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Renzi incontra Merkel: "sulla flessibilità si applichino le regole"

Il cancelliere e il premier a Berlino. Sul tavolo migranti, Europa, flessibilità. Presto una conferenza bilaterale su temi economici

Il premier italiano Matteo Renzi e il cancelliere tedesco Angela Merkel si sono incontrati oggi a Berlino. Al centro dell'incontro flessibilità, migrazione, sicurezza.

15:00 - "Sulla flessibilità chiediamo che le regole Ue che esistono siano applicate senza equivoci, non chiediamo nuove regole" ha detto Renzi specificando che la Commissione Europea ha adottato a gennaio del 2015 una comunicazione sulla flessibilità, condizione per l'elezione di Juncker. "Io non ho cambiato idea sulla flessibilità" ha chiarito il premier "spero che non lo abbia fatto Juncker".

"La cosa bella è questa" ha subito ribattuto Merkel. "Che anche quando si tratta della comunicazione della flessibilità, entrambi accettiamo che ci siano interpretazioni della Commissione divergenti. Comunque non mi immischio in queste cose. È compito della Commissione decidere l'interpretazione".

L'immigrazione e sicurezza

"Conosciamo le difficoltà dell'afflusso smodato di donne e uomini che vengono qui non perchè qualcuno li chiama, come sostiene una propaganda sterile e insulsa, ma perchè fuggono dalla morte e dalla fame. Più che scafisti ci troviamo di fronte a degli schiavisti e noi siamo pronti a fare ogni tipo sforzo in questa direzione e a superare le incomprensioni che pure ci sono state" ha aggiunto il premier che ha poi toccato il cuore del problema.

"Non abbiamo nessun problema nè con la Turchia nè con la Germania. Sul finanziamento dell'Italia da sempre siamo disponibili. Stiamo aspettando che le istituzioni Ue ci diano alcune risposte su alcuni quesiti formulati per le vie brevi sul modo di intendere e concepire questo contributo". E ha poi aggiunto: "In Commissione europea sono molto impegnati ma trovano sempre le occasioni di fare conferenze stampa con i giornalisti, quindi troveranno il tempo anche per questo".

14:51 - "Saremo presenti alla conferenza di Londra sulla Siria per discutere dell'aiuto da dare ai profughi siriani, in Libano e Giordania e interni. In Libia Germania e Italia possono fare di più, possiamo mandare missioni militari per addestrare forze di sicurezza su cui non ci sono ancora i dettagli e l'Italia ha un grande impegno in questo campo e altrettanto la Germania. La missione di addestramento non avverrà comunque in Libia ma in Tunisia e potrà cominciare con il governo unitario in Libia".

"Con la Germania siamo insieme in tutti i teatri del mondo come Afghanistan, Libia, Balcani" ha aggiunto Renzi "ma oggi per noi è fondamentale spiegare che all'Europa serve una
strategia complessiva. Di fronte al dramma dell'immigrazione che durerà per anni non può esserci una gestione soltanto su singoli punti. Da anni abbiamo migliaia di persone
che arrivano nel nostro Paese, centinaia di migliaia. Adesso vogliamo fare parte del comune lavoro anche nell'area balcanica". Siamo disponibili a fare la nostra parte ma a condizione che non dimentichiamo l'ideale che ci muove: l'Europa è nata per abbattere, non per costruire muri".

Intanto, Renzi ha assicurato che "se in passato ci sono state procedure difficili, oggi grazie al lavoro della polizia italiana siamo al 100% nella registrazione delle impronte digitali e dei riconoscimenti facciali" per i migranti, quest'ultima una procedura "molto utile anche per contrastare il terrore".

"L'Italia è stato il Paese maggiormente colpito e solo da aprile e maggio le cose sono cambiate e noi siamo stati i primi a lottare per un'equa redistribuzione. L'Italia è un fortissimo alleato per la politica sui profughi e il suo orientamento è fondamentale".

Riforme e risultati

14:45 - "Per la prima volta non sono qui con un elenco di promesse ma con un elenco di riforme e risultati. L'Italia non è più un problema per l'Europa", ha dichiarato subito Matteo Renzi. "Nei primi 11 mesi 2015 l'import di prodotti tedeschi in Italia è aumentato del 7%. Non è un buon dato per il Pil ma è un segno che finalmente la ripresa in Italia c'è e si tocca con mano".

"Siamo in un momento delicato della storia dell'Europa, ne avverto tutta la responsabilità" ha detto Renzi. "L'Italia è unita alla Germania nel dire che vogliamo più Europa, un'Europa più forte, capace di dare le risposte a tutti i problemi dall'immigrazione all'economia.

14:42 -  Il "tempo a disposizione è stato poco ma si è trattato di colloqui veramente amichevoli" ha specificato Angela Merkel che ha aggiunto: "Vogliamo organizzare una conferenza bilaterale sui temi economici, che si occupi di industria, digitalizzazione, potenziamento della banda larga in modo da garantire maggiori sinergie economiche tra Italia e Germania.

14:39 - "Dobbiamo combattere l'illegalità, il traffico di esseri umani e trasformare tutto questo in legalità" ha aggiunto il cancelliere durante la conferenza stampa, parlando dei rifugiati e sottolineando "l'avvio di una lotta efficace contro gli
scafisti". "Abbiamo parlato anche della questione dei profughi e dell'accordo con la Turchia, la cui attuazione è urgente".

14:36 - "Il premier Renzi è partito con una agenda di riforme molto ambiziosa e il Jobs Act si muove nella direzione giusta. Il successo di queste riforme sarà un contributo importante all'Europa e all'Italia" ha detto Merkel

14:32 - "Viviamo in un momento di gradi sfide", ha detto Merkel, "c'è uno spirito europeo che ci unisce".



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JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images
Il primo ministro Matteo Renzi con il cancelliere tedesco Angela Merkel durante la conferenza stampa dopo l'incontro di Berlino - 29 gennaio 2016

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