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Panama Papers, sul web il database con i documenti

International Consortium of Investigative Journalists ha messo online il sito con il motore di ricerca per trovare nomi e connessioni

Ritornano sotto i riflettori i Panama Papers. Questa volto in modo ancora più dirompente.

Perché l'International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) - l'organizzazione che ha diffuso i documenti sulle società offshore usate per evadere le tasse - ha reso pubblico un database con oltre 300mila documenti accessibile via web.

Andando su offshoreleaks.icij.org si possono dunque ricercare e visualizzare i documenti dei papers, con le connessioni fra le entità coinvolte. Su una pagina messa opportunamente a disposizione dal consorzio  - si trova un glossario per comprendere la complessa terminologia dei documenti.

La prima tranche dei Panama Papers è stata resa pubblica a inizio aprile 2016. I documenti riguardano centinaia di politici, funzionari di governi, primi ministri e presidenti, celebrità dello spettacolo e dello sport di tutto il mondo.

I documenti appartengono a una azienda legale di Panama, la Mossack Fonseca e sono stati diffusi da una fonte anonima identifica solo come "John Doe".

Mossack Fonseca, che ha sempre negato di aver favorito e commesso illegalità, aveva diffuso la scorsa settimana una diffida alla pubblicazione del database, ma l'ICIJ ha comunque proceduto.
L'azienda panamense ha ribadito di non essere mai stata accusata o inquisita per attività illecite e sostiene di essere vittima di un furto di documenti.

Fra i personaggi chiamati in causa dai Panama Papers, il primo ministro dell'Islanda Sigmundur Gunnlaugsson, è quello che ha tratto più rapidamente le conseguenze dimettendosi dall'incarico. Il primo ministro britannico David Cameron è stato duramente criticato in patria ma si è sempre difeso fermamente.

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Redazione