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Boko Haram e la nuova strage in Nigeria

Tre bombe esplose nella moschea di Kano, roccaforte spirituale dell'emiro nemico del capo degli integralisti africani

Sono decine, oltre 60 solo nelle prime ore dopo il fatto, le vittime del triplice attentato compiuto alla Grande Moschea di Kano, nel nord della Nigeria. Oltre 120 i feriti. Ma i numeri sono destinati ad aumentare.

Tre bombe sono esplose nella moschea di uno dei più noti capi spirituali nigeriani, Sanusi Lamido Sanusi, emiro di Kano, nel turbolento nord-est del Paese roccaforte di Boko Haram che proprio nei giorni scorsi aveva esortato la popolazione a prendere le armi contro i cosiddetti "Talebani d'Africa", inimicandosi anche l'esercito perchè ha messo in dubbio la capacità dei soldati di proteggere i civili.

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Ufficialmente l'emiro di Kano è il numero due della "gerarchia" religiosa islamica nigeriana e segue il Sultano di Sokoto. Sanusi è stato nominato all'inizio dell'anno e gode di grande prestigio in Nigeria. Prima di assumere l'incarico di emiro di Kano, seconda città del Paese, è stato governatore della banca centrale nigeriana, poltrona da dove non ha mancato di criticare le frodi e la corruzione nel governo.

Solo pochi giorni fa un'altra strage, con due donne che si erano lasciate esplodere in un mercato, aveva colpito la Nigeria. E anche in quel caso, era evidente la mano di Boko Haram

L'ombra di Boko Haram dietro il massacro in un mercato nigeriano

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