Perché Salah Abdeslam è stato condannato a Bruxelles a 20 anni di carcere
Sentenza per tentato omicidio di quattro poliziotti nella capitale belga per l'unico terrorista sopravvissuto agli attentati di Parigi del novembre 2015 che costarono la vita a 130 persone, 89 delle quali al Bataclan. Il processo per il massacro di Parigi comincerà in Francia nel 2020
Salah Abdeslam è stato condannato da un tribunale del Belgio a 20 anni per il tentato omicidio di alcuni poliziotti a Bruxelles il 15 marzo del 2016.
Abdeslam è l’unico sopravvissuto noto agli investigatori del gruppo di terroristi targati Isis che realizzò gli attentati a Parigi del 13 novembre del 2015, a causa dei quali morirono 130 persone, 89 solo al Bataclan.
Questa condanna a Abdeslam riguarda solo la sparatoria nell’appartamento di Forest a Bruxelles quando una perquisizione di routine della polizia belga fece scoprire un covo jihadista dove Abdeslam si era rifugiato nella sua fuga dalla Francia.
La polizia entrò nell’appartamento e Abdeslam, insieme a Sofien Ayari, spararono con dei Kalashnikovs ferendo quattro agenti. Per questo reato anche Ayari è stato condannato a 20 anni.
Nel corso di quell’irruzione venne ucciso Mohamed Belkaïd, ritenuto un terrorista di supporto alle azioni di Parigi del novembre 2015.
La fuga di Abdeslam durò ancora alcuni giorni, poi venne catturato il 18 marzo a Molenbeek, un centro alla periferia della capitale belga.
Quattro giorni dopo l'arresto di Salah, i terroristi rimanenti della cellula che aveva preparato gli attentati di Parigi, e che operava fra Francia e Belgio colpì con due attentati simultanei nella metro di Bruxelles e all'aeroporto, uccidendo complessivamente 32 persone.
Abdeslam non ha partecipato al processo di Bruxelles, a parte la prima udienza, nella quale affermò che la corte avesse un pregiudizo contro i musulmani.
Il processo a Salah Abdeslam per gli attacchi di Parigi comincerà solo nel 2020. Nel frattempo è detenuto in una struttura di massima sicurezza nel nord della Francia.
