Ma quale è l'umore degli Stati Uniti?
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Ma quale è l'umore degli Stati Uniti?

Una ricerca per scoprire quale è lo stato dove gli abitanti sono più nevrotici e quello dove, invece, sono più rilassati. Con qualche sorpresa

Volete una guida psicologica degli Stati Uniti? Una mappa del Mood che scorre nelle vene dell'America. Eccola: stati verdi per il relax e la creatività, stati blu per lo stress e l'ansia, stati rossi per l'accoglienza e le vecchie buone maniere. La secessione è stata proclamata (in tre parti, questa volta) dal Journal of Personality and Social Psychology che sulle sue colonne ha ospitato uno studio di un gruppo di terapeuti coordinato dall'Università di Cambridge.

Cinque le categorie (psicologiche) su cui hanno lavorato gli specialisti:l'apertura (mentale), l'estroversione, la disponibilità, la scrupolosità e, infine, la nevrosi. Tredici anni di lavoro, quasi un milione e mezzo di persone interpellate per uno dei più monumentali lavori di ricerca sociale negli Usa. Incrociando dati e risposte, quello che è venuto fuori è la conferma che sulla West Coast si continua a vivere all'insegna di una maggiore rilassatezza, mentre nella Vecchia America l'angoscia, il mutamento repentino di umore sono i compagni di ogni giorno. Tra i due poli, ci sono gli stati del centro, dove invece lo stile di vita concede ai loro abitanti di essere ancora capaci di coltivare la disponibilità (nei confronti della vita).

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Quando le aree psicologiche diventano classifiche del mood esistenziale, si coglie qualche sorpresa nella mappa. Lo stato più nevrotico? Il West Virginia (a causa della separazione del 1863 dalla Virginia?). Il meno nevrotico? l'Utah dei mormoni. Stato che vince anche la palma per la disponibilità mentre Washington D.C. è la maglia nera in questo settore. I più umorali, i più musoni sono gli abitani del Vermont, mentre i più estroversi sono quelli del Wisconsin. Gli americani più scrupolosi ? Dovete andarli a cercare in South Carolina, dove danno priorità ai doveri rispetto ai piaceri. I più disinibiti li trovate invece sulla East Coast e in particolare in Pennsylvania.

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C'è un'America che si divide anche sui nomi femminili. Ed è per questo che vogliamo farvi vedere un'altra cartina speciale. In realtà, i trend in questo campo hanno seguito flussi storici ben precisi nel corso degli anni. Il database che li ha raccolti ci spiega come negli anni'60, il nome con cui venivano chiamate le bambine americane era Lisa. Nel 1965 era il nome più diffuso in tutti gli Stati Uniti. Una sorta di plebiscito. Dieci anni più tardi, era stato soppiantato da Jennifer; nel 1995, invece, si è svolto il duello Jessica - Ashlay, proseguito poi per un decennio per poi arrivare a un altro binomio (Emma - Sophia nel 2012).

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Infine, gli Stati (Dis)Uniti d'America per lo sport. Questa è la cartina offerta da Slate. Che le discipline sportive nazionali siano il football, il baseball o il basket lo dicono forse i milioni di spettatori che li seguono alla televisione. In realtà, gli sport tradizionali ( o caratteristici) nei singoli stati sono altri: dalle corse di slitta trainate dai cani dell'Alaska alle gare in mongolfiera del Nuovo Messico; dalla ginnastica artistica dell'Oklahoma alla pesca della Louisiana; dal wrestling dell'Iowa alla maratona del Massachusetts. Questa è una guida all'America sportiva

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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