Un'altra strage in Nigeria targata Boko haram
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Un'altra strage in Nigeria targata Boko haram

Sarebbero almeno 34 i morti provocati da un attentato kamikaze a Maiduguri, la capitale dello Stato del Borno

Una adolescente si è fatta saltare in aria in un affollato mercato nella città di Maiduguri, nel Nord-est della Nigeria sotto attacco dei terroristi islamici di Boko Haram, uccidendo secondo testimoni almeno 34 persone.

Maiduguri (o Yerwa in lingua kanuri) è la capitale dello stato federale di Borno dove nel 2002 fu fondata Boko Haram, la fazione islamista nigeriana che ha dichiarato guerra al presidente Goodluck Jonathan. Teatro di una furiosa offensiva da parte del gruppo fondamentalista, questa città che prima dell'inizio delle ostilità contava oltre un milione di abitanti è diventata negli ultimi mesi il principale terreno di scontro tra l'esercito nigeriano e i guerriglieri, con stragi e attentati-kamikaze a ripetizione come quelli, datati 7 marzo scorso, che hanno lasciato sul terreno almeno 60 persone in un mercato e in un parco pubblico. La tecnica è sempre stata la stessa: colpire nei luoghi più affollati, per terrorizzare la popolazione civile.

Maiduguri è una città martire: a novembre 2014 gli attentati fecero cinquanta morti, a dicembre altri dieci, sempre a seguito di azioni kamikaze dove si sono distinte anche donne e ragazzine. L'11 gennaio scorso, mentre il mondo manifestava a Parigi per dire no agli attentati islamisti che avevano colpito Charlie Hebdo, altre venti persone trovarono la morte nel silenzio dei media in questa città che da mesi è stretta d'assedio dagli islamisti. Tutti i più importanti centri del Borno in un arco di 140 chilometri attorno alla capitale sono ormai in mano a Boko Haram, recentemente affiliatasi all'Isis di Al Baghdadi e, secondo gli analisti, potenzialmente in grado di portare la guerra anche nei Paesi confinanti.


 

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