La bandiera (confederata) della discordia
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La bandiera (confederata) della discordia

Sull'onda delle polemiche dopo la strage di Charleston, la governatrice del South Carolina decide di ammainare il vessillo degli Stati del Sud

La bandiera confederata

La bandiera confederataAnsa / John Taggart

E' la bandiera della discordia. Il simbolo del Sud confederato, dello schiavismo e ora del razzismo. In America è scoppiata la polemica dopo la strage di Charleston. Possibile che in alcuni alcuni stati meridionali venga ancora esposta? Sono state tanto forti che la governatrice della Carolina del Sud, Nikki Haley ha dovuto annunciare che scomparirà dagli uffici e luoghi pubblici della capitale dello stato. "E'parte del nostro passato, ma non può esserlo del nostro futuro" - ha detto l'esponente repubblicano. La decisione può essere considerata di portata storica. Il prossimo stato ad adottare una simile decisione potrebbe essere il Mississippi. Nata nel 1861 con al confederazione, dopo la guerra civile, questa bandiera non è mai scomparsa, ma anzi per molti stati e milioni di persone ha continuato a essere un simbolo. Nel 2011 un sondaggio rivelava come il 30% dedgli americani avessero una reazione negativa nel vederla. Due anni dopo una nuova rilevazione indicava che il 44% degli interpellati voleva che non venisse esposta in luoghi pubblici.

La bandiera confederata

Ted CruzGetty Imagines / Ethan Mille

Le polemiche sulla bandiera confederata hanno colpito soprattutto i candidati repubblicani alla Casa Bianca. Non solo perché alcuni di loro sono del sud, come Ted Cruz e Rick Perry, ma anche perché tutti loro devono fare i conti con l'elettorato conservatore degli stati meridionali. Da anni, questi stati sono un bacino di voti per il Grand Old Party. La mappa elettorale degli Usa è piuttosto chiara: il paese è ancora diviso a metà.  L'imbarazzo è diventato ancora maggiore quando il New YorkTimes ha pubblicato la notizia che per la loro campagna elettorale, Ted Cruz - senatore del Texas - ,Rand Paul e Rick Santorum hanno ricevuto finanziamenti da Earl Holt III, il capo di un gruppo razzista, il Concilio dei cittadini conservatori, che aveva collegamenti con Dylann Roof,  l'autore della strage di Charleston.

la bandiera confederata

Abramo LincolnGetty Imagines / Archivio Hutton

Sembra un paradosso della storia, ma non lo è. Ora il Partito Repubblicano è molto radicato nel sud degli Usa e raccoglie i voti dei conservatori, mentre invece, alla sua nascita era esattamente il contrario. Abramo Lincoln fu il presidente repubblicano della Guerra Civile contro la Confederazione e del proclama di emancipazione della schiavitù. Per quasi un secolo, il GOP ha preso solo una manciata d voti negli stati meridionali. E'stato verso la metà del Novecento che il quadro è completamente cambiato. Prima negli anni'30, quando parte della comunità nera inizia ad avere simpatia per i democratici grazie alla politica del New Deal di F.D. Roosevelt e poi, negli anni'60 quando prima J.F.Kennedy e poi Lyndon Johnson hanno dato corpo alle richieste di maggiori diritti civili della comunità nera. La giravolta della storia arriva in quel momento. I democratici diventano il partito progressista e i repubblicani quello conservatore.

la bandiera confederata

Mitt Romney e la sua famigliaAnsa / Matt Campell

La maggioranza degli elettori repubblicani ora sono bianchi. Gli afroamericani sono pochi, non superano il 15% dei votanti per il GOP. E'vero che negli ultimi anni, la politica del partito è cambiata e qualche candidato nero si è affacciato a Capitol Hill e alla corsa per la Casa Bianca, ma è evidente che le minoranze (che rischiano insieme di formare una maggioranza) siano dalla parte dei democratici, come si è visto nelle ultime elezioni presidenziali del 2012. I repubblicani riescono a essere un poco competitivi tra i latinos (ma l'opposizione alla riforma dell'immigrazione rischia di far perdere consensi) e tra gli asiatici. In particolare, il GOP ha grande seguito tra gli americani originari di paesi dove esiste un regime di stampo comunista: cubani, cinesi, nord coreani e vietnamiti. Le roccaforti repubblicane sono nel sud del paese e nella fascia centrale. Come dicevamo, sono però gli stati meridionali a essere la vera e propria cassaforte di voti del GOP.  Nel 2004, Bush vinse contro John Kerry 70 a 30 in quella zona del paese. Quella che è semre stata  una grande risorsa rischia però di diventare un problema. Il GOP sembra essere ancorato a quell'elettorato conservatore, rischia cioè di rimanere fermo mentre il resto dell'America va da un altra parte. In fondo, la storia della bandiera confederata è paradigmatica. Come ha detto la governatrice della Carolina del Sud, è parte del passato, ma non del futuro. Il GOP e il sud devono fare i conti con la loro storia.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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