I 4 Thai Navy Seals che hanno salvato la squadra rimasta bloccata nella grotta in Thailandia
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Thai Navy Seals: chi sono e come vengono addestrati

Le forze speciali thailandese preparate per affrontare ogni tipo di nemico sono gli eroi che hanno salvati i ragazzini della grotta

Coraggio, lucidità, tempismo, muscoli e cervello, mai sottovalutare il nemico e mai fermarsi davanti a un ostacolo: sono i requisiti indispensabili per iniziare il percorso di addestramento che porta a entrare a far parte dei Navy Seal, il corpo speciale dell'esercito che ha salvato i 12 ragazzini e il loro allenatore rimasti bloccati per 17 giorni all'interno della grotta Tham Luang nel nord della Thailandia.

Come è avvenuto il salvataggio

Sul posto al lavoro per oltre 2 settimane ci sono stati 90 uomini: 50 volontari e 40 Navy Seals e proprio loro con stati gli artefici del salvataggio più importante della storia della Thailandia.

Prima di iniziare a tirare fuori uno a uno i bambini c'è stata una lunga fase preparatoria nel corso della quale sono stati tesi cavi guida per assicurare i ragazzi, posti walkie tolkie di emergenza, bombole d'ossigeno e luci a led per illuminare il percorso.

Dopodiché è iniziata la fase operativa con la stessa squadra di Navy Seals che tra domenica e lunedì ha rimesso al mondo i 13 dispersi: ogni bambino aveva un Navy davanti che reggeva la sua bombola e ossigeno e uno dietro che chiudeva il percorso. Un cammino di oltre sei ore tra cunicoli, fango e immersioni subacque per ritornare a vedere la luce del sole.

I soldati non solo hanno giudato e protetto i ragazzini, ma li hanno rincuorati, fatti sorridere e invitati ad avere tutto il coraggio a loro disposizione per portarsi in salvo.

Chi sono i Navy Seals eroi della Thailandia

Quando anche il tredicesimo uomo è uscito dalla grotta i Seals si sono concessi una semplice foto con il pollice sollevato in segno di vittoria commentando: "Non siamo sicuri se questo sia un miracolo, scienza o cosa. Tutti i 13 cinghialotti sono ora fuori dalla caverna".

Del resto quei soldati il cui nome, SEAL, è acronimo di SEa (mare); Air (aria) e Land (Terra) sono addestrati a tutto.

Si tratta di uno dei più temuti corpi militari al mondo con. I Navy Seals arrivano dagli Usa e sono stati creati sotto la presidenza Kennedy nel 1961 quando la marina militare parlò per la prima volta della necessità di creare forze speciali nell'esercito. I membri di queste unità che hanno varie declinazioni nel mondo sono tutti volontari e vengono sottoposti a una formazione durissima.

Le fasi dell'addestramento

La prima fase di addestramento dura 43 settimane e viene considerata solo preliminare alla vera e propria formazione. Gli uomini vengono potenziati fisicamente con allenamento ed esercizi in tutte le condizioni climatiche e ambientali: dall'acqua al fango, dall'aria al deserto. Chi supera l'esame finale ha diritto al titolo di SEAL e inizia quell'addestramento ritenuto uno dei più duri e brutali al mondo.

E' diviso in tre fasi: Indoc (indottrinamento di base), Prima Fase (Physical Training, comprendente la cosiddetta Hell Week); Seconda Fase (addestramento acquatico); Terza Fase (combattimento terrestre e demolizioni).

Il maggior numero di abbandoni avviene durante la Hell Week il cui nome, settimana all'inferno, la dice lunga.

I soldati vengono sottoposti alle condizioni fisiche e mentali più estreme sfidando ogni secondo i propri limiti. Vengono, ad esempio, privati del sonno per 72 ore, costretti a camminare per 150 chilometri nel deserto o nei ghiacci, bloccati in grotte o sotto il mare e messi faccia a faccia con fobie, paure e limiti del tutto umani. Superate una per una prove che per la gente normale sembrano impossibili non è ancora finita.

Inizia, infatti, tutta una fase di affinamento delle tecniche e qualificazione della formazione. Solo dopo aver completato anche questa terza sezione d'addestramento e al termine di un complesso esame operativo si conquista l'ambito tridente e si entra a far parte dei Navy Seal.

Cosa fanno i Navy Seal

Sono loro i corpi speciali che, per esempio, sono stati decisivi in Vietnam e hanno ucciso Osama Bin Laden. Uomini pronti a tutto con licenza di uccidere e capacità di liberare decine di ostaggi nello stesso tempo.

Di solito i Navy Seal vengono utilizzati nelle operazioni contro il terrorismo e anti droga, ma nel caso della missione nella grotta thailandese sono stati chiamati a mettere al servizio di un gruppo di ragazzini dispersi la propria sapienza e perizia militare.

E c'è voluta tutta la loro preparazione per tirare fuori dai guai il gruppo.

Instancabili sono scesi per 13 volte giù nell'oscurità per tornare a vedere la luce solo con uno dei baby calciatori al seguito. Non li ha fermati la stanchezza e neppure la paura di fare la stessa fine del proprio amico e collega Saman Kunan che si era preso le ferie per aiutare e che in quella grotta è morto per mancanza d'ossigeno.

Finita l'avventura dietro mascherine e occhiali neri i soldati si sono limitati a ripetere il proprio Urrà insieme al resto del mondo prima di eclissarsi e tornare a prepararsi per la prossima missione.

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Barbara Massaro