Tanti auguri, Mrs Zhelesnik
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Tanti auguri, Mrs Zhelesnik

La storia (commovente) di una nonnina di 99 anni che è anche l'insegnante più amata d'America

Nell’auditorium della scuola Sundance di North Plainfield, in New Jersey si stanno completando gli ultimi preparativi. In sottofondo La Big Band di Glen Miller canticchia Moonlight Serenade, un boa di piume rosa avvolge alcune sedie adornate di paillettes mentre gli studenti del comitato festeggiamenti controllano le ultime decorazioni. Uno di loro appoggia sopra un tavolo di legno  la fotografia  in bianco e nero di un matrimonio. Fa un cenno e le porte si aprono.

Entrano in centinaia, studenti ed ex studenti di età compresa tra gli 8 ed i 30 anni. Poi arriva l’ospite d’onore, Agnes Zhelesnik, l’insegnante più amata della scuola. Oggi la festa è per lei, The Granny, la nonnina, come viene affettuosamente chiamata.

Mrs. Zhelesnik, che insegna classi di cucina e cucito, compie infatti 99 anni.

Terza di cinque figli, Agnes Novitzky nasce, da emigrati lituani, il 12 gennaio 1914 a Thomas, West Virginia, un piccolo borgo ai piedi degli Appalachi dove trascorre i primi sette anni della sua vita. Il padre lavora in una miniera di carbone ma, dopo la chiusura, negli anni Venti, trasferisce la famiglia in una piccola fattoria. I Novitzky non hanno acqua corrente, neppure elettricità, ma possiedono due maiali, due mucche e diverse galline. “Mettevamo la tazza sotto la mucca e bevevamo latte fresco” racconta oggi ai suoi studenti ai quali spiega l’importanza di mangiare frutta fresca, di non fumare e di non bere… anche se occasionalmente ora non si nega un bicchiere di vino. Nata prima dell’invenzione della cerniera, del tostapane, dei surgelati, della macchina per cucire e del forno, lei che ha vissuto due guerre mondiali, le recessioni, le depressioni, il boom economico, l’uomo sulla Luna, conserva nel cuore, tra i ricordi più belli, quello del giorno in cui, sorprendentemente, un biplano volò sopra la sua testa. “Tutti uscirono dalle case per guardarlo. Fu un’emozione grandissima”.

La foto sul tavolo dell’Auditorium, la ritrae il giorno del matrimonio con Joe Zhelesnik. Data 1938.  Da quel giorno e per i successivi sessant’anni, Agnes è stata moglie e madre di tre figli (uno mancato da bambino), nonna e bisnonna. Una casalinga con la passione per il cucito, la creazione di costumi e la cucina. Poi, nel 1995 arriva un’offerta di lavoro: intrattenere i bambini della Sundance School per un paio di ore al giorno, per permettere agli insegnanti di partecipare ai vari meeting. Agnes ha 81 anni. Il passo dal part-time al tempo pieno avviene nell’arco di breve tempo, subito dopo la morte del marito.

Le classi di “The Granny” sono le più amate. Lei ha pazienza, sapienza e tantissima energia. “Poco è cambiato da quando ero io ad andare a scuola – spiega – nel senso che quello che gli studenti vogliono è sempre lo stesso: essere compresi, incuriositi, vogliono parlare, ridere e mangiare un buon pranzo”. E in un sistema come quello americano dove gli insegnanti vanno in pensione, in media,  a 59 anni (dati del National Commission on Teaching and America's Future, ndr), Agnes rappresenta una stupefacente eccezione. Ma chi si aspetta una nonnina che si fa mettere nel sacco, si sbaglia. Forte, tenace, frizzante, Agnes legge ogni giorno quotidiani e libri. “Charles Dickens resta il mio preferito” precisa - e la sera continua a fare a maglia, “Solo durante la pubblicità, però ”. E se le si chiede per quanto ancora continuerà ad insegnare, sorride e strizzando l’occhio risponde: “Almeno fino ai 100 anni”.

E’ arrivato il momento del tributo. Sul palco si alternano gli studenti più piccoli di Agnes che cantano, ballano, improvvisano rap e alla fine le consegnano una coperta, un quilt, cucito da loro. Poi le luci si fanno soffuse, 99 palloncini rossi si alzano nella stanza e voci di diverse generazioni intonano “Happy Birthday”.

Tanti auguri Mrs. Zhelesnik.

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Valentina Martelli