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Usa 2016: Sanders e Clinton, dibattito a Brooklyn il 14 aprile

Mentre sul fronte repubblicano i fratelli Koch, considerati i burattinai della destra americana, annunciano il loro appoggio a Paul Ryan

I due rivali in lotta per l'investitura democratica alle presidenziale di novembre, Bernie Sanders e Hillary Clinton, si sono finalmente messi d'accordo per un dibattito che si terrà a Brooklyn qualche giorno prima delle primarie nello Stato di New York.

Dopo numerosi giorni di negoziati, i due candidati si sono accordati a confrontarsi verbalmente il 14 aprile, qualche giorno prima del 19, giorno delle primarie nello Stato americano. E sarà la Cnn a mandare in onda il dibattito.

I due si sono confrontati l'ultima volta a Miami il 9 marzo e teoricamente sono previsti ancora due confronti, uno ad aprile e uno a maggio.

Bernie Sanders, che è nato proprio a Brooklyn, voleva assolutamente che uno si tenesse a New York. La Clinton è stata senatrice dello Stato tra il 2001 e il 2009. Un sondaggio sulle intenzioni di voto della scorsa settimana le assegnava il 54% dei favori a New York, contro il 42% di Sanders.

Paul Ryan, l'alternativa repubblicana

I fratelli Charles e David Koch appoggiano Paul Ryan, lo speaker della Camera, e sono fiduciosi nel fatto che potrebbe essere il candidato repubblicano alla Casa Bianca se Donald Trump arrivasse alla convention di luglio con 100 delegati in meno rispetto a quelli necessari per conquistare la nomination.

Lo riporta l'Huffington Post citando fonti vicine ai fratelli Koch, considerati i "burattinai" della destra americana, per l'influenza esercitata a suon di milioni di dollari per portare avanti le idee politiche propizie ai loro interessi industriali.

I fratelli Kock nel caso in cui Trump avesse meno delegati del necessario si impegnerebbero a far passare Ryan. I fratelli Koch apprezzano Ryan per l'agenda politica proposta da speaker.

Ryan dal canto suo ha finora respinto l'ipotesi pubblicamente, dicendo di non essere interessato alla presidenza.

Secondo indiscrezioni, però, Ryan sarebbe interessato solo se il partito si unisse per sostenerlo, ipotesi che non ritiene possibile.

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Redazione