Premio Nobel per la pace: il Papa favorito, poi Snowden
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Premio Nobel per la pace: il Papa favorito, poi Snowden

I bookmaker puntano su Bergoglio, mentre l'uomo del datagate è in cima alla lista del Peace Research Institute di Oslo

Il premio Nobel per la Pace 2014 se lo giocano Papa Bergoglio, Edward Snowden e Malala Yousafzai. Questo almeno quel che prevedono i bookmaker e il Peace Research Institute di Oslo (Prio). Per avere un'idea: fatta la media fra le sei maggiori agenzie di scommesse, il Papa incoronato con il premio - che viene annunciato venerdì 10 ottobre a Oslo - paga tra 2 e 4,5 volte la posta.

Secondo il Peace Research Institute Oslo (Prio) il favorito è invece l'uomo del datagate, Edward Snowden, attualmente rifugiato in Russia.
Russia, il cui presidente Vladimir Putin era stato inserito dal Comitato per il Nobel di Oslo fra i 278 candidati per il ruolo di mediazione avuto nella questione del disarmi chimico siriano. Ovviamente Putin ora è precipitato assai in basso nella lista e sarebbe piuttosto imbarazzante assegnargli il premio per la pace dopo l'aggressione all'Ucraina di questi mesi.

Malala Yousafzai
Per Malala Yousafzai, coraggiosa ragazza pachistana che si è opposta alla violenza e alla discriminazione dei talebani, in particolare nel loro furore antifemminile, sembrano essere salite le quotazioni e anche la considerazione del Prio.

Denis Mukwege
Ma quest'ultimo istituto accredita al quarto posto un nome fino a oggi poco citato: Denis Mukwege, ginecologo congolese fondatore del Panzi Hospital a Bukavu. Mukwege - addirittura al secondo posto secondo i bookmaker - ginecologo congolese fondatore del Panzi Hospital a Bukavu, specializzato nella cura e nel sostegno alle donne che hanno subito violenza, pratica cui sempre più spesso ricorrono le bande armate che imperversano in tanti paesi africani. Mukwege era candidato anche lo scorso anno.

Il Prio ha messo inoltre ai primi posti della lista il gruppo giapponese che si batte per l'applicazione alla lettera dell'articolo 9 della Costituzione nipponica, che detta la rinuncia alla guerra per sempre.

Tra i candidati vi sono molte altre associazioni o gruppi: tra i primi il cosiddetto "People of Lampedusa", simbolo di accoglienza dei migranti, accanto al quale figurano anche Medici senza frontiere, le Madri argentine di Plaza de Mayo, la stazione spaziale internazionale (Iss) e anche Google, Facebook o il Giulio Andreotti Institute.

Mare Nostrum
In Italia si parla di un possibile riconoscimento alla missione Mare Nostrum, il cui contributo per limitare le tragedie dell'immigrazione nel Mar Mediterraneo - riconosciuto da Ue e Onu - viene indicato fra gli altri come meritevole d'attenzione dal ministro Maria Carmela Lanzetta. 

Immancabile infine l'elenco di attori e musicisti: da Bono, a Leonardo di Caprio, ad Angelina Jolie. (ANSA)

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