corcione e Francesco Tancredi ex direttore generale di So. Re. Sa., la Società regionale per la sanità della Campania, indagato, quest'ultimo, per falsità ideologica e turbativa d'asta.

Al centro dell'inchiesta, quattro gare d'appalto del 2010. L'importo fu rispettivamente di 16 milioni e mezzo, 180.000, 235.000 e 300.000 euro. A truccare le gare, secondo l'ipotesi accusatoria, sarebbe stata questa 'associazione a delinquere' costituita nel 2009 e tuttora attiva di cui fanno parte - sempre secondo l'accusa - alcuni imprenditori farmaceutici, che hanno avuto la complicità, tra gli altri, proprio dei dirigenti di So. Re. Sa. e dell'Azienda ospedaliera della Seconda Università di Napoli.

Creme solari e viaggi in Grecia

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Ma in questa vicenda spunta anche la politica. Per aiutare l'imprenditore campano e la società Biotest Italia, anche questa finita al centro dell'inchiesta, l'ex direttore generale di So. Re. Sa. avrebbe chiesto l'appoggio di un politico per essere riconfermato nel proprio incarico. E Massimo Petrone, per ringraziarlo, gli fece inviare in omaggio un cestino di creme solari.

Assieme a vari regali, spunta anche un viaggio ad Atene in occasione della Maratona 2010. Il soggiorno nella capitale greca fu invece offerto da Biotest Italia a nove persone tra cui alcuni medici dell'ospedale Cardarelli e atleti dilettanti del Gruppo podistico Farfalla.  Secondo l'accusa, i medici si prestarono a prescrivere ai pazienti farmaci distribuiti dalle aziende legate al gruppo.

Il rettore della Seconda Università, Francesco Paolisso, però, vuole sottolineare l’estraneità della sua struttura dall’inchiesta specificando : “L'autonomia amministrativa dell'Azienda Ospedaliera Universitaria dipende, quanto a verifiche e controlli, dalla Regione Campania senza che l'Università possa in alcun modo intervenire”

Ospedali saccheggiati

Arma dei Carabinieri

I farmaci sono da sempre un business. Dai brevetti alla fabbricazione, dalla distribuzione al commercio illegale, compresi ovviamente, quelli oggetto di furti.  E in Italia negli ultimi tre anni i furti di farmaci  destinati ai trattamenti patologie oncologiche e neurodegenerative, sono aumentati in modo esponenziale.  Solamente negli ultimi sei mesi del 2013 i casi di furto sono triplicati portando il valore dei farmaci rubati a cifre da capogiro. Solamente nei dodici mesi del 2013, infatti, sono stati rubati farmaci per un valore di  8.332.358 euro mentre nei due anni precedenti ovvero 2011 e 2012, la somma aveva raggiunto 8.537.200 euro.

Ad essere prese di mira sono le farmacie degli ospedali.  Ma quali sono le tipologie di farmaci?

Si tratta di classi di farmaci ad esclusivo uso ospedaliero, iniettabili e con esigenze di conservazione a temperatura controllata. Ma tutti questi farmaci hanno in comune un unico aspetto: l’altissimo valore commerciale.

Quali sono quelli più rubati?

Secondo le indagini dei Carabinieri del Nas, in vetta alla lista c’è l’Enbrel (20%), un farmaco usato per il trattamento dell’artrite reumatoide in fase attiva sia moderata che grave negli adulti ma anche poliartrite e dell’oligoartrite nei bambini e negli adolescenti. Poi  c’è l’Humira (13%), Orencia (10%), Rebif (9%), Copaxone (8%), Avonex (6%), Mabthera(4%) e altri farmaci  per il restante 30%

Contraffazioni e mercato online

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La contraffazione farmaceutica è un fenomeno diffuso in tutto il mondo ma sicuramente con caratteristiche diverse da Paese a Paese. Ad esempio, nei Paesi in via di sviluppo il fenomeno riguarda in particolar modo i vaccini, antibiotici e altri prodotti salvavita mentre in quelli occidentali la contraffazione coinvolge i farmaci Lifestyle saving”, ovvero quelli per le disfunzioni erettili come il Viagra o il Cialis.

Questi vengono acquistati, sempre più spesso, fuori dai canali ufficiali ed in modo particolare sul web. Ma la vendita dei medicinali on-line, in Europa e specialmente in Italia, è un fenomeno in fortissima crescita. Solamente nel 2012, gli italiani che hanno acquistato su piattaforme on-line, sono stati stimati fra 13 e 18 milioni. L’e-commerce, infatti, solo nel nostro Paese movimenta complessivamente 19 miliardi di euro.

I carabinieri del Nas di Milano, in meno di 4 anni, solo effettuando controlli negli aeroporti di Milano Linate e Malpensa hanno denunciato2055 persone, sequestrato6.525 confezione di farmaci, 1.072.864 compresse,941 flaconi contenenti principi farmacologici attivi; circa 1Kg di “Nuove Sostanze Psicoattive.

Operazione Pangea

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In  meno di 5 anni i risultati ottenuti con l’operazione Pangea, che ha convolto oltre 100 Paesi in tutto il Mondo, hanno confermato l’esistenza di una massiccia richiesta sul web di farmaci non solo per il trattamento delle disfunzioni sessuali maschili ma anche di farmaci anoressizzanti e ad azione anabolizzante. Sono state inoltre individuate anche nuove strategie di occultamento dei farmaci all’interno delle buste postali, per eludere i controlli doganali. I farmaci vengono, sempre più spesso, nascosti all’interno di depliant e promozioni turistiche riferite ad agenzie di viaggio estere.

Dal 2009 ad oggi, il commercio illegale di questi farmaci ha superato gli 81.000.000 euro. Gli investigatori hanno sequestrato 28.845.467 medicinali contraffatti e chiuso 46.337 siti per la vendita online.

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Nadia Francalacci