Perché l'UE vorrebbe abolire l'ora solare
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Perché l'UE vorrebbe abolire l'ora solare

L'86% dei cittadini che si è espresso nel referendum europeo si è detto favorevole a mantenere l'orario estivo tutto l'anno

E' meglio avere un'ora di luce in più di giorno o preferibile averla la mattina? I cittadini dell'Unione Europea non hanno dubbi e si sono detti pronti a sacrificare l'alba pur di vedere in tramonto un'oretta più tardi d'inverno. 

Basta con l'ora solare?

Per questo l'Unione europea, attraverso il suo Presidente di Commissione Jean-Claude Juncker si è detta pronta a mettere al voto l'ipotesi di abolire il passaggio tra l'ora solare e l'ora legale mantenendo quella legale che prevede lo spostamento indietro delle lancette dell'orologio rispetto al naturale corso solare in maniera tale da avere un'ora di luce in più la sera, ma una di buio in più la mattina. 

E' raro che i cittadini europei si esprimano sui quesiti referendari proposti dall'Unione in maniera così netta, ma in questo caso si è trattato di una sorta di plebiscito soprattutto per paesi quali Svezia, Polonia, Lettonia o Lituania.

L'86% di coloro che si è detto espresso rispetto al mantenimento dell'ora legale per tutto l'anno, infatti, si è detto favorevole. 

In rispetto al sentire popolare la commissione europea ha, così, deciso di avanzare una proposta legislativa. Jean-Claude Juncker, intervistato dalla tedesc Zdf ha detto: "Milioni di cittadini ci hanno detto che non vogliono più il cambiamento dell’ora e la Commissione farà ciò che le è stato chiesto". 

A votare sono stati soprattutto i paesi baltici e nordici ovvero quelli che maggiormente sentono il peso di questo cambiamento delle lancette dell'orologio.

Perché il buio troppo presto fa male alla salute

I sostenitori della modifica hanno presentato studi psico antropologici sui vantaggi di avere a disposizione un maggior numero di ore di sole nel corso di una giornata. Non solo: gli squilibri subiti dal ciclo sonno veglia con il cambio dell'ora avrebbero serie ripercussione sulle macchine produttive dei singoli stati che pagherebbero a caro prezzo il cambio dell'ora.

Nei giorni successivi allo spostamento delle lancette, infatti, aumentano gli incidenti stradali, le morti sul lavoro e i casi di attacchi cardiaci a fronte di vantaggi economici a conti fatti del tutto irrisori. 

Gli effetti in termini di risparmio per esempio nel settore energetico, infatti, sono marginali. Uno studio dell’Europarlamento dice che lo spostamento delle lancette farebbe guadagnare solo lo 0,34% dell’energia consumata a livello Ue, anche se le variazioni sembrano essere significative tra gli Stati a seconda che si trovino a nord o a sud dell'Unione.

Il far west della lancetta

Il problema a questo punto è che se anche la Commissione Europea approvasse una regola ad hoc in materia sarebbero poi i singoli stati a scegliere se ratificarla o meno e questo creerebbe scompensi di fuso orario tra un Paese e l'altro con nazioni che spostano le lancette due volte l'anno e altre che invece adottano esclusivamente l'orario estivo.

Sarebbe necessario coordinare l'intera campagna a favore o contro l'adozione dell'alternanza ora solare e ora legare,  ma la legittima sovranità nazionale dei singoli stati non permette che questo accada su temi quali lo spostamento delle lancette dell'orologio. Se davvero l'UE approverà l'abrogazione del doppio orario in tutta Europa se ne potrebbero vedere delle belle. 

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Barbara Massaro