Wc in oro massiccio
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Il water d'oro di Cattelan per Trump

L'opera dell'artista italiano è la controproposta che il Guggenheim Museum fa alla Casa Bianca, che chiedeva in prestito un Van Gogh

Un water closet al posto di un Van Gogh. È la controproposta arrivata a Donad e Melania Trump dal Guggenheim Museum di New York.

La coppia presidenziale aveva chiesto in prestito al celebre museo il dipinto del 1888 Paesaggio con neve di Vincent Van Gogh, per personalizzare l'arredamento dell'appartamento privato alla Casa Bianca, usanza non nuova tra gli inquilini di 1600 Pennsylvania Avenue (Obama chiese e ottenne diverse opere di Mark Rothko e Edward Hopper). La risposta però è stata no. 

Al posto del quadro del pittore olandese, la curatrice del museo Nancy Spector ha offerto un wc d'oro massiccio, opera dell'artista italiano contemporaneo Maurizio Cattelan dal titolo America. Satira contro gli eccessi della ricchezza negli Stati Uniti, il water d'oro è perfettamente funzionante. È rimasto esposto al Guggenheim per un anno e i visitatori sono stati anche incoraggiati a usarlo. "Oltre centomila persone hanno atteso con pazienza in fila" per poterla usare, aveva scritto la curatrice in un blog del museo.
Secondo alcune stime, l'oro necessario per realizzare America è costato circa un milione di dollari.

"Se il presidente e la first lady hanno interesse ad installarla alla Casa Bianca" - ha scritto la Spector circa l'opera Americain una mail ottenuta dal Washington Post - l'artista "vorrebbe offrirla alla Casa Bianca per un prestito a lungo termine". E ancora: "È naturalmente di eccezionale valore e piuttosto fragile, ma forniremo tutte le istruzioni per l'installazione e la manutenzione". Per concludere: "Ci dispiace che non possiamo soddisfare la vostra richiesta iniziale, ma rimaniamo fiduciosi che questa eccezionale offerta vi interesserà".

Nancy Spector in passato è stata critica nei confronti di Donald Trump ed è difficile non leggere una provocazione nella sua offerta. Ha descritto la sua amministrazione come una presidenza "segnata dallo scandalo e definita dalla riduzione volontaria di innumerevoli libertà individuali". 

Ad agosto, nel blog, la curatrice aveva spiegato che se il lavoro di Cattelan poteva avere diverse interpretazioni, è "il riferimento a Trump ad aver trovato il maggior eco" durante il suo soggiorno al Guggenheim. 
Per una volta, almeno finora, Trump non ha contraccato e ha glissato. La Casa Bianca tace.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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