Obama accusa Putin: violato il trattato sui missili
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Obama accusa Putin: violato il trattato sui missili

E' solo l'ultima tappa dell'escalation tra Russia e Stati Uniti. Washington cerca di isolare Mosca

Prima l'accusa di aver fornito ai separatisti il missile che ha abbattuto il volo della Malaysia Airlines; poi le fotografie che (almeno secondo gli americani)  hanno mostrato al mondo che la Russia ha bombardato in territorio ucraino. Infine, l'ultima denuncia: Mosca ha violato il trattato sul controllo delle armi testando un missile proibito.

Violato il Trattato del 1987

E'solo l'ultima tappa dell'escalation di tensione tra i due paesi. Ormai il clima è da Guerra Fredda. E, proprio come durante gli anni della Cold War, la questione degli arsenali militari e missilistici diventa un motivo di scontro tra Washington e Mosca. Barack Obama ha scritto una lettera a Vladimir Putin con cui accusa la Russia di non aver rispettato gli obblighi previsti nel trattato firmato nel 1987 dal presidente americano Ronald Reagan e da Mikhail Gorbaciov di non produrre o testare un missile da crociera con una capacita' fra i 500 e i 5.500 chilometri. 

Un accusa molto grave perché nessuno dei due paesi l'aveva avanzata nel corso degli ultimi 25 anni. Basterebbe questo a far capire quanto siano deteriorati ora i rapporti tra i due paesi.  E quanto sia importante la denuncia di Obama. Anche da un punto di vista simbolico. Quel trattato del 1987 mise fine alla Guerra Fredda. La (presunta) violazione riporta indietro le lancette dell'orologio di un paio di decenni.

La violazione risalirebbe a diversi mesi fa. In gennaio, gli americani hanno avvertito gli alleati della Nato, ma non erano ancora pronti a denunciare formalmente i russi. Poi, il lavoro di intelligence della Cia ha prodotto i risultati che hanno portato alla lettera di Obama. L'amministrazione americana è sembrata piuttosto preoccupata dell'accaduto. Il test di un missile in grado di colpire in Europa non è apparso certo un bel segnale da parte di Mosca.

Una nuova Guerra Fredda

La  Casa Bianca ha però deciso di non attuare una ritorsione, dispiegando missili a media gittata (proibiti dall'accordo), ma - dicono fonti del governo citate dal New York Times - avrebbe optato per una soluzione di più basso profilo: rispondere si, ma con cautela e dispiegare quindi solo dei missili permessi dal trattato del 1987.  

I russi, interpellati, avrebbero già risposto agli Usa negando di aver mai violato il trattato. Vladimir Putin ne aveva parlato in passato, affermando che Gorbaciov aveva fatto un clamoroso errore nell'accettarlo, ma dicendo anche di essere intenzionato a non violarlo. Ora, invece, arriva la lettera di Obama.

E'il segno di quanto i rapporti tra i due paesi siano deteriorati. Ormai da mesi, tra Washington e Mosca è tornata la Guerra Fredda. E, ora come allora, viene combattutato anche con la minaccia dei missili.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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