One Planet Summit
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Summit sul clima a Parigi: ecco come si vuole salvare il mondo

Con Trump fuori dagli accordi, la comunità internazionale continua la sua lotta contro i cambiamenti climatici

Anche se Trump si è chiamato fuori dall'accordo di Parigi sul clima del 2015, la comunità internazionale continua la sua battaglia contro i cambiamenti climatici. Ripartendo proprio da Parigi. A guida della rotta da seguire si è eretto il presidente francese Emmanuel Macron, che sull'Ile Se'guin sulla Senna, ex sede delle fabbriche Renault riconvertita in spazio polivalente, ha promosso e ospitato "One Planet Summit", un incontro informale co-presieduto dall'Onu e dalla Banca Mondiale.

Ecco cosa è successo.

Di cosa si è parlato al summit sul clima

L'incontro, avvenuto il 13 dicembre a Boulogne-Billancourt, alle porte della capitale, ha ruotato attorno al finanziamento di progetti concreti sul clima. Presenti le delegazioni di 130 Paesi, tra cui l'Italia, più quattromila responsabili, tra sindaci, grandi aziende, Ong, fondazioni benefiche e anche star del cinema sensibili ai problemi ambientali come Sean Penn e Marion Cotillard o l'ex governatore della California Arnold Schwarzenegger. Donald Trump non era invitato, ma era presente un addetto diplomatico dell'amministrazione statunitense. 

Scopo del summit delineare come le istituzioni finanziarie pubbliche e private possono mobilitare più denaro verso misure ambientalistiche e come gli investitori possono fare pressione sui giganti aziendali (tipo Coal India, Gazprom, Exxon Mobil e China Petroleum & Chemical Corp.) per orientarli verso strategie più ecologiche.

Sono stati illustrati e avallati dodici progetti da centinaia di milioni di dollari. Tra questi, un programma per lo sviluppo di auto elettriche in otto Stati americani, un fondo di investimento per i paesi caraibici colpiti dagli uragani, finanziamenti per la fondazione di Bill Gates che sostiene gli agricoltori.

Il ruolo di Macron, paladino dell'ambiente

Macron sta ritagliandosi sempre più un ruolo da leader internazionale di peso. Dopo aver rimesso Parigi al centro delle strategie diplomatiche, ora il presidente francese si erge a paladino dell'ambiente. Questa la sua preoccupazione: "Stiamo perdendo la battaglia" contro il cambiamento climatico. "Non ci stiamo muovendo in maniera sufficientemente rapida, questo è il dramma ma non potremo dire che non sapevamo". E lo sprono: "Abbiamo tutti bisogno di agire".

Alla Cbs Macron, ideatore dello slogan "Make Our Planet Great Again" (Rendi il pianeta di nuovo grande) in contrapposizione alla frase cult di Trump "Make America Great Again" (Rendi l'America di nuovo grande), ha richiamato la Casa Bianca alle sue "responsabilità dinanzi alla storia", auspicando un ritorno sui suoi passi, che sarebbe accolto a braccia aperte. 

Come si muoveranno Europa e comunità internazionale 

António Guterres, segretario generale dell'Onu, ammettendo anche lui che la lotta al climate change non è ancora vinta, ha chiesto ai Paesi ricchi di onorare l'impegno di fornire aiuto economico ai Paesi in via di sviluppo in 100 miliardi di dollari annui fino al 2020. Dal canto suo la Banca Mondiale ha annunciato che non finanzierà più, a partire dal 2019, l'esplorazione e l'estrazione di petrolio e gas. 

Più di 200 investitori istituzionali, con 26 trilioni di dollari in attività in gestione, hanno promesso di intensificare le pressioni sui più grandi emettitori di gas serra a livello mondiale per combattere il cambiamento climatico. Obiettivo comune? Accelerare la fine dei motori a combustione.

Se gli States trumpiani latitano, l'Europa invece cammina dalla stessa direzione, almeno in campo ambientale"Il mondo va avanti anche senza gli Stati Uniti e loro rischiano di perdere un'occasione per la loro economia e per il loro ambiente", ha commentato il ministro dell'Ambiente italiano Gian Luca Galletti, presente al summit. Gli obiettivi della Strategia energetica nazionale prevedono che l'Italia uscirà definitivamente dal carbone nel 2025.


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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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