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Usa: condannato a morte Dylann Roof, autore della strage di Charleston

"Sento che dovevo farlo", ha dichiarato, senza alcun pentimento. La vicenda ha riaperto il dibattito sulla circolazione delle armi negli Stati Uniti

Dylann Roof, il 22enne bianco autore del massacro nella chiesa della comunità afroamericana a Charleston, in South Carolina, dove aprì il fuoco il 17 giugno 2015 uccidendo 9 neri, è stato condannato a morte.

E' la prima condanna federale alla massima pena per un crimine dell'odio. Per circa tre ore la giuria è rimasta riunita prima di deliberare e la sentenza giunge dopo una serie di deposizioni dell'imputato che non ha mostrato alcun rimorso o segnale di pentimento. Al contrario, Dylann Roof ha insistito ancora oggi davanti ai giudici: "Sento che dovevo farlo".

"L'ergastolo? Inevitabile, ma non so a cosa possa servire"

Ha respinto con forza ipotesi su possibili turbe psicologiche e non ha mai chiesto perdono o clemenza, né ha tentato di fornire motivazioni per le sue azioni. Ha parlato per cinque minuti senza fermarsi oggi, sotto lo sguardo inquisitorio della giuria, ha ricordato - come rivolgendosi singolarmente a ciascuno di loro - che il dissenso di un solo giurato sarebbe bastato per risparmiarlo: "Ho il diritto di chiedervi una condanna all'ergastolo - ha aggiunto - ma non so a cosa possa servire". Poi, alla lettura del verdetto, è rimasto impassibile, senza mostrare emozione, immobile nel silenzio mentre diversi familiari delle vittime non riuscivano a trattenere le lacrime.

Limitazioni alla vendita delle armi? E' il momento di cambiare

Voleva ripristinare la segregazione o innescare una guerra razziale. Così aveva risposto il giovane killer agli agenti dell'Fbi quando fu fermato dopo aver compiuto la strage. Un episodio drammatico che ha colpito al cuore la comunità locale e l'America tutta, e che per i sostenitori dei limiti alla circolazioni di armi - il presidente Barack Obama in testa - ha costituito l'ennesima prova che è il momento di cambiare, ispirando quindi appelli e campagne in questo senso.

La risposta della comunitrà locale scossa dal folle gesto è stata di soliderietà e unità, al punto da promuovere azioni che hanno portato alla rimozione della bandiera confederata dagli edifici pubblici in South Carolina per la prima volta in 50 anni, esempio poi seguito anche da altri Stati.

Un simbolo storico ma ormai insanguinato dalla follia di Roof per cui quella bandiera era diventata feticcio delle suoi obiettivi criminali, con cui aveva posato fiero prima di impugnare quell'arma, una Glock 45, e scaricare il suo odio in una chiesa piena di fedeli. Con loro era rimasto seduto per 45 minuti durante un gruppo di preghiera, prima di aprire il fuoco a sangue freddo.

Il video dell'arresto del killer di Charleston

EPA/RICHARD ELLIS
Alcuni dei sopravvissuti alla sparatoria nella Emanuel African Methodist Episcopal Church di Charleston in South Carolina - 17 giugno 2015

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Redazione