Russiagate: Donald Trump Jr. e i suoi contatti con WikiLeaks
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Russiagate: Donald Trump Jr. e i suoi contatti con WikiLeaks

Tutte le frasi incriminate tra il primogenito del presidente Usa e il gruppo di Julian Assange

Non si fermano i guai per Donald Trump Jr. nell'ambito delle indagini sul Russiagate: durante la campagna elettorale del padre, il figlio maggiore del presidente degli Stati Uniti ha avuto contatti con WikiLeaks. Ed è proprio lui a confermarlo. Tutto via Twitter, il social più amato dalla famiglia Trump.

Che cosa è successo

A dare i dettagli dell’accaduto inizialmente è stato il magazine The Atlantic che per primo ha reso noto i messaggi scambiati via Twitter, appunto, tra il giovane Trump e il gruppo guidato da Julian Assange, dal 20 settembre e al 12 ottobre 2016. Copie di questa corrispondenza erano state consegnate agli investigatori sul Russiagate dagli avvocati del delfino di Trump, poi successivamente ottenute dalla rivista e pubblicate. Un’indiscrezione che ha obbligato a rispondere pubblicamente il figlio maggiore del presidente.

Le frasi incriminate

Dai messaggi contenuti nei documenti consegnati al Congresso, che sta indagando sulle interferenze di Mosca nelle elezioni americane dell’8 novembre, si capisce che WikiLeaks sarebbe stato in contatto sia con il governo Putin che con la famiglia Trump.

“Hey Donald, sarebbe bello vedere un commento tuo e di tuo padre che spieghi questa storia”, scriveva l’account Twitter di WikiLeaks a Donald Jr. in un messaggio privato sollecitandolo a promuoverne la pubblicazione.

E ancora: "Suggeriamo che tuo padre twitti questo link se parla ancora di noi. Ci sono molte storie che la stampa non conosce ancora", continua un altro messaggio. Frasi in cui si nota una complicità evidente tra il figlio del presidente e l'organizzazione di Assange ai danni di Hillary Clinton.

Le mosse di Donald Jr.

Secondo quanto pubblicato su Atlantic, il figlio del presidente avrebbe girato il primo messaggio ricevuto con una mail a Steve Bannon, in copia a Kellyanne Conway, Brad Parscale e Jared Kushner, riferendo di essere stato contattato direttamente dal gruppo di Assange.

La risposta di Donald Trump Jr.

Nonostante gran parte dei post di WikiLeaks siano stati ignorati da Trump Jr. alcuni di questi rivelano la diffusione di materiale sulla candidata americana. Per questo, all’uscita del magazine, il giovane Donald si è visto costretto a dare delle spiegazioni scrivendo via Twitter: “Ecco l'intera catena messaggi (con le mie tre lunghissime risposte), che una delle commissioni del Congresso ha scelto chirurgicamente di far uscire. Che ironia”.


I precedenti tweet incriminanti di Donald Trump Jr.

Soltanto pochi mesi fa il primogenito di Donald Trump aveva pubblicato su Twitter le conversazione in cui si evincevano dettagli dell'incontro (sotto inchiesta nel Russiagate) avvenuto tra lui, suo cognato Jared Kushner e l’ex capo della campagna presidenziale Paul Manafort con un'avvocatessa russa e un'ex spia del Kgb.

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Chiara Degl'Innocenti